Archivio mensile:novembre 2016

Quinoa con verdure

Mi piace provare sapori nuovi e mi sono decisa a preparare la quinoa.

La quinoa

è una pianta erbacea come la barbabietola e gli spinaci, ma siccome i semi di questa pianta, sottoposti a macinazione, forniscono una farina contenente prevalentemente amido, questa pianta viene classificata  come cereale. Si distingue da altri cereali per l’alto contenuto proteico e per la totale assenza di glutine.

La quinoa è un alimento particolarmente dotato di proprietà nutritive. Contiene fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco. È anche un’ottima fonte di proteine vegetali, poiché contiene tutti gli amminoacidi essenziali (fatto raro nel regno vegetale) e in proporzioni bilanciate. Contiene inoltre grassi in prevalenza insaturi. La quinoa, non contenendo glutine, può essere consumata dai celiaci . La farina di quinoa è indicata da sola o mescolata a farine di cereali, per tutti gli utilizzi normali della farina quindi: dolci, pane, pasta.

La quinoa è testimone di biodiversità, già venerata dagli Inca come pianta sacra, viene coltivata da oltre 5000 anni sugli altopiani pietrosi delle Ande ad altitudini comprese tra 3800 e 4200 metri. È una pianta resistente che non richiede particolari trattamenti. Produce una spiga ricca di semi rotondi, simili a quelli del miglio.

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Il 2013 è stato dichiarato, da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Anno internazionale della quinoa (IYQ), come riconoscimento per i popoli indigeni andini, che hanno mantenuto, controllato, protetto e conservato la quinoa come cibo per le generazioni presenti e future attraverso la conoscenza e le pratiche del vivere in armonia con la natura. (tratto da Wikipedia).

Ma quante cose si possono imparare informandosi e provando i vari cibi.

Ho preparato la quinoa con le verdure.

Ingredienti:

  • un bicchiere di quinoia
  • due bicchieri di acqua
  • poco sale
  •  zucchina
  • carota
  • foglie di porro
  • foglie di cavolo
  • aglio
  • olio

Ho messo la quinoa nell’acqua fredda, l’ho portata ad ebollizione, quindi con il coperchio, l’ho fatta bollire per circa 20 min. Poi è rimasta nella pentola per altri 5 minuti a fuoco spento.

Nel frattempo ho fatto soffriggere l’aglio nell’olio e quindi ho aggiunto tutte le verdure tagliate sottili, le ho fatte stufare e alla fine, quando la quinoa era pronta, l’ ho impiattata e sopra ho messo tutte le verdure, con un filo di olio a crudo.

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Naturalmente si può preparare con tutte le verdure che si vuole, ma io ho fatto con quello che avevo in frigo ed è piaciuta molto.

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Pesto con foglie di carota

Si può preparare il pesto in molti modi, anche se i puristi genovesi (a ragione) dicono che l’unico pesto sia quello genovese preparato con il basilico ligure, piccolo e che ha un profumo tutto particolare. Il basilico genovese si distingue per le sue foglie di dimensione medio-piccola, con forma ovale e convessa, ed il colore verde tenuo che lo caratterizza.

A me piace prepararlo con tutte le foglie che generalmente si buttano via, tipo quelle dei ravanelli ed ora anche con quelle delle carote, certo bisogna trovare delle carote “complete” fresche e sane, ed io le ho trovate in un mercato di agricoltori. Le foglie delle carote hanno molte proprietà, vitamina A per es. e sali minerali. Alle volte si buttano via dei prodotti che hanno delle proprietà sconosciute, ma oltre che sia antieconomico sprecare gli alimenti è divertente elaborare cibi fatti con quello che normalmente si butta via.

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D’accordo non ho scoperto l’acqua calda, perchè anche altri blog hanno ricette con le foglie di carote, e non solo per preparare il pesto, ma a me piace provare lo stesso. Ed ho preparato questo pesto sulla falsariga del pesto alla genovese del mio libro Bimby, utilizzando appunto il Bimby.

Meno male che non si parla di basilico sennò mi sarei attirata le ire dei genovesi utilizzando un “frullatore”.

Ingredienti:

  • 100 gr di foglie di carote
  • 50 gr di parmigiano a tocchetti
  • 30 gr di pecorino a tocchetti
  • 30 gr di pinoli (io 50 gr)
  • 1 spicchio di aglio (io due)
  • olio oliva
  • sale un pizzico

Ho lavato bene le foglie ed asciugato con carta da cucina, ho inserito nel boccale i formaggi, i pinoli, l’aglio e le foglie di carote, frullando per 20 sec vel 7, poi ho unito l’olio ed emulsionato per 20 sec vel 4.

