Archivio mensile:giugno 2013

Le Nespole

Le Nespole: l’allegro colore dorato della nespola giapponese ci indica che sono ricche di betacarotene, con proprietà antiossidanti, benefico per la nostra pelle. Aiuta a prevenire le rughe ed a preparare la pelle all’esposizione del sole, conferendole un bel colore dorato.

Sono frutti della categoria “frutti dimenticati” ed erano apprezzate in passato, perchè a causa della povertà, i frutti spontanei non venivano sprecati.

Il frutto maturo della nespola ha un effetto lassativo naturale, soprattutto se consumato al mattino per la prima colazione, invece se è un poco acerbo è astringente, in genere le nespole regolarizzano la funzione intestinale. Hanno proprietà drenanti, diuretiche e disintossicanti; sono antiinfiammatorie e sono ipocaloriche  (30 calorie per 100 gr.) ed hanno un basso indice glicemico, nonostante il loro gusto dolce, quindi adatte anche di diabetici.

Il termine “nespola” si riferisce ai frutti di due piante diverse: il Nespolo Europeo e il Nespolo del Giappone.

La nespola europea (frutto marrone e rotondo) viene raccolta in autunno e lasciata maturare nella paglia, da qui il detto “con il tempo e con la paglia maturano le nespole”, cioè insegna ad avere pazienza. Mentre la nespola giapponese (colore giallo) viene raccolta a maturazione quasi avvenuta.

La nespola giapponese, originaria della Cina, ebbe  diffusione in Europa all’inizio del 1800, il primo esemplare infatti fu impiantato nel giardino Botanico di Parigi nel 1784, ed in seguito, ai Kew Gardens di Londra nel 1787.

Siamo andati a raccogliere delle nespole, belle, rotonde, gialle e quindi ho preparato la confettura. Una cosa che mi ha colpito è che il frutto è attaccato direttamente al tronco, non ha un gambo tutto suo.

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INGREDIENTI:

  • un chilo di nespole giapponesi mature
  • 500 gr di zucchero di canna
  • una mela matura

Lavare, snocciolare (mettere da parte i noccioli) e sbucciare la frutta, poi tagliarla a pezzetti (io l’ho frullata) e metterla in una capiente pentola di acciaio, unire anche la mela a pezzetti. Mettere la pentola sul fuoco e aggiungere lo zucchero, mescolare bene e portare a bollore, continuare la cottura a fuoco basso, mescolando. Occorrono circa 35/40 min.

Poi invasare calda e girare i vasetti  fino a che non si siano completamente raffreddati.

Ora con i noccioli farò il liquore “Nespolino”.


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Contorno di lattuga romana

LA LATTUGA

Ne esistono numerose varietà:

  • Liscia, è la più caratteristica
  • Romana, ha le foglie più allungate e un sapore più deciso
  • Gentile, ha le foglie ondulate, verde intenso o rossicce
  • Iceberg, foglie molto compatte, croccante, colore chiaro, sapore delicato
  • Incappucciata, forma rotonda di colore chiaro.

Per la presenza di una proteina allergizzante, la lattuga, seppur raramente, può essere causa di allergia alimentare, io non ne sono allergica, ma non la digerisco. Comunque le lattughe contengono in piccola quantità sostanze a moderata azione sedativa.

Mi hanno regalato della lattuga romana005

e ho cercato come utilizzarla al meglio. Ho trovato una ricetta per prepararne un contorno, l’originale è qui “voglia di cucina”:

INGREDIENTI: (in rosso le mie modifiche)

  • 500 gr di lattuga romana
  • 2 filetti di alici sott’olio
  • 2 spicchi di aglio
  • cipolla
  • 4 olive nere (verdi)  denocciolate (6)
  • 4 pomodori ciliegini (6 pomodori siciliani ovali)
  • 2 cucchiai di olio
  • 30 ml di vino bianco (il mio dolce)
  • origano (omesso)
  • sale e pepe (ho usato la mia salamoia bolognese)

Ho lavato bene la lattuga (doppiamente perchè la mia proveniva da un orto) ed ho utilizzato tutto, esterno e interno.

In una larga padella ho messo la cipolla a pezzetti, l’aglio intero e le foglie tagliate a mano in tanti pezzi, poi i pomodorini non spellati, perchè io penso che anche la buccia contenga molte sostanze nutritive, i filetti di alici, poca acqua perchè le foglie erano bagnate, un cucchiaio di olio e la salamoia.

Ho lasciato cuocere a fiamma viva per circa 5 minuti, poi quando l’acqua è evaporata ho aggiunto le olive, il vino bianco e ho lasciato cuocere a fiamma bassa, coperto per altri 10 minuti.

L’ho servito tiepido ed è stata una bella e buona sorpresa per me.

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Si possono utilizzare, al posto della lattuga, anche gli spinaci, le foglie esterne del cavolo, le bietole ecc.

Quanti modi di fare e rifare i Canederli.

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Questo mese siamo nella cucina di Antonella di “Sapori in concerto”, una cucina musicale dove ogni piatto viene preparato, magari in maniera anche semplice, ma con una nota di ricordo che lo rende unico.

