Riporto qui quanto ho scritto delle “mele campanine ” nel mio articolo – SAGRA DELLE MELE CAMPANINE – del 21/10/2012.
La mela campanina, detta anche “l’antica mela della nonna”, appartiene alla tradizione della bassa modenese e bassa mantovana. Uno studio dell’Università di Bologna, mette in evidenza le sue qualità: elevato contenuto in sostanze antiossidanti, elevato contenuto in pectina e polifenoli oltre che di acido ascorbico.
Fin dal 1877 uno storico di Mirandola cita questo frutto in un suo articolo sull’Informatore Mirandolese: “….. sono in molto pregio i pomi detti campanini dei quali nell’autunno si fanno larghe provviste e si trasportano fino a Venezia ed altre città”.
Tanti anni fa nel mantovano era diffusa una piccola mela. Veniva raccolta all’inizio del mese di Ottobre ed era il frutto che veniva consumato a pranzo,a merenda,e a cena per tutto l’inverno fino a primavera inoltrata. Questa era la mela campanina che si conservava benissimo per lunghi periodi . Nel dopoguerra la mela campanina venne quasi del tutto abbandonata,perchè il mercato richiedeva mele più dolci, più grandi e più economicamente vantaggiose. Fortunatamente alcuni frutticultori hanno provveduto a mantenere in vita questa tradizione. Si,tradizione è la parola giusta, perchè ormai il mercato non la richiedeva quasi più, era l’era dello sviluppo economico,si andavano diffondendo le celle frigorifere,gli incroci generavano molte nuove mele,più grosse,rosse e dalle spese di gestione più limitate. Ma le nuove razze avevano ormai dimenticato i sapori e le qualità delle mele originarie. Le celle frigo funzionavano bene,ma il loro abuso riduceva a volte la mela a un frutto senza sapore,o per meglio dire”senz’anima”. Quindi ecco il ritorno, timidamente, a questi tipi di frutti che hanno delle caratteristiche superiori alle altre mele, hanno un costo limitato e durano moltissimo tempo senza rovinarsi.
E’ vero che durano molto tempo, noi ne avevamo acquistato una cassa ed ormai sono alla fine, ma sono ancora molto belle e rosse, lo potete vedere dalla foto sotto.
Con una vecchia ricetta ho preparato una torta con queste mele.
INGREDIENTI:
- 180 gr di zucchero
- 3 uova
- 80 gr di burro morbido
- 200 gr di farina
- 1 bustina di lievito
- 1 pizzico di sale
- latte q.b.
- 6 mele campanine (se si usano altro mele bastano 3 )
- succo di limone
- zucchero a velo
Pelare e irrorare le mele con il succo di limone.
Mescolare alla farina le uova, lo zucchero, il burro e il sale, per ultimo il lievito, unire tanto latte quanto basta a rendere un impasto abbastanza morbido. Versarlo in una teglia, disporre le mele tagliate a tocchetti e ricoprire con il restante impasto.
La vecchia ricetta dice di infornarla per 50/60 minuti, ma è il tempo che occorreva per cuocerla nella “stufa economica” a legna, nel mio forno ventilato ho calcolato a 180° per circa 30 minuti, (fare la prova stecchino).
Lasciarla raffreddare nella teglia, levarla delicatamente e spolverarla con lo zucchero a velo.