L’ho conservato in una ciotola in frigo e l’ho usato per condire la pasta ed anche spalmato sulle tartine. Ma la foto del pesto finito è sparita, non la trovo più e quindi per darvi l’idea metto una foto non mia,

ma del blog fior di cappero ,

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che ringrazio.

Provate questo pesto, è veramente buono e salutare.

Pesce veloce del Baltico ai semi

…cioè…il merluzzo.

Il merluzzo è particolarmente apprezzato per la sua ricchezza di valori nutrizionali, povero di grassi; dal trancio al filetto, dal merluzzo impanato ai piatti che prevedono il suo utilizzo nelle tipologie baccalà e stoccafisso, sono infatti variegate le possibilità di utilizzo in cucina. La carne di merluzzo sotto sale è nota con il nome di baccalà, al contrario, lo stoccafisso è preparato conservando, mediante essiccazione, la carne di merluzzo

La parola merluzzo è una derivazione di ‘mar lucius‘, nome scelto dagli antichi Romani per indicare un pesce che si caratterizzava per una stretta somiglianza con un pesce allora molto diffuso: il luccio di mare.

Ogni parte di questo pesce è importante ed utilizzabile in piatti realizzati in tutto il mondo e non solo. La lingua ad esempio è considerata una vera prelibatezza in Norvegia, mentre le teste vengono bollite, utilizzando peperoncino rosso, in alcuni paesi Africani per arricchire il piatto. Lo stomaco è utilizzato come parte del sushi in Giappone mentre la pelle viene usata per la produzione di borse. Dal fegato si ricava il famoso olio di fegato di merluzzo e dalle interiora una serie di enzimi che vengono utilizzati nell’industria farmaceutica. Infine l’intestino viene dato ai salmoni d’allevamento, dopo essere stato macinato. (tratto da http://www.tagliapietrasrl.com/)

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Oggi ho preparato il mio pesce veloce del Baltico con tanti semi, tanto per cambiare.

Ingredienti:

  • due tranci di merluzzo
  • semi di cardamono, sesamo, papavero. origano e la solita grattatina di curcuma.
  • olio e burro
  • aglio
  • sale e un goccio di latte

Ho messo in una padella l’olio e il burro con l’aglio, appena riscaldato ho aggiunto tutti i semi e fatti tostare. Poi ho aggiunto i tranci di merluzzo, un goccio di latte, sale. Ho incoperchiato e lasciato cuocere per circa 15 minuti. Essendo il pesce molto delicato l’ho servito con una peperonata e un purè.

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Biscotti al riso

Questi sono dei buonissimi biscottini con la farina di riso. Ne avevo un sacchetto, ma normalmente la preparo io con il Bimby, almeno so che ci metto tutto riso !!!!!

RISO: (Oryza sativa)

Le origini dell’ L’Oryza sativa non sono certe, si ritiene che le varietà più antiche siano comparse oltre quindicimila anni fa lungo le pendici dell’Himalaya. L’unica cosa che sappiamo per certo sulle origini di questo alimento è che è nato in Asia, precisamente in Cina verso il VI millennio a.C. Costituisce il cibo principale per circa la metà della popolazione mondiale e viene coltivato in quasi tutti i paesi del mondo.

Il riso, fra tutti i cereali, è l’alimento più completo: hanno un notevole contenuto di fibra e vitamine, oltre a vari sali minerali. La sua digeribilità è superiore a quella degli altri cereali, tanto da essere assimilato in 60/100 minuti. Il riso è privo di glutine e quindi è un alimento prezioso per i soggetti celiaci e nelle allergie alimentari.

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Allora passiamo agli ingredienti dei miei biscotti:

  • 200 gr di farina di riso
  • 150 gr di farina 2
  • 120 gr zucchero semolato
  • 120 gr di burro (a temperatura ambiente)
  • 2 tuorli
  • 1 uovo
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata

Montare il burro a crema con lo zucchero finchè saranno soffici, unire i tuorli, l’uovo e la scorza di limone, Unire poi le farine, il lievito e amalgamare bene.

Stendere la pasta sul tavolo e ritagliare dei biscotti, formine a piacere, allinearli sulla placca del forno e cuocerli, in forno già caldo, a 180° per circa 20 min.

Io ho fatto due infornate, poi si stendono su una gratella a raffreddare.

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Buoni per la colazione, il the e uno sfizietto davanti alla tv.

Coccolosi

Sì perchè questi dolcetti sono proprio coccolosi, non solo perchè sono preparati con il cocco, ma perchè sono molto piacevoli da mangiare.

