Archivio mensile:Maggio 2015

Pesto di foglie di ravanelli

rapanelli

I ravanelli sono originari dell’Asia e  sono poveri di calorie, 11 ogni 100 gr, ma ricchi di vitamine C, B e ferro e zolfo.  Hanno proprietà disintossicanti per tutto l’organismo, proprietà calmanti perchè contengono sostanze capaci di calmare la tosse, ma anche il sistema nervoso.

Normalmente si consumano solo le radici tonde o lunghe, rosse o bianche, ma anche le foglie sono molto buone da utilizzare. Se si acquistano dal produttore non farsele tagliare, perchè anch’esse hanno molti usi. Bollite come decotto, o, come ho fatto io, per farne un delizioso pesto che nulla ha da invidiare a quello di basilico.
INGREDIENTI: Io ho usato il Bimby
  • 100 gr di foglie di ravanello fresche
  • 50 gr di parmigiano a pezzetti
  • 50 gr di pecorino a pezzetti
  • 25 gr di pinoli
  • 2 spicchi di aglio
  • 150 gr di olio di semi
  • poco sale

Lavare le foglie ed asciugarle delicatamente con un foglio da cucina. Mettere nel boccale il parmigiano, il pecorino, i pinoli, l’aglio e le foglie, frullare 20 sec. vel 7. Unire l’olio e il sale, emulsionare per 20 sec. vel. 4.

L’ho conservato in un vasetto di vetro, rigorosamente riciclato (cambiare sempre il coperchio) coperto di olio. Ottimo sulle bruschette, per accompagnare il bollito, per condire la pasta. Da provare.

pesto di rapanelli

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Numida meleagris…….cioè faraona mitrata

Numida meleagris -Kruger National Park, South Africa-8a.jpg Ma come uccello è bellissimo, il piumaggio della forma selvatica e di molte varietà domestiche, molto caratteristico, si compone di un fondo nero o grigio ardesia scuro uniformemente punteggiato di bianco, con sfumature lilla sul petto, che è privo di macchie. Caratteristica specifica della Faraona mitrata, da cui deriva il suo nome, è la presenza, sul vertice, di un grande e solido casco corneo che ricorda, per la forma, una mitra episcopale. Non mancano tuttavia varietà grigio chiaro (dette “Azzurre”), rosato-violacee uniformi (“Lilla”), ecco appunto non era molto tempo che abitavo qui in campagna che, un giorno, ho visto in un cortile questi animali, ho chiesto cos’erano…ma sono faraone chiare, con l’aria di dire…si vede che vieni dalla città. Grazie, le avevo viste solo nude in macelleria ! Comunque a lui piacciono cotte e sebbene a malincuore (ma un colpo al cerchio e una alla botte come si dice…) le ho comperate già a pezzetti e le ho fatte arrosto con latte ed erbe.

INGREDIENTI:

  • pezzi di faraona pulita
  • olio di semi
  • latte
  • rosmarino salvia origano dorato del mio “orto” sulla finestra
  • sale – pepe

(da sinistra: salvia piccola, rosmarino, stevia, basilico e origano dorato)

  • aromatiche finestra

Ho messo un po’ d’olio in una casseruola e poi ho fatto rosolare i pezzi di faraona, ho aggiunto il latte e le erbe. Ho chiuso con il mio coperchio New Wonder Cooker e, a fuoco alto, ho fatto uscire il vapore. Poi ho abbassato al minimo e dopo 40 minuti la sua faraona era pronta e dorata al punto giusto. faraona cottura Ho preparato anche delle patatine fritte, non surgelate, ma fatte da me a bastoncino ed il pranzo è servito. faraona cotta

Avete mai visto un campo di carote?

Avete mai visto un campo di carote che oltrepassa l’orizzonte e non finisce più, con tutte le foglioline che sembrano mazzi leggeri di felce?

(foto dal web perchè non avevo la macchina foto e il cellulare nuovo….)

