Archivio mensile:Maggio 2017

Terminato il contest – “Noci, nocciole & frutta secca”

E così è terminato anche questo contest, sono molto contenta che abbiate partecipato per scoprire molte ricette con la frutta secca.

I VINCITORI

– per la sezione dolci :

PASTINE AL CAFFE’ E NOCI – del blog “A tutta cucina”

perchè sono dei dolcetti abbastanza semplici, ma con l’ingrediente – farina di noci – molto originale. Dolcetti pronti per una merenda, una prima colazione o per togliersi quella voglia di qualcosa di buono che ogni tanto capita.

per la sezione salati :

PESTO DI FAVE – del blog “Passatelli e scialatelli”

perchè è un pesto molto originale dove il sapore delle fave si sposa bene con le mandorle e il profumo di menta.

Questo è il regalo per i vincitori, ho pensato un libro che racchiude tante altre ricette sulla frutta secca. Spero sia gradito.

Libro Fuori dal guscio. 50 ricette con la frutta secca Paolo Piazzesi

Grazie ancora a tutti e arrivederci al prossimo contest.

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Puglia – Altamura

Continuando il nostro viaggio in Puglia, da Castel del Monte siamo arrivati ad Altamura, passando per Gravina in Puglia.

GRAVINA:

Il toponimo “Gravina” proviene dalle gravine: spaccature della crosta terrestre simili a canyon. Sul motto riportato sul gonfalone cittadino vi è scritto “Grana dat et vina” (trad. “offre grano e vino”), attribuito alla città da Federico II di Svevia, il quale amava questa città tanto da definirla “giardino di delizie”. Egli, infatti, fece realizzare un castello, che aveva la funzione di ospitare lui ed i suoi uomini, prima e dopo le battute di caccia svolte nel territorio murgiano.

Parte della città si estende sulle sponde di un crepaccio profondo, molto simile ai canyon, scavato nella roccia calcarea dal  torrente Gravina,da cui prendono il nome le famose gravine della Murgia.

Come si vede i pini al centro della foto sono sui versanti ripidi della gravina.

Splendida è la cattedrale, che fu costruita nel 1092  in stile romanico a tre navate. Questa chiesa andò distrutta tra il 1447 ed il 1456, dapprima a causa di un incendio e poi per il terremoto che sconvolse l’intera regione. Si attese trent’anni per la sua ricostruzione, tra il XVII ed il XVIII secolo ha subito all’interno vari interventi barocchi. Oggi la chiesa si presenta come una sintesi di diversi stili architettonici: il tardoromanico, il rinascimentale ed il barocco.

 

ALTAMURA

Qui vi è prodotto il pane , tipico nella sua forma (in gergo sckuanéte, trad. alto). Ha come un riporto in alto che lo differenzia dal Pane di Matera, altrettanto famoso. Nel luglio 2003, al pane di Altamura è stato riconosciuto il marchio denominazione di origine protetta (DOP). È ottenuto dall’impiego di semole (molto ricca di glutine) rimacinate di varietà di grano duro coltivato nei territori dei comuni della Murgia.

Il monumento principale di Altamura è la cattedrale di Santa Maria Assunta, esempio di Romanico pugliese, stile gotico (secolo XIII); da aggiungersi l’Uomo di Altamura, scheletro integro di Homo neanderthalensis, e cava dei dinosauri, giacimento risalente al Cretacico con impronte di dinosauri.

Andiamo con ordine:

La città di Altamura fu ripopolata dall’imperatore Federico II nella prima metà del XIII secolo. In questo stesso periodo, tra il 1232 ed il 1254, fu eretta, per volere dello stesso imperatore, la cattedrale dedicata all’Assunta, primo e più antico monumento cittadino, con la facciata rivolta originariamente verso la città di Gravina. E’  una delle più belle e maestose cattedrali pugliesi.

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particolare del presepe in pietra.

 

CAVA DEI DINOSAURI

Nel 1999 sono state rinvenute in una cava abbandonata, 30.000 orme di dinosauri, su un’area di 12.000 m.q. La grande importanza del  ritrovamento (è il sito più ricco e importante d’Europa e forse del mondo) sta nell’elevatissima biodiversità che caratterizza i dinosauri contemporaneamente presenti nello stesso luogo.

Le dimensioni delle impronte variano dai 5/6 cm fino ai 40/45 cm, facendo supporre di dinosauri alti fino a 10 mt. Le impronte risalgono tra i 70/80 milioni di anni fa, quando il clima in Puglia era tropicale.

