Archivio mensile:novembre 2013

Chiuso il 2° contest…..

Si è chiuso il mio secondo contest: -Spezie ed erbe aromatiche –

Prima di tutto…………….GRAZIE…….GRAZIE……

della vostra straordinaria partecipazione, sono molto felice che mi abbiate mandato tante e così varie ricette per poter creare dei menù completi. (90 ricette 90)

Come promesso ho dei riconoscimenti da darvi, avrei voluto premiarvi tutti, ma avevo delle regole. Un pensiero per le due ricette che mi sono pervenute da più lontano (estero e Italia) tenendo presente che il punto di partenza è stato Rieti, perchè in essa la tradizione individua l’esatta collocazione del centro geografico della penisola italiana (umbelicus italiae). Le distanze sono state calcolate in linea d’aria. E un pensiero per le due ricette (estero e Italia) considerate le più originali.

I premi? Ecco qui: questi simpatici libri che parlano di…erbette.

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Ma ho aggiunto, a sorteggio, fra tutte le ricette arrivate, questo libro sulla cucina bolognese, sperando di fare cosa gradita per far conoscere la vera cucina di Bologna.

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Ora i vincitori:

Ricetta pervenuta da più lontano :

Estero: km. 5641 – INDIA – Pudina paneer – di Rinki – Ludhiana  (Punjabi: ਲੁਧਿਆਣਾ) – (no blog)

Italia: km 600 –Niscemi (Caltanisetta)  Pollo thailandese al latte di cocco, curry e zenzero del blog: Cucina che ti passa  

Ricetta più originale:

(ho tenuto conto anche della sua fattibilità)

Estero: Chelsea buns del blog: Signor Biscotti – Gloucestershire (Inghilterra)

perchè un tipo di pane , molto originale, allo zafferano con dei profumi molto invitanti.

Italia:Salmone al cumino con crema di finocchi del blog: Panelibrienuvole

perchè mi è piaciuto molto questo purè di finocchi e perchè come dice…. ho pensato di accompagnarlo a una crema di finocchi che mi era avanzata il giorno prima e che così ha trovato una nuova dignità.  Giusto, mi piace il riciclo.

Per il sorteggio del libro ha vinto:

il blog: Pasticci e pasticcini di Mimma.

E’ stato un sorteggio, ma voglio aggiungere che le cose non capitano mai per caso. Mimma vive a Palermo e quindi mi piace l’idea che possa conoscere anche delle ricette emiliane.

Ancora GRAZIE , che dire chiudo questo contest con un po’ di commozione (sono fatta così) e mi metto al lavoro per prepararvi un Pdf. Abbiate pazienza, ma ci arrivo.

Allora al prossimo contest (ora ci ho preso gusto) e un grande abbraccio a tutti i partecipanti e non.

CIAOOOOOOOO

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Benvenuti al nord…peperoni del sud

Eh sì, qui piove, tira vento e invece dal sud mi hanno mandato dei peperoni color del sole, belli, colorati, carnosi, freschi. E allora EVVIVA IL SUD, ho pensato di farne alcuni al forno con il “Bagnetto verde”.

Ma cos’è questo bagnetto verde? Eccolo qui:bagnetto verde

INGREDIENTI:

  • 100 gr di prezzemolo fresco
  • 6 filetti di acciughe sott’olio
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 cucchiaio di capperi
  • 1 pizzico di sale
  • 50 gr di pangrattato
  • 180 gr di olio di semi
  • 30 gr di aceto bianco

Ho usato il Bimby, quindi ho messo nel boccale il prezzemolo e l’ho tritato per 5 sec. a vel 7. Poi ho aggiunto i filetti di acciuga, l’aglio, i capperi, il sale e il pangrattato. Ho frullato il tutto 15 sec. vel.7, poi ho aggiunto l’olio e l’aceto ed ho emulsionato per 20 sec. vel.5.

Ne è uscita una bella crema che si può utilizzare per i peperoni, ma anche per accompagnare bolliti, verdure crude o lessate.