Io no, bene oggi, passando per la strada che porta al Boscone della Mesola in provincia di Ferrara, ne ho visto uno. – ma cosa sono tutte quelle foglie, – sono carote – ma và, fermati – scendo dalla macchina e mi avvicino – incredibile, io le avevo viste solo in qualche orticello, ora una distesa di foglie, un grande prato nel quale veniva voglia di rotolarsi. Io ne voglio prendere una, circospetta mi guardo in giro e zac, piano piano ne sollevo una, bellissima, piena, grande…le avrei prese tutte.

Ed eccolo qua il mio bottino, tutta pulita con le sue foglioline commestibili.

carota

sì perchè anche le foglie delle carote sono commestibili, oggi è raro trovare carote con le foglie, ma se le acquistate dal produttore chiedete di non tagliarle. Perchè le foglie sono un ingrediente in grado di arricchire minestroni o insalate, cotte o crude. Esse hanno un gusto fresco e aromatico.

Questi sono pensieri che mi sono venuti scoprendo una cosa che non avevo mai visto, non è sicuramente qualcosa di eccezionale, ma mi ha colpito e credo che stiamo dimenticando tante piccole e semplici cose, presi come siamo dalla frenesia del tempo e dai cellulari e simili. Ci si dimentica di guardare fuori dai finestrini, di stupirsi per un campo di carote o di patate in fiore, o di un rivolo d’acqua nel quale, nel silenzio del bosco, gracidano le rane.

Il Boscone della Mesola è un grande bosco in provincia di Ferrara, nel quale ci si può avventurare con le Guardie Forestali. Ha un’estensione di 835,70 ha, e al suo interno c’è anche un centinaio di autoctoni cervi della Mesola, ultimo nucleo degli antichi cervi della pianura padana. Ma di questo parlerò un’altra volta, quando ci passeremo una giornata intera.

…e vai di riciclo…

Oggi è giornata di riciclo e ho preparato una buonissima minestra di verdure e orzo con la verdura bollita avanzata.

Il riciclo è molto importante perchè così si evita di buttare nel bidone del cibo che è ancora utilizzabile, ci vuole solo un po’ di creatività, di pazienza. Il tempo è lo stesso che si userebbe per cucinare una busta di minestrone preparato. Quindi occhio al frigo, al bidone dell’umido e al portafoglio. Proviamo a vedere i cibi avanzati con un altro occhio, innanzi tutto bisognerebbe imparare a non preparare troppi cibi, fare dei piatti più piccoli e a pensare a come riutilizzare eventuali avanzi.

Per esempio io spesso faccio bollire della verdura mista (di stagione), tengo l’acqua di cottura e la congelo e uso la verdura in mille modi. Così calda o fredda magari in aggiunta a dei formaggi o tonno, la metto in padella quando preparo le cotolette, la uso per fare, assieme alla salsa di pomodoro, un sughetto ecc., o frullandole per fare un passato, ecc.

Nel mio caso stasera ho preparato questa minestra tutta riciclosa (e buonissima)

INGREDIENTI:

  • verdure bollite miste avanzate
  • brodo di verdura, il mio congelato
  • orzo perlato
  • rosmarino
  • olio d’oliva
  • crostine di parmigiano ben pulite e messe in congelatore
  • parmigiano grattugiato

Ho frullato le verdure, poi le ho messe in pentola con il brodo scongelato e con le crostine di parmigiano, quando bolliva ho aggiunto l’orzo. L’ho lasciato cuocere adagio per circa 40 min. Poi l’ho messo nei piatti, ho aggiunto delle foglioline di rosmarino (che hanno dato un profumo intenso), dell’olio crudo e una spolverata di parmigiano.

minestra riciclo orzo

Ed ecco una minestra sana, completa e…riciclata.

 

 

Maccheroncini ai formaggi riciclati

Apriamo il frigo, dei pezzetti di formaggio che gridano vendetta perchè nessuno li mangia, tre asparagi bolliti lì da ieri sera e allora?