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COCCO:

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La palma da cocco è una pianta tipica dei litorali di paesi caldi. La parola cocco deriva dalla portoghese coco che significa testa.

I marinai di Vasco de Gama ,durante un viaggio nelle Indie, hanno dato il nome al frutto in base ad una vaga somiglianza con la testa a forma di zucca intagliata del Coco ,mostro della mitologia ispanica e molto simile all’uomo nero.

Generalmente le palme vengono coltivate sulla costa, ma è possibile trovare palme anche a centinaia di chilometri lontano dalla costa quando le condizioni climatiche lo permettano.

Generalmente la capacità delle noci di cocco di galleggiare sull’acqua marina è indicata come metodo di diffusione naturale della specie. Le noci di cocco sono in grado di mantenere la capacità di germogliare dopo 110 giorni di immersione nell’acqua di mare, periodo nel quale possono arrivare a percorrere fino a 5000 chilometri.

Moltissimi sono gli usi della noce di cocco, per esempio:

Come pianta ornamentale in giardino nei climi adatti,
Nei paesi d’origine, per la produzione di noci di cocco utilizzate per il consumo fresco.
Ne viene ricavata la copra per la produzione della margarina di cocco, un olio vegetale ad alto punto di fusione utilizzato in pasticceria come succedaneo del burro.
I sottoprodotti della lavorazione industriale della copra, come il panello di copra, vengono utilizzati come mangime per gli animali. Sempre dalla copra, ridotta in polvere, si ricava una farina utilizzata a fini alimentari.
Con la linfa estratta  si ricava il ‘vino’ di palma, l’aceto di palma, lo zucchero di palma e l’acquavite di palma.
Le giovani gemme sono commestibili (cavoli di palma).
Le fronde vengono utilizzate come fibre per intrecciare cappelli, stuoie e tetti per le capanne.
L’acqua della noce di cocco, oltre che essere dissetante, dolce e rinfrescante, ha pochissimi grassi e calorie ed è priva di colesterolo, mentre ha abbondanti quantità di sodio, potassio, magnesio e calcio. Tutte queste caratteristiche la rendono un ottimo integratore dopo un’intensa attività fisica.
Ma quanti usi ha una semplice noce di cocco e, siccome non è semplice aprirla, alle volte si rinuncia ad acquistarla, infatti per aprirla ci sono molti metodi.

Per aprirla è bene prima forare uno degli “occhi” (uno solo dei tre è facilmente perforabile) con un punteruolo o con un cavatappi e far uscire l’acqua di cocco contenuta all’interno. Per rompere la noce, la maniera più semplice è colpirla con un martello, oppure  colpire la parte con “gli occhi” utilizzando un machete, ma questo sistema non è consigliabile per i principianti e, d’altra parte, dove troviamo un machete?

Tornando ai dolcetti, questi sono gli ingredienti:

  • 170 gr di farina di cocco
  • 160 gr di zucchero
  • 40 gr di farina
  • 2 uova

Mescolare bene il tutto in modo da avere una pasta morbida, tagliando dei pezzetti si fanno delle palline e dopo averle inserite nei pirottini

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metterle in forno a 140° per circa 15 min.

Sono veloci da fare e da…mangiare. Può essere anche una bella idea come regalo di Natale presentati in una bella scatola.

 

Risultati immagini per pacchetti natale 2016

 

 

 

 

Brassica oleracea…..varietà Capitata

…cioè Cavolo Cappuccio. Mi piacciono i nomi botanici, sono importanti, questo poi che tutti parlano del cavolo come un vegetale sì che fa anche bene, ma puzzolente, viene usato in frasi poco carine ecc.

Cavolo Cappuccio 1 kg +/- 10 %

c’è anche un tipo di cavolo cappuccio viola

ricette cavolo viola (foto Greenme)

che consiglio di mangiare perchè è un vegetale colorato e. come si sa, la frutta e verdura colorata hanno delle caratteristiche particolari.

La vasta gamma di benefici per la salute trovati con frutta e verdura blu e viola vanno dal miglioramento del sistema immunitario, la digestione, e abbassano l’infiammazione nel corpo .

Il broccolo viola mantiene tutte le proprietà del suo cugino verde, ovvero la ricchezza di vitamina C, ferro e carotenoidi, ma vi aggiunge i benefici del sulforafano: grazie a questa sostanza diminuiscono i rischi di tumori legati allo stomaco, di malattie cardiache, di osteoporosi e di diabete.