E qui siamo ancora con la Cuochina per rivisitare un piatto per l’appuntamento del “quanti modi di fare e rifare”. Troverete la ricetta originale di Antonella nel suo blog “Sapori in concerto”,

Questa è la mia versione, dove agli spinaci ho sostituito le ortiche, o, meglio L’ URTICA DIOICA.

L’Urtica dioica è una pianta dioica, cioè  ci sono piante con  solo fiori femminili e piante con solo fiori maschili. I fiori femminili sono raccolti in spighe lunghe e pendenti e sono verdi, mentre i fiori maschili sono riuniti in spighe erette.  Foglie e fusti sono ricoperti da peli contenenti una sostanza urticante, quando si sfiora la pianta, l’apice dei peli si rompe e ne fuoriesce un liquido irritante.

E’ ricca di vitamina C, azoto e ferro e può essere usata come alimento nei minestroni, nei risotti, nelle fritte e, nel mio caso, nei canederli.

Nell’antichità l’ortica veniva battuta e sfibrata per ottenere un tessuto simile  alla canapa (ottimo sfruttamento di tutto ciò che la natura ci offre) e inolte, data la presenza di grandi quantità di clorofilla può servire a colorare di verde i tessuti delicati. E in cosmetica l’ortica viene usata per arrestare la caduta dei capelli. Gli antichi Greci la usavano come pianta medicinale con proprietà antidiarroiche, diuretiche, cardiotoniche, antianemiche, mentre nel Medioevo veniva usata fresca per curare con il veleno dei suoi peli urticanti, gotta e reumatismi. (Notizie da Wikipedia)

Per cui quando incontreremo un’ortica e, inavvertitamente, la sfioriamo, non pensiamo più…acc..ma a cosa serve ‘sta pianta qui.

A me è servita per preparare questi canederli e vi assicuro che il gusto è veramente nuovo.

Ingredienti:

  • 500 gr di ortiche appena raccolte in un campo fuori dalla strada
  • 3 cucchiai di farina
  • 2 uova piccole
  • 100 gr pane raffermo
  • 150 gr formaggio (confesso di aver utilizzato tre pezzetti di pecorino, emmenthal e formaggetta che erano in frigo)
  • 50 gr parmigiano reggiano
  • sale qb
  • burro qb
  • foglie di salvia.

Ho cotto le ortiche in microonde per 5 minuti, le ho fatte scolare. Ho tagliato a pezzetti il pane e i formaggi, poi ho aggiunto, poco alla volta, la farina, le uova, le ortiche.

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Ho preparato (con le mani inumidite) delle palline non molto grandi che ho fatto cuocere in acqua calda, ma che non era in ebollizione.

Intanto ho messo in un pentolino un po’ di burro che ho fatto imbiondire e, quando i canederli sono venuti a galla li ho tolti dalla pentola con una schiumarola, facendo attenzione a non romperli.

Li ho messi nel piatto, aggiunto il burro e una bella spolverata di parmigiano, quindi pronti da mangiare. Il gusto dell’ortica è particolare, ma non è forte.

Pesto sulle zucchine e…saluto

Zucchine fresche di campagna e ultimo barattolino di pesto (mio), cosa fare? Io quando preparo qualcosa sono sempre…work in progress….. Volevo fare un contorno e condire le linguine con il pesto, poi ho fatto cuocere le zucchine e ci ho aggiunto il pesto, poi ho condito della pasta corta, saporita e gustosa.

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Ingredienti:

  • 5 zucchine
  •  un vasetto di pesto
  • olio, sale

IL PESTO, preparato con il Bimby e questa è la ricetta originale e ufficiale:

  • – 80 gr Foglie di Basilico
  • – 40 gr parmigiano reggiano grattugiato
  • – 40 gr pecorino romano –
  • – 40 gr Pinoli (omessi, causa allergie)
  • – 150 gr Olio Extra Vergine di Oliva
  • – 1 Spicchio d’Aglio
  • – q.b. Sale

Inserire nel boccale del Bimby il parmigiano reggiano, il pecorino romano,l’aglio e il basilico. Frullare  20 Sec. Vel. 7.

Mettere l’olio e il sale. 20 Sec. Vel. 7. E il pesto è pronto.

Io ne preparo molti contenitori d’estate, li congelo,  per trovarli poi anche d’inverno per mille preparazioni.

Preparazione:

Pulire bene le zucchine ed affettarle sottili, metterle in una padella con dell’olio e quando saranno un po’ appassite, aggiungere il pesto.

Far cuocere la pasta corta, scolarla e metterla a saltare nella padella delle zucchine. Servire con una bella spolverata di parmigiano.

PERCHE’   SALUTO?

Perchè domani partirò e starò via una settimana, vado al matrimonio di una mia amica e quindi saluto il mio blog e tutti quelli che passeranno di qui. Ci rivedremo la settimana prossima con tutte le foto del viaggio.

Intanto saluto e mi scuso con le persone del “Quanti modi di fare e rifare” che passeranno di qui il 6/6 perchè non potrò andare a salutarle sul loro blog, mi riprometto di farlo non appena tornata.

CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOO  A  TUTTI..