Allora ricicliamo il tutto…

INGREDIENTI:

  • pezzetti di formaggio, in questo caso un po’ di formaggio erborinato, un po’ di caciotta, un po’ di asiago
  • asparagi bolliti (3)
  • 1 uovo
  • burro
  • latte q.b.
  • noce moscata
  • maccheroncini

Ho tagliato a pezzetti piccoli i formaggi e messi in una piccola casseruola con un po’ di burro, fuoco basso, appena hanno cominciato a sciogliersi ho aggiunto il latte e una bella grattugiata di noce moscata, mescolando hanno formato una cremina. Allora ho spento il fuoco ed ho aggiunto l’uovo intero, così si è cotto con il calore, senza diventare frittata.

formaggi cottura

Intanto ho messo a bollire l’acqua, poi ho versato i maccheroncini, non appena cotti e scolati li ho rimessi in pentola ed ho aggiunto, mescolando la crema di formaggi.

maccheroni formaggi

Ed ecco il risultato, buoni, cremosi e saporiti.

 

 

Ecco chi ha vinto il mio 5° contest

Ecco chi ha vinto il mio 5° contest, ma premetto che anche questa volta è stato difficile dover “scegliere”, forse un pochino di più delle altre volte perchè tutte le fresche insalate che sono arrivate sono tutte diverse, anche se alcune hanno gli stessi ingredienti, ma sempre con quel tocco in più dato da un seme, un germoglio, un tipo di verdura diversa che ne hanno fatto un arcobaleno di  colori e sapori, e poi le presentazioni…davvero fantastiche.

Man mano che arrivavano cominciavo a sceglierle, ma alla fine ho dovuto ricominciare tutto da capo, dal momento che mi dispiaceva accantonarne alcune. Però alla fine ho fatto la mia scelta, dettata diciamo anche un po’ dall’istinto che mi ha fatto preferire un’insalata colorata, fresca che mi ha trasmesso qualcosa.

Ed ecco la vincitrice:

NATURALENTAMENTE –  “insalata fiorita dressing alle carote”

insalata fiorita

E’un’insalata semplice, ma il tocco in più e dato dagli anellini di porro che le conferiscono quel sapore che ben si mescola alla dolcezza dell’insalata. E poi il “dressing” (chissà cosa sarà, ma sì, è il condimento…) vera novità per me, BRAVA Valentina, che la serenità che trasmetti ti accompagni sempre.

E questo è il bellissimo libro di Lisa Casali che le invierò come premio:

ecocucina per contest

Congratulazioni, ma complimenti anche a tutte le altre partecipanti, vi ringrazio e vi aspetto al prossimo contest.

Un caro abbraccio a tutti.

Marika

 

 

 

Compleanno a Vicenza

Quest’anno compleanno speciale, il 13 e il 14/5 siamo stati a Vicenza.

Nostra figlia Roberta ci ha regalato gli ingressi alla mostra: “La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento” a Vicenza, una cena ed il pernottamento in un bellissimo albergo. Il regalo comprendeva i nostri due compleanni, ma abbiamo deciso di andare per festeggiare il mio.

VICENZA è meta di turismo culturale perchè è soprannominata “la città del Palladio” – dal nome dell’architetto che qui realizzò numerosi edifici nel tardo rinascimento  ed  è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. E’ inoltre un importante centro industriale, prima fra tutti l’arte orafa, facendo di Vicenza la capitale italiana della lavorazione dell’oro.

Andrea Palladio, pseudonimo di Andrea di Pietro della Gondola, è stato un architetto, teorico dell’architettura e scenografo italiano del Rinascimento, cittadino della Repubblica di Venezia. Influenzato dall’architettura greco-romana,  è considerato una delle personalità più importanti nella storia dell’architettura occidentale. Fu architetto  della Repubblica di Venezia, nel cui territorio progettò numerose ville che lo resero famoso, oltre a chiese e palazzi, questi ultimi prevalentemente a Vicenza, dove si formò e visse.

Sullo sfondo cupola del Duomo (Pallladio)

scorcio vic

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