Ed ecco i peperoni del sud pronti per essere infornati:

peperoni bagnetto1

INGREDIENTI:

  • 4 peperoni rossi e gialli
  • 3 cucchiai di bagnetto verde
  • olio – pangrattato

Lavare i peperoni, farli abbrustolire per togliere la pelle esterna e tagliarli a fette. Togliere molto bene tutta la parte bianca interna, perchè essa contiene una sostanza – flavina – molto difficile da digerire. Infatti, una volta ingerita, si attacca alle pareti dello stomaco e dà la sensazione di non aver digerito.

Metterli in una pentola da forno, con un poco di olio, e sopra ai peperoni mettere del bagnetto verde. Spolverizzare con del pangrattato e infornare a 160° per circa 20 min. Ed eccoli qui, pronti da gustare.

peperoni bagnetto2

Stufato di verza che non stufa…

…perchè lo si può mangiare come contorno, o con la salsiccia, o con le costine o con il fegato (cotto a parte), o con la polenta, insomma è molto versatile.

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Due notizie sulla verza. ( da santa Wikipedia)

La verza o cavolo verza (Brassica oleracea var. sabauda L.), detta anche cavolo di Milano è  simile al cavolo cappuccio, ma a differenza di questo presenta foglie grinzose, increspate e con nervature prominenti. Di origine antichissima, il cavolo verza è coltivato soprattutto nelle regioni centro-settentrionali d’Italia. Il suo utilizzo in cucina è diffuso in gran parte d’Europa e in molte regioni italiane.

Alcune preparazioni sono: il ris e verza cun custëini (risotto alla verza e costine di maiale, del Piacentino) e la zuppa ‘d pan e còj (zuppa di pane e cavoli verza) del Canavese. Le verze sofegae venete e la nota cassoeula lombarda. Nella cucina valtellinese è utilizzata per la preparazione dei famosi pizzoccheri. All’estero troviamo  i dolmades greci, il sarma della Romania, i Kohlrouladen dell’area germanica, e dall’Olanda la Boerenkool met worst.

Ingredienti:

  • 500 gr di verza
  • 250 gr di pezzetti di pomodoro
  • 1 cipolla – 2 spicchi di aglio
  • salamoia bolognese (la mia)
  • mix di timo, alloro, peperoncino rosso (poco)
  • olio e burro

Pulire bene la verza e tagliarla a filetti.

Far rosolare la cipolla tagliata grossolanamente insieme ai pezzetti di aglio in una casseruola un po’ alta con burro e olio.  Aggiungere i filetti di verza, coprire e mescolare ogni tanto, fino a che la verza sia calata, quindi aggiungere il pomodoro, la salamoia e il mix.

Lasciar cuocere ancora per circa 15 min, scoperto, mescolando.

Servire caldo.

Oppss…programmato sbagliato

Come potete vedere per ben due volte è uscita la ricetta dello stracotto con polenta, dei “quanti modi di fare e rifare”. L’avevo programmato per le 8 del 6/11, ma non è uscito e allora l’ho riscritto. Nel frattempo ho ricevuto alcuni messaggi.

‘Sto cretinetti di un post è uscito, con comodo, nel pomeriggio e lì ho avuto altri messaggi, panico, cosa faccio? Non posso annnullarne uno, e i messaggi? Panico doppio e allora ho deciso di lasciarli tutti e due…. Ma se qualcuno mi sa dire come fare per trasportare i messaggi su un unico post, gliene sarò grata a vita.

Abbraccio.caffeine[1]

Quanti modi di fare e rifare lo stracotto con polenta (ubriaca)

Siamo in autunno e lo stracotto è un classico, fa venire voglia di stare in casa, con i piedi sotto al tavolo, magari in compagnia di amici. Ed in compagnia di tutte le Cuochine oggi siamo nella cucina di Daniela per rivisitare il suo stracotto con polenta.

Ecco qui la sua ricetta: http://quantimodidifareerifare.blogspot.jp/2012/10/stracotto-di-manzo-con-polenta.html  con le mie modifiche.

