Archivio mensile:giugno 2016

Fegato e peperonata

Ho provato a cucinare il fegato del coniglio, ma di un coniglio allevato in campagna, sicuro. Ho smesso di comperare conigli nei negozi, dopo aver visto come vengono allevati e macellati.

Scusate la foto, ma è la meno crudele che ho trovato.

Non avevo mai usato il fegato perchè in esso si possono accumulare le tossine e, visto come vengono maltratti gli animali da macello, sicuramente i loro fegati ne sono pieni.

Ora compro, qualche volta perchè a Mauro piace, un coniglio, ma da conoscenti che li allevano nel pieno rispetto dell’animale. E così ho provato a cucinare il fegato.

Ingredienti:

  • fegato di coniglio
  • cipolla bianca
  • burro olio
  • latte
  • farina
  • sale profumato

Ho fatto imbiondire la cipolla in burro e olio, poi ho infarinato i pezzi di fegato e li ho messi in padella. A fuoco vivo li ho girati un paio di volte, poi ho aggiunto del latte, quasi coperti e ho messo il coperchio. A fuoco medio li ho fatti cuocere per circa mezz’ora e ho aggiunto il sale alla fine.

Come contorno ho preparato una peperonata semplice:

Ingredienti:

  • peperoni gialli e rossi
  • dado (mio)
  • acqua
  • burro olio
  • pesto (mio)
  • aceto balsamico

Ho pulito e lavato i peperoni, togliendo bene la parte bianca, responsabile dell’eventuale pizzicore, poi a pezzetti li ho fatti rosolare a fuoco alto, nella padella con burro e olio.

Gordon Ramsey dice che prima di cucinare occorre far scaldare bene la padella, poi aggiungere i condimenti. Fatto!

Quindi ho aggiunto il mio dado (preparato con il Bimby) e dell’acqua calda, poi del pesto che occhieggiava in un barattolino, ultimo rimasto della mia produzione. Ho coperto e lasciato cuocere a fuoco medio per circa un quarto d’ora. Quando l’ho impiattato ho aggiunto un po’ di aceto balsamico che ha dato un tocco particolare.

fegato peperonata

Controllate sempre la provenienza degli animali, cercate di capire il viaggio che fanno per arrivare alla vostra tavola.

Qui c’è la normativa europea sull’abbattimento degli animali, è un pdf, un po’ lungo, ma ci sono i regolamenti che spesso vengono disattesi. Ci sono poi anche altre normative sul trasporto e l’allevamento degli animali da macello (brutta parola).

Comunque a me è piaciuta molto la peperonata…..

“REGOLAMENTO (CE) N. 1099/2009 DEL CONSIGLIO
del 24 settembre 2009
relativo alla protezione degli animali durante l’abbattimento”

 

 

 

 

 

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La “foresta segreta” di San Petronio

La basilica di San Petronio è la chiesa principale di Bologna: domina l’antistante piazza Maggiore e, nonostante sia ampiamente incompiuta, è la sesta chiesa più grande d’Europa, dopo San Pietro in Vaticano, Saint Paul a Londra, la cattedrale di Siviglia, il Duomo di Milano e il Duomo di Firenze. Le sue imponenti dimensioni (132 metri di lunghezza e 60 di larghezza, con un’altezza della volta di 44,27 metri, mentre sulla facciata tocca i 51 metri) ne fanno la quarta chiesa più grande d’Italia , la basilica è la chiesa gotica costruita di mattoni più grande del mondo. 

Dedicata a San Petronio, il santo patrono della città, la sua fondazione risale al 7 giugno 1390 , si tratta dell’ultima grande opera tardo gotica d’Italia, iniziata poco dopo il Duomo di Milano (1386).

Tuttavia, nel caso di Bologna, l’edificio non sarebbe stato costruito per volontà ecclesiastica come Duomo cittadino (peraltro già esistente), ma per volontà civica, come atto sia di fede religiosa che politica, per rappresentare, come un vero e proprio monumento, gli ideali comunali di libertà e autonomia.

Il 21 febbraio 1508 viene posta sulla facciata la grande statua in bronzo di papa Giulio II realizzata da Michelangelo (l’unica che fece in bronzo assieme al perduto David De Rohan). Fu un gesto politico chiaro e inequivocabile: con la statua il papa voleva sottolineare che, nonostante la basilica fosse stata creata per volontà civica la città era sotto il dominio papale. La statua venne così distrutta nel 1511 da seguaci dei Bentivoglio ( famiglia feudale insediatasi a Bologna nel XIV secolo.)

