Parliamo della pasta integrale.
foto “staibene.it”
Ci sono pareri discordanti, chi dice che è una moda inutile, altri dicono che i benefici sono molti. La pasta di semola integrale è ottenuta da un impasto di semola integrale di grano duro e acqua. Oltre che dalla semola di grano duro, la pasta integrale può essere ottenuta anche da altre farine integrali di cereali come la farina di grano tenero, d’orzo, di farro, d’avena, di mais. Integrale significa che la semola non è ottenuta attraverso i processi di raffinazione utilizzati per ottenere la farina bianca (tipo 00 e tipo 0). Nella farina integrale, infatti, sono presenti tutte le componenti del chicco: crusca, endosperma, germe. Ciò comporta il mantenimento di tutte le sostanze nutritive da cui deriva un miglior apporto di fibre, minerali e vitamine (gruppo B ed E), al contrario della farina bianca che è composta prevalentemente da amidi.
In ogni caso io credo che debbano prevalere nella scelta il gusto personale, la possibilità di vivere più naturalmente possibile senza lasciarsi influenzare dai pareri degli altri. Io l’alterno alla pasta preparata da me con farina 1 oppure 2, tipo le tagliatelle o la pasta ripiena.
“Ecco un piccolo specchietto sulle differenze tra farine di grano 00, 0, 1, 2 e integrale.
Farina 00: questa farina è la più raffinata ottenuta grazie alla macinazione del chicco di grano di cui si eliminano tutte le parti migliori a livello nutrizionale: germe (ricco di vitamine, sali minerali e aminoacidi) e crusca (ricca di fibre). Risultato? Rimane solo l’amido, ovvero carboidrati semplici ricchi di zuccheri. In sostanza mangiamo qualcosa che non dà quasi nulla al nostro organismo ma che al contrario contribuisce al rialzo della glicemia.
Farina 0: farina un po’ meno raffinata della precedente ma che ugualmente ha perso gran parte dei suoi principi nutritivi, contiene comunque una piccola percentuale di crusca.
Farina 1: meno raffinata delle due precedenti, possiede una percentuale maggiore di crusca.
Farina 2: questa è conosciuta anche come farina semi-integrale. Personalmente la consiglio in quanto mantiene buone caratteristiche nutrizionali ed è più facile da utilizzare rispetto alla farina integrale. E’ un buon compromesso per chi non vuole passare direttamente all’integrale.
Farina integrale: la migliore in assoluto, soprattutto se macinata a pietra e quindi senza subire surriscaldamento che potrebbe limitarne i principi nutritivi. E’ questa la vera farina, quella che si utilizzava anticamente prima che si scoprisse come l’estrema raffinazione portasse ad un farina più sottile che dava un pane più bianco e morbido. La farina integrale contiene tutte le parti del chicco ed è per questo un alimento completo.”
Grazie per queste informazioni a greenme.it/spazi-verdi/naturomania/
A noi piacciono molto anche i sughi delicati, con verdure, per esempio, lasciando la pasta con ragù o altro alla stagione più fredda. Salvo prepararla quando anche in estate piove e qui non è una novità.
Oggi ho preparato questa pasta con un sugo di zucchine e semini.
Ingredienti:
- 1 cipolla tritata
- olio e burro q.b.
- 200 gr di zucchine
- 1 spicchio d’aglio
- 200 gr di pomodori freschi
- 100 gr di panna
- sale, pepe
- semi di sesamo e di papavero
- curcuma
- pasta integrale, conchiglie
- parmigiano
Ho soffritto la cipolla nel condimento, ho affettato le zucchine assieme all’aglio, poi ho messo la salsa di pomodoro (preparata con i miei pomodori surgelati e lasciati scongelare), insaporito con sale pepe e alla fine semi di sesamo, di papavero e curcuma.
Dopo aver cotto la pasta l’ho fatta saltare nella padella del condimento, dopo aver versato la panna e quindi cosparsa di parmigiano.

E’ venuta un buon piatto di pasta, veramente delicato e adatto alla stagione.