Se volete delle ricette “in viola” vi invito a leggere il mio terzo contest://lastufaeconomica.wordpress.com/2014/02/16/la-cucina-in-viola-terzo-contest/.

Tornando alla mia brassica, in questo periodo preparo molte ricette con i vari tipi di cavolo, per esempio oggi ho cucinato il cavolo cappuccio per condire la pasta.

  • un cavolo cappuccio
  • acciughe sott’olio
  • cipolle
  • salsa di pomodoro (la mia)
  • olio
  • pasta tipo gnocchetti rigati

Mentre la pasta cuoceva, ho messo in una pentola le cipolle  con l’olio, dopo che si sono ammorbidite ho messo le acciughe fino a che si sono disfatte, poi ho aggiunto il cavolo, prima scottato al vapore, tagliato a listerelle e quindi la salsa di pomodoro.

Ho scolato la pasta e l’ho aggiunta nella pentola wok dove sobbolliva il sugo e l’ho lasciata insaporire mescolandola bene.

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alla fine ho aggiunto del parmigiano grattugiato (che non manca mai!!).

Buon appetito !!

 

La zucca è come il maiale…..

…perchè la zucca è considerata dalla tradizione popolare contadina come il “maiale vegetale”, nel senso che della zucca non si butta via nulla.

 

zucca benefici

foto da Greenme – quotidiano di informazione –

http://greenme.it/mangiare/altri-alimenti/8884-zucca-calorie-proprieta-benefici

Vi invito a leggere questo quotidiano, è molto interessante e in questo articolo spiega molto bene tutte le proprietà, i benefici e gli usi della zucca.

Zucca infografica hm

Io ho letto un libro interessante e dal quale ho imparato come vivevano in campagna o in montagna tempo fa, quando c’era miseria e le “massaie”  dovevano ingegnarsi con quanto avevano, cioè poco o niente, ma la polenta sempre presente.

Il libro è “La cucina contadina modenese” di Sandro Bellei e ho trovato molte ricette interessanti e alcune notizie tipo:

La polpa di zucca” – un tempo la cottura a vapore della zucca era fatta mettendo dentro ad un’alta pentola dei rametti incrociati, in modo da imitare il moderno cestello di cottura delle verdure. Così i pezzi di zucca, messi sui rametti, non erano mai a contatto diretto con l’acqua in ebollizione, ma solo con il vapore. I pezzi cotti venivano lasciati raffreddare e poi la “rezdòra” (massaia) toglieva la polpa e metteva da parte le scorze. La polpa veniva condita con olio, aceto e sale e uno spicchio di aglio ben pestato e amalgamato.

La scorza di zucca” – cotte a vapore, tagliate a pezzetti e condite con olio, sale e aceto, venivano mangiate come condimento a modesti piatti di uova. Oppure venivano passate in farina e fritte in abbondante strutto, risultavano saporite e sembravano frittelle di carne.

Bene, ho voluto provare. Dopo aver fatto cuocere a vapore la zucca, ho messo da parte le scorze, tagliate a pezzetti e fatto proprio così, come una volta, infarinate e cotte non nello strutto (solo perchè non ce l’ho), ma nell’olio. E’ vero, sono saporite e diventano uno stuzzichino originale.

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qui stanno friggendo e…ooppss….qualcuno ha messo mano al piatto per cui non le ho potute fotografare !!!

Ed anche la zucca fritta, quella con polpa soda, tagliata a fettine sottili, spesso costituiva un piatto a sè, sostitutivo della carne in periodo di miseria.

Con la polpa ho preparato lo “Sformato di zucca”

Ingredienti:

  • un kg. di zucca
  • 70 gr, di parmigiano reggiano grattugiato
  • un uovo
  • noce moscata
  • sale e pepe q.b.

Ho cotto a vapore la zucca tagliata a pezzetti e poi, l’ho sminuzzata con l’attrezzo per fare i passatelli, una specie di schiacciapatate con i fori più larghi, in una ciotola.

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(In questo articolo la ricetta dei passatelli : https://lastufaeconomica.wordpress.com/2013/03/11/cena-in-giallo/.)

Ho aggiunto l’uovo intero prima frullato con il sale, il pepe, la noce moscata e un po’ di curcuma (sempre presente). Poi il formaggio grattugiato e ho mescolato fino ad ottenere un composto omogeneo. L’ho messo in una teglia da forno e l’ho infornato, forno già caldo a 180° per circa 20 minuti.

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Ed ecco la cena di stasera:

stuzzichini di scorza di zucca fritti

sformato di zucca

formaggi freschi

insalata mista

mele cotte al forno

e..perchè no, un buon bicchiere di lambrusco.