Nel 1530 la Basilica godette di un momento di grande notorietà: fu scelta da Carlo V come sede per l’incoronazione a imperatore del Sacro romano impero da parte di Clemente VII il 24 febbraio di quell’anno. A seguito del sacco dei lanzichenecchi, avvenuto nel 1527, l’ipotesi di una incoronazione a Roma era stata scartata e Bologna, che era la seconda città per importanza dello Stato Pontificio, con la magnifica (per quanto largamente incompiuta) basilica di San Petronio, era parsa la scelta più opportuna, anche se fu un modo, neanche troppo mascherato, di ribadire la dominazione papale della città.

La basilica, voluta e compiuta dal libero Comune di Bologna, fu trasferita alla diocesi solo nel 1929 e consacrata nel 1954; dal 2000 conserva le reliquie del santo patrono.

La “Porta Magna” è il portale centrale della basilica di San Petronio a Bologna. Realizzata a partire dal 1425, è decorata da statue e rilievi che sono considerati il capolavoro dello scultore senese Jacopo della Quercia.

Le opere vennero studiate attentamente da Michelangelo, soprattutto le storie della Genesi, che dimostrò di avere a mente in alcune delle composizioni della volta della Cappella Sistina. Anche la Madonna venne elogiata, e lo scultore fiorentino la definì: “la più bella Madonna del Quattrocento”.

CURIOSITA’ :

In una delle due grandi corti dei calchi (cast courts) nel Victoria and Albert Museum di Londra è presente il calco integrale in scala 1:1 della Porta Magna eseguito nel 1886 da Oronzo Lelli, acquistato poi dal museo inglese.

L’interno è magnifico, presenta sei grandiose campate a pianta quadrata e le ventidue cappelle che si aprono nelle navate laterali conservano interessati opere d’arte. In una di quelle c’è il monumento funebre con le spoglie di Elisa Bonaparte (1845), sorella di Napoleone.

All’interno si trova anche la meridiana dell’astronomo  Cassini che fu incaricato di progettarla nel 1655 . Le sue misure sono eccezionali: con una lunghezza pari a 66,8 metri, ancora oggi ne fanno la meridiana più grande al mondo.

eclissi di sole sul pavimento della basilica, in attesa di lambire a mezzogiorno la meridiana.

Lo so, mi sono persa a descrivere la Basilica, ma è tante bella, importante e carica di storia che non potevo tralasciare di parlarne.

Ma la cosa che ci ha sorpreso è stata la visita alla “Foresta di San Petronio”.
E’ possibile l’accesso, prima consentito solo alle visite guidate,  al SOTTOTETTO DELLA BASILICA : una foresta di capriate e travature che permette il passaggio dall’abside alla facciata e sembrerà di ritornare indietro nel tempo. Prima si va su una nuova terrazza panoramica e dall’abside di San Petronio, lato piazza Galvani, a 54 metri di altezza  si ha la vista sulla città e delle sue prime colline.

tetti bo

IMG_20160626_120846

e portiamo una nipotina che vive a Londra a visitare le bellezze d’Italia..

sui tetti di san Petronio

dopo di che ci addentriamo nel sottotetto, chiamata “La Foresta di San Petronio” perchè ci sono centinaia e centinaia di tronchi, grandissimi, qui usati per costruire le travature, miracoli di ingegneria che sostengono la basilica e ci si domanda come hanno fatto gli operai dell’epoca a costruire tutto ciò con i mezzi di cui disponevano.

“dall’abside alla luce che dà sulla facciata.”

sottotetto san petronio

“argano dell’epoca ancora in uso per calare i drappi nella chiesa”

argano san petronio

“primo esploratore, sì perchè siamo stati i primi ad entrare dopo che hanno aperto la foresta a tutto il pubblico”

esploratore san petronio

“facciamo un selfie? ”

i due esploratori

è vero sembra di ritornare nel medioevo, quando costruivano le prime chiese gotiche, ed io che ho letto Ken Follett (I pilastri della terra) mi sono ritrovata immersa in quella atmosfera magica.

Dopo siamo usciti, tornando sulla terra, nel caos della città, ma io mi sono sentita arricchita da quell’esperienza emozionante.

facciata san petronio

 

 

 

 

 

 

Ultimo challenge

Ed eccomi arrivata al terzo di questo simpatico gioco, ora concludo con le tre ultime foto e le citazioni relative.

Se volete maggiori spiegazioni guardate il primo challenge

lastufaeconomica.wordpress.com/2016/06/13/quote-challenge-tag/

1)
elfi 2

Mi piace quando un fiore o un piccolo ciuffo di erba crescono attraverso una fessura nel cemento. E’ così dannatamente eroico. (George Carlin)

2)

primo piano monty

I gatti, come categoria, non hanno mai completamente superato il complesso di superiorità dovuto al fatto che, nell’antico Egitto, erano adorati come dèi.
(Pelham Grenville Wodehouse)

3)

049

Quando hai bisogno, l’unico conforto è l’abbraccio della mamma! (pensieri parole.it)

Ed ora taggo gli ultimi tre blog :

1 – Nonsolononna

2 –Libera-mente

3 – Sardefinocchietto

Bene, io mi sono divertita a cercare foto e aforismi e ho imparato tante cose, facendo scorrere delle pagine.Ringrazio ancora Violeta del blog “Opinionista per caso 2” per avermi permesso di partecipare e spero che i blog che a mia volta ho taggato siano stati interessati.

 

 

 

Quota challenge – 2 –

Ed eccomi al secondo giorno con le citazioni del mio quote challenge.

1)

006

 Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.” (Voltaire)

2)

ro diego

“Non camminare dietro a me, potrei non condurti. Non camminarmi davanti, potrei non seguirti. Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico.”– Albert Camus

3)

002

 Ora  nomino questi tre blog, miei amici:
E poi mi preparo per il mio terzo giorno. A presto.
bordura


Quote Challenge , Tag

Mi emoziona sempre quando qualcuno mi “tagga”, sono fatta così, ed oggi voglio ringraziare Violeta del blog

Opinionista per caso 2, per aver pensato a me.

Le regole per partecipare sono:

3 giorni ( non necessariamente consecutivi )

3 candidati ogni  giorno

3 citazioni .

E prendo spunto da lei per pubblicare anch’io delle mie foto con relative citazioni.

1)

spaghetti ricotta

La prima volta che ho visto un piatto di spaghetti, pensavo fosse una versione impegnativa dello shangai!
(Alessandro Bergonzoni)

2)

giochi di luce

Possiamo perdonare un bambino quando ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando un uomo ha paura della luce.
(Platone)

3)

052

Mi chiedi perché compro riso e fiori? Compro il riso per vivere e i fiori per avere una ragione per cui vivere.
(Confucio)

Ora invito questi tre blog che seguo con piacere a partecipare:

1) ricette da coinquiline

2) destinazione mondo

3) semi in terra

Alla prossima, allora con altre foto e citazioni e tag, ciao.

Ricotta & C.

Ho acquistato della ricotta a km. zero, praticamente a venti metri dal produttore di latte (cioè la mucca) e il produttore di ricotta, e la consumiamo in mille modi perchè a noi piace molto.

Al naturale, con lo zucchero o la marmellata o il miele, preparando delle torte oppure dei canederli e, come dimenticare i cannoli siciliani, preparati esclusivamente con ricotta di pecora.

cannoli

La ricotta, pur essendo un prodotto caseario, non si può definire formaggio ma va classificata come latticino: non viene ottenuta infatti attraverso la coagulazione della caseina, ma dalle proteine del siero di latte, cioè della parte liquida che si separa dalla cagliata durante la caseificazione. La massa coagulata viene poi posta in recipienti perforati (anticamente si usavano cestini di vimini o di canne) per far scolare il liquido in eccesso.

Il metodo tradizionale siciliano, ancora praticato in alcune piccole aziende agricole dove il formaggio viene preparato ogni giorno con latte crudo e senza fermenti, utilizza la scotta inacidita del giorno prima come catalizzatore: il liquido che rimane dopo la produzione della ricotta viene messo da parte, lasciato inacidire durante la notte e il giorno dopo una piccola quantità di questo liquido viene aggiunta al siero riscaldato per produrre la ricotta.

Qui voglio ricordare un’esperienza unica che ho fatto a casa di Pino e Giovanna, i miei amici siciliani; una sera Pino ha detto vado a prendere il siero così lo assaggi…. scusa..non ho capito, sì il siero, aspetta. Ed è uscito portando con sè una pentola. Quando è rientrato, questa pentola conteneva un liquido fumante. Il siero di ricotta.

sierodi ricotta

Giovana ha messo in una scodella dei pezzetti di pane raffermo e Pino vi ha aggiunto questo siero bollente, prendi…io sinceramente un po’ diffidente…dammene un pochino che lo assaggio……bene, cioè buonoooo…ne ho mangiate due scodelle.

siero pronto

e Pino raccontava che in tempo di guerra, quando tutto scarseggiava, le persone che non potevano permettersi la ricotta prendevano il siero e mangiavano quello.

Ma, documentandomi, ho scoperto tantissime nozioni sul siero e saranno oggetto di un articolo tutto suo.

Tornando alla ricotta, oggi l’ho sperimentata unendola alla pancetta in un piatto di spaghetti. Sono partita da spaghetti aglio e olio, è domenica, ieri abbiamo avuto degli amici ed ho cucinato, quindi oggi ho detto che anche solo due spaghetti andavano bene. Apro il frigo e mi trovo un pacchetto di pancetta tagliata per il soffritto e vai di fantasia.