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Ingredienti per due persone:

  • 600 gr. di manzo (guanciale)
  • 1 carota, 1 cipolla
  • (sedano, aglio, chiodi di garofano – omessi)
  • 250 gr di polpa di pomodoro
  • vino rosso, (Cabernet franc)
  • sale, olio e burro.

Per il roux:

  • 40 gr di maizena – burro

Per la polenta ubriaca:

  • 2 bicchieri di acqua
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • 1 bicchiere di farina gialla istantanea
  • spolverata di cannella
  • 1 cucchiaino di sale.

Ho infarinato la carne e messa a rosolare, con un cucchiaio di olio e un pezzetto di burro, a fuoco alto in un tegame, quando si è ben rosolata dai lati ho abbassato al minimo il fuoco. Ho aggiunto poi le verdure tritate, la polpa di pomodoro, poi ho sfumato con due bicchieri di vino rosso.

Ho lasciato cuocere per circa tre ore, bagnando di tanto in tanto con il suo sughetto. A fine cottura ho messo il sughetto da parte e ho preparato il roux bianco, prima facendo sciogliere il burro e poi, lentamente e mescolando con una frusta, la maizena, fino a consistenza vellutata.

Poi ho preparato la polenta ubriaca; ho fatto bollire l’acqua e il vino, poi fuori dal fuoco ho mescolato la farina gialla, il sale e la cannella, ho messo di nuovo sul fuoco lasciando cuocere, sempre mescolando, per qualche minuto.

Ho servito lo stracotto con sopra il roux e la polenta ubriaca fatta a torretta, ed anche qualche cucchiaiata di ratatouille di verdure.

Con questa ricetta partecipo, per il mese di novembre, a “quanti modi di fare e rifare”

LA NOSTRA CUOCHINA

Quanti modi di fare e rifare lo stracotto con polenta (ubriaca)

Siamo in autunno e lo stracotto è un classico, fa venire voglia di stare in casa, con i piedi sotto al tavolo, magari in compagnia di amici. Ed in compagnia di tutte le Cuochine oggi siamo nella cucina di Daniela per rivisitare il suo stracotto con polenta.

Ecco qui la sua ricetta http://quantimodidifareerifare.blogspot.jp/2012/10/stracotto-di-manzo-con-polenta.html con le mie modifiche.

stracotto e polenta ubriaca

Ingredienti per due persone:

  • 600 gr di manzo (guanciale)
  • 1 carota e 1 cipolla
  • ( sedano, aglio, chiodi di garofano – omessi -)
  • 250 gr di polpa di pomodoro
  • vino rosso (Cabernet Franc)
  • sale, olio, burro

per il roux:

  • 40 gr di maizena – burro

per la polenta ubriaca

  • 2 bicchieri di acqua
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • 1 bicchiere di farina gialla istantanea
  • spolverata di cannella
  • 1 cucchiaino di sale

Ho infarinato la carne e messa a rosolare, con un cucchiaio di olio e un pezzetto di burro, a fuoco alto in un tegame, quando si è ben rosolata ai lati ho abbassato al minimo il fuoco. Ho aggiunto poi le verdure tritate, la polpa di pomodoro e sfumato con due bicchieri di vino rosso.

Ho lasciato cuocere per circa tre ore, bagnando di tanto in tanto con il suo sughetto.  A fine cottura ho messo il sughetto da parte e ho preparato il roux bianco, prima facendo sciogliere il burro e poi, lentamente e mescolando con una frusta, la maizena fino a consistenza vellutata.

Poi ho preparato la polenta ubriaca, ho fatto bollire l’acqua e il vino, poi fuori dal fuoco ho mescolato la farina gialla, il sale e la cannella, ho messo di nuovo sul fuoco lasciando cuocere, sempre mescolando, per qualche minuto.

Ho servito lo stracotto con sopra il roux e la polenta ubriaca fatta a torretta, ed anche qualche cucchiaiata di ratatouille di verdura.

Con questa ricetta partecipo per il mese di novembre, a “quanti modi di fare e rifare”.