Ben felice di andare a vedere i nostri antenati mi informo e qui scopro che non solo la cava è totalmente abbandonata, recintata ma con le reti divelte,  lasciata a se stessa,  in modo che le persone possano entrare e calpestare o cercare di rimuovere quello che dovrebbe essere un patrimonio dell’umanità.

E’ abbandonata dal giorno della sua scoperta, per niente valorizzata, a causa di un lunghissimo contenzioso tra i proprietari della cava e la pubblica amministrazione.

 Un posto del genere avrebbe tutti i requisiti per diventare un parco visitato da decine di migliaia di persone, diventando un luogo di cultura e conoscenza e al tempo stesso portando ricchezza al territorio. Diciotto anni di abbandono hanno invece per sempre deteriorato le impronte.

Allora abbiamo deciso di non andare a vedere questo scempio di un patrimonio che il mondo ci invidierebbe.

foto dal web

   

Cerco di consolarmi e andiamo a vedere un’altra scoperta importantissima :

l’Uomo di Altamura,

scheletro integro di Homo neanderthalensis – perfettamente ricostruito ed esposto in un museo. E’ stato scoperto il 3/10/1993 nella grotta di Lamalunga ed è datato tra i 128.000 e i 187.000 anni fa.

La grotta ha un ingresso, praticamente un pozzo detritico con vari cunicoli, spesso questi pozzi carsici si trasformavano in trappole naturali per animali ed uomini. Questo sembra essere accaduto anche in questo caso a giudicare dai resti degli animali sparsi sul fondo della grotta e dallo scheletro dell’Uomo di Altamura che sembra essersi trascinato con il radio e una scapola fratturata fino al fondo di uno stretto cunicolo, forse alla ricerca di una via di uscita.

E’ una perfetta ricostruzione di come doveva essere “Luciano”, lo abbiamo chiamato così per caso….. con quegli occhietti che ti osservano tra le ciglia e il sorriso enigmatico.

…Ieri e oggi….

Sempre nel museo c’era una mostra sul “Pane”con antichi reperti e siamo andati a curiosare.

Alcuni modi per mangiare il pane di Altamura.

dopo di che siamo finiti, come al solito, con le gambe sotto ad un tavolo per gustare ancora dei piatti tipici.

Dopo, il resoconto del pranzo in una carinissima trattoria gestito da una signora estremamente cordiale.

Trattoria “I tre archi”. Altamura.

 

 

Ristorante “Masseria Torre di Nebbia” Castel del Monte

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Ed ecco il ristorante della Masseria di Castel del Monte dove abbiamo cenato la sera in cui siamo arrivati.

Il posto, come ho già detto, è bellissimo e si presta molto bene ai ricevimenti, matrimoni e feste varie. Noi abbiamo cenato in un’atmosfera tranquilla, con il sig. Michele che oltre a servirci la cena, ci ha intrattenuto, direi forse con un entusiasmo carico di parole e simpatia.

Ha fatto tutto lui e dopo un aperitivo con le buonissime mandorle della loro tenuta,

ci ha portato del pane fatto in casa

e un tortino di melanzane su un letto di ricotta e mandorle, buonissimo.

ecco le prime orecchiette del viaggio, fatte in casa, con verdure, olio e pecorino – delizia –

poi una grande costata, non l’ho fotografata perchè io non l’ho mangiata, ma molto ben presentata.

Serata in allegria,il cugino che si sbagliava a dire Giuseppe anzichè Michele e ad un certo punto gli dice, senta sig. Giuseppe non si è per caso offeso che l’ho chiamato Michele….e giù risate….complice il buon vino????

Il mattino dopo ci attendeva una colazione, mai vista, questo è il piatto dolci per due !!!

e una ricottina, ancora calda, con il miele, no foto perchè ero troppo intenta a gustarla, una favola !

Cappuccino bollente, scusi mi porta un po’ di latte freddo che scotta? risposta…soffia !! riprese le risate della serata.

Ce ne siamo poi andati con un po’ di nostalgia e portandoci dentro il ricordo delle poche ore passate, ma intense in un ambiente curato, piacevole. Da ritornare.

Quindi il mio voto è senz’altro 5/5.

 

 

Puglia – Castel del Monte

Castel del Monte è una costruzione misteriosa, che si erge su una collina dominante la pianura, costellata di ulivi, mandorli, querce e masserie. Fatta costruire nel XIII secolo da Federico II di Svevia nell’altopiano delle Murge.

E’ ottagonale, con otto torri e il numero otto si ripete sempre e l’ottagono, su cui è basata la pianta del complesso e dei suoi elementi è una forma geometrica fortemente simbolica. La sua posizione è studiata in modo che nei giorni di solstizio ed equinozio, le ombre gettate dalle pareti abbiano una particolare direzione.

L’edificio è, appunto, a pianta ottagonale e ad ogni spigolo si innesta una torretta a sua volta ottagonale. Lo spazio interno è suddiviso in due piani e nelle torri ci sono delle scale a chiocciola. Un elemento scarta l’ipotesi di fortezza, cioè le scale a chiocciola nelle torri sono disposte in senso antiorario ( a differenza di altre costruzioni difensive dell’epoca) situazione che mette in svantaggio gli occupanti del castello contro eventuali assalitori, perchè sarebbero stati costretti ad impugnare l’arma con la mano sinistra.

A livello del primo piano forse un tempo vi era un ballatoio in legno, oggi scomparso.

Così come sono scomparsi i marmi ed i mosaici che ricoprivano le stanze, evidentemente trafugati.

Ci sono, tra le altre, due ipotesi, una che fosse una specie di centro benessere, su modello dell’hamman arabo, per via delle canalizzazioni e di cisterne per la raccolta di acqua, la presenza di una vasca ottagonale al centro della costruzione e delle più antiche stanze da bagno della storia.

L’altra che, a causa dei forti simbolismi di cui è intrisa,  la costruzione potesse essere una sorta di tempio, o forse una sorta di tempio del sapere, in cui dedicarsi indisturbati allo studio delle scienze. Dal momento che Federico II era un uomo illuminato e molto colto ed amava circondarsi da persone di varie culture e religioni. Inoltre le alte pareti da cui è formato il cortile interno danno l’idea di trovarsi all’interno di un pozzo, che nella simbologia medioevale rappresentava la conoscenza.

Castel del Monte è raffigurato sulla moneta da un centesimo

ed è stato inserito tra i patrimoni dell’Umanità dall’Unesco nel 1996. Inoltre è stato notato come l’edificio, visto da lontano, appaia molto simile ad una corona e, in particolare, quella con cui fu incoronato Federico II stesso (anch’essa ottagonale).

 

finalmente ho visto il mio Castello…ooppss…fotografo indiscreto !!

Alla sera poi siamo andati nella “Masseria Torre di nebbia” dove abbiamo cenato e dormito. Sì, masseria, una volta era un ricovero per pecore, ma ora è stata ristrutturata completamente in maniera splendida, moderna e funzionale.

I salotti

vecchissimo albero di quercia bianca e un muretto a secco, caratteristico del luogo

salone interno adatto per ricevimenti, comunicante con la spianata esterna arredata.

vista di Castel del Monte in lontananza, dalla Masseria

Naturalmente abbiamo voluto cenare nella Masseria e per questo vi rimando poi alla pagina “Ristoranti sì e no”.

scelta del vino?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Impressioni del giro in Puglia

  ( vengo anch’io con voi….)

Da tempo pensavamo di andare a fare un giro in Puglia,  e infine ci siamo decisi. Parlando un giorno con una coppia di cugini abbiamo detto loro se volevano venire, ma lui ci ha risposto che avevano in programma un viaggio a Capo Nord, pazienza.

Dopo due giorni ci telefona per dirci che avevano la valigia pronta e noi, per Capo Nord? Nooo, per la Puglia !!! Evviva, allora programmiamo e partiamo.

Prima tappa Castel del Monte, sotto Andria,  e ci appare là isolato su una collina in tutta la sua bellezza. Visitiamo quello che ancora oggi è oggetto di dibattiti per la sua funzione. È certo che è stato costruito da Federico II di Svevia.

Alla sera andiamo in una masseria, Torre delle Nebbie, splendidamente ristrutturata e lì abbiamo cenato e  dormito in un’atmosfera così tranquilla e serena di cui avevamo bisogno.

Il giorno dopo siamo partiti per Gravina in Puglia il cui toponimo proviene dalle “gravine”, spaccature della crosta terrestre simili a canyon. Qui Federico II fece costruire un castello per le sue battute di caccia. Gravina ha una storia che risale al Paleolitico antico (2.5 milioni di anni fa). Ed è rimasta lì ad aspettare il mio scivolone…

Dopo di che siamo partiti per Altamura, bella cittadina che ha una bellissima cattedrale in romanico pugliese e il classico “pane di Altamura” grosse pagnotte, profumate e buonissime anche per bruschette. Poi, racconterò le altre cose molto interessanti della cittadina, tipo “l’uomo di Altamura”.

Da Altamura ci siamo spostati a Matera e lì ci siamo fermati due giorni, perché lei pretende una visita accurata per capire cosa siano i famosi “Sassi”. Esperienza emozionante, abbiamo imparato e capito tante cose che non vengono raccontate e che restano nascoste, fino a che gente del luogo non le spiega.

Naturalmente abbiamo sempre mangiato benissimo, le specialità della pasta, della carne, dei formaggi, le olive e…dell’ottimo vino. Abbiamo anche cenato nei ristoranti ubicati nelle grotte.

Abbiamo lasciato Matera con un po’ di nostalgia, pronti a ritornare per vedere ancora questa unicità tutta italiana che sono i “Sassi”.

Siamo giunti a Noci, uno splendido paesino, per me sconosciuto, con un centro storico tutto racchiuso da stradine strette, piene di fiori. Ma è in una posizione strategica per visitare i luoghi caratteristici della Murgia. Tipo Alberobello che abbiamo visitato il giorno dopo. Intanto tutta la Murgia è disseminata da trulli, e nella valle dell’Itri, parte meridionale dell’altipiano  ce ne sono tantissimi, vecchi, nuovi, ristrutturati, nascosti da ulivi, ulivi, ulivi… Sembrano un po’ le case dei Puffi..

La via principale di Alberobello, con un trullo attaccato all’altro è piena di negozietti di souvenir e per vedere il vero paese bisogna spostarsi nella via parallela.

La tappa del giorno dopo è stata Castellana grotte, tanto decantata, piena di gente, scolaresche e gruppi di pensionati a spasso. Sicuramente le grotte hanno un certo fascino, ma anche tanta umidità , rarefazione d’aria e alcuni percorsi in cui si passa uno alla volta , in una profondissima fenditura (Mauro doveva camminare a testa bassa, lui dall’alto del suo m e 91 per via degli speroni rocciosi) per cui dopo 3 km io ho dovuto fare dietro-front se non volevo che mi saltasse il mio P.M.

Io preferisco le grotte di Frasassi, molto più agibili.

Da Castellana, passando sempre nella piana, costellata di masserie, siamo arrivati a Ostuni, la città bianca, per via del suo caratteristico centro storico che un tempo era interamente dipinto con la calce bianca, oggi solo parzialmente.

Abbiamo preso un modernissimo mezzo per poter girare il centro, cioè un’Ape-car che ci ha portato a spasso, risparmiandoci le salite. Anche qui nel museo c’è un reperto antico molto interessante, la “donna di Ostuni”.

Alla sera siamo ritornati a Noci e il mattino dopo abbiamo preso la strada del ritorno passando da Monopoli e fermandoci a pranzo a Trani, che ha una splendida cattedrale che si affaccia sul mare.

Ho molti aneddoti da raccontare, scoperte fatte ed anche raccontare, con foto, cosa abbiamo mangiato, ecc.

Bellissima Puglia, terra piena di sorprese, penso che ritorneremo per vedere quello che ci manca.

Castel del Monte

Matera

Toccata la terra di Puglia

Eh, sì, letteralmente….un inciampo in un marciapiede di Gravina in Puglia e, nulla di grave, ma un signor livido lungo la gamba e battuta la testa (normale). Ma questo mi ha fatto conoscere la gentilezza dei Pugliesi, perchè Mauro e il cugino erano davanti e una signora ha urlato…la signora è cadutaaa…si sono precipitati in so quanti a tirarmi su, si è fatta male? dove le fa male? come sta? datele dell’acqua…insomma mi è passato il male nel vedere tutta questa premura.

In ogni caso la Puglia è splendida e i Pugliesi sono delle persone gentilissime, disponibili e non invadenti, nei negozi per esempio, entri, guardi, nessuno che ti pressa per venderti qualunque cosa. E negli alimentari? Siamo entrati in un panificio ad Altamura per acquistare il famoso pane e, oltre ad avercelo fatto assaggiare, ci hanno dato biscotti, dolcetti, taralli,  insomma di tutto e di più, così abbiamo potuto scegliere quello che più ci piaceva.

E’ stato un giro cultural-eno-gastronomico, l’ho preparato leggendo, informandomi, cercando i posti più interessanti (ma quale è in Puglia che non lo sia), gli alberghi e programmando i giorni di viaggio.

Noi ed anche la coppia di cugini che era con noi, siamo stati molto soddisfatti, è stato molto piacevole, rilassante direi e divertente. Ci siamo trovati molto bene e ci siamo affiatati, abbiamo avuto un “autista” eccezionale che ci ha portato dappertutto e stiamo già programmando altre gite insieme. Pensiamo in Italia prima di tutto, perchè non si è mai finito di scoprire quanti posti meravigliosi ci siano qui.

Il nostro giro è partito da Bologna a Castel del Monte, sotto Andria, poi Altamura, Matera, Noci, Alberobello, rientro a Noci. Il mattino dopo Grotte di Castellana, Ostuni e ritorno a Noci.  Siamo poi partiti da Noci, toccato Monopoli e fermata per pranzare a Trani, quindi rientro a casa.

Ora per addormentarci non conteremo più le pecore, ma gli ulivi…splendidi, quelli centenari poi, a migliaia.

Farò un resoconto delle varie tappe, per me come ricordo e per chi mi legge, se vuole, per condividere la mia esperienza.

Vivaio di ulivi, che bello pensare che avranno vita lunga.

Puglia…arrivooooo

Eh, già, finalmente dopo tanto aver desiderato questo viaggio, domani partiremo per un giretto nel nord della Puglia, toccando anche Matera.

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UN PO’ DI STORIA

La prima entità statale d’Italia che prese il nome di Langobardia  si trova nel sud della penisola e comprendeva principalmente la Puglia; era un territorio governato dai bizantini (thema) con capitale Bari.

La Puglia è la regione più orientale d’Italia e una di quelle con il maggiore sviluppo costiero con un’estensione delle coste di circa 865 km. Lungo la costa si alternano tratti rocciosi (come sul Gargano), falesie(coste rocciose dalle pareti a picco), ma anche litorali sabbiosi (come lungo il Golfo di Taranto). Il territorio collinare pugliese è suddiviso tra le Murge e le serre salentine. Le pianure sono costituite dal Tavoliere delle Puglie, che rappresenta la più vasta pianura d’Italia dopo la Pianura Padana.

 L’insediamento umano in Puglia risale quanto meno a 250.000 anni fa, come testimoniano i resti fossili dell’Uomo di Altamura, una forma arcaica di Homo neanderthalensis. Numerosi sono i reperti di epoca preistorica, tra i quali diversi menhir e dolmen.

Nel 1043 i Normanni fondarono la Contea di Puglia e, successivamente, il Ducato di Puglia e Calabria. Dal 1130 fece parte del Regno di Sicilia. Sia con i Normanni che con gli Svevi  la Puglia conseguì un grande progresso materiale e civile, che toccò l’apice con Federico II, a cui si deve la realizzazione di una serie di edifici laici e religiosi, alcuni di alto valore artistico, tra cui Castel del Monte ad Andria. Tra il 1282 e il 1442 la Puglia fu sotto la dominazione degli Angioini, all’interno del Regno di Napoli, a cui si sostituirono prima gli Aragonesi e poi gli Spagnoli: a partire da questo momento cominciò a radicarsi il potere dei latifondisti sul territorio.

Dopo varie prese di potere, nel 1734 la Puglia,  passò, insieme al resto del Regno di Sicilia dagli Asburgo ai Borboni, sancendo l’indipendenza del Regno. Tra il 1806 e il 1815, vi fu la dominazione francese che provvide alla modernizzazione della Puglia con l’abolizione del feudalesimo e con le riforme giudiziarie fino al ritorno dei Borbone e la nascita dal Regno delle Due Sicilie.

La regione è ricchissima di musei che testimoniano il suo passato, di feste e di fiere, prima fra tutte la Fiera del Levante, è per importanza la seconda fiera d’Italia (dopo quella di Milano) e una delle principali fiere di tutto il bacino del Mediterraneo, nata nel 1929 riprende la tradizione delle antiche “Fiere Nicolaiane” tenute dal 1100 al 1850 accanto alla basilica di San Nicola. La fiera è volta a favorire gli scambi tra Oriente e Occidente, di cui Bari costituisce, per tradizione millenaria, il più favorevole punto d’incontro.

In cucina si troveranno tutte le verdure di stagione e tutti i prodotti del mare. Tante sono le ricette che presenta questa cucina, che ha poi una particolarità che la distingue dalle altre, di offrire piatti diversi in