Ingredienti:

  • un pacchetto di pancetta a pezzetti (va bene anche quella affumicata)
  • ricotta fresca
  • sale e pepe bianco
  • curcuma
  • spaghetti
  • olio

Ho messo la pancetta a rosolare in un poco di olio e intanto ho cotto gli spaghetti, poi, scolati nella sua pentola ben calda, ho aggiunto la pancetta, mescolato bene ed infine ho aggiunto la ricotta a pezzetti, della curcuma e del pepe bianco.

Il risultato è stato un piatto di spaghetti diverso, delicato e gustoso allo stesso tempo.

spaghetti ricotta

Capatina a Londra

Dopo essere stati a Brighton, abbiamo deciso di fare una capatina a Londra, essendo a solo un’ora di treno, per vedere qualcosa di nuovo, accompagnati dalle nipotine che là ci vivono.

Non si è mai finito di scoprire posti e cose nuove nelle città, sopratutto quelle grandi. A me Londra piace tantissimo, direi che ho visitato i posti più importanti, comunque un salto da Harrod’s è d’0bbligo.

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ma…se anni fa Harrod’s era un punto di riferimento per lo shopping o solo per andare a vedere i reparti che presentano tutti, ma tutti gli articoli, oggi per me è stata una delusione. Traffico caotico, turisti, per la maggior parte, che acquistavano a carissimo prezzo i soliti gadgets che una volta tornati a casa finiscono in un cassetto, oggetti per lo più made in China, prezzi esagerati. Il reparto alimentari, uno di quelli che mi ha sempre interessato di più, cambiato, i banchi non più scintillanti di alimenti ben presentati, invitanti, ma direi quasi da supermercato, se non fosse per le decorazioni sui muri e sui soffitti. Non più grande magazzino elegante, sofisticato ed invitante, ma molto pacchiano e di sicuro è l’ultima volta che metto piede lì. L’unica cosa bella al di fuori è stata vedere una Lamborghini gialla ferma ad un semaforo, io l’adoro e non attraversavo la strada pur di vederla da vicino.

Andiamo oltre…..Alexandra ad un certo punto ci ha detto che ci avrebbe portato in un quartiere un po’ diverso dagli altri, infatti siamo andati a Camden Lok

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Camden Town è una zona situata nel Nord di Londra ed è famosa per l’affollato mercato e come centro di vita degli alternativi. L’area è popolare tra gli studenti, inclusi quelli che vengono da oltremare.

Ci beviamo una spremuta d’arancia, preparata al momento e messa nei vasetti?

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L’interno del mercato è stato fatto nelle ex scuderie reali. E questa scultura in bronzo a grandezza naturale ricorda l’origine del luogo.

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I mercati sono una delle maggiori attrazioni turistiche nei fine settimana, e vendono prodotti a prezzi accessibili di tutti i tipi, inclusi abbigliamento, libri, cibo, antiquariato e oggetti bizzarri. I mercati e i negozi circostanti sono popolari tra i giovani, in particolare chi è in cerca di vestiti alternativi.

Troppo originali le scarpe e i jeans che escono dai muri…

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o i grossi serpenti cinesi

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Ma il negozio più simpatico e originale è questo:

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sì, va bè, non sono fatte di pelle…..ma di plastica…eheheh umorismo inglese !!!

Perchè questo? Sarà buffo un negozio che vende solo cereali…cereal killer = serial killer

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negozio di abbigliamento inquietante e musica assordante all’interno.

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…notare la scarpa gettata sul tetto di questo cinema

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Diversi di questi mercati sono famosi per lo spaccio di droghe come lecca lecca al gusto di cannabis e poppers.

Ma arriva l’ora di cena, per me, e allora tutti in un grandissimo ristorante cinese. Non sapevo che quelli di Londra fossero i migliori in tutta Europa. Effettivamente qui c’è una gran scelta, con prodotti freschissimi e locale molto pulito.

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banco dei dolci (siamo passati noi, si vede? )

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la mia torta preferita…

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preparazioni speciali

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…pronti da cuocere

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mille varietà di sushi

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e non ci serviamo dei dolci?????

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tutti mangiati…..

Londra di notte è ancora più affascinante, ecco la sua ruota panoramica

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il fantasma di Londra !!!!!

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ma ormai è ora di rientrare a casa, noi con Alexandra in Italia e Vanessa resta a Brighton…

è venuta però in aereoporto a salutarci….. (sigh ! sigh! )

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ci facciamo coraggio con un po’ di gin ?????? Sì, ma allungato….

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Finita la vacanza, per ora, tanto a dicembre ci sarà la successiva laurea di Alexandra che ha terminato anche il master…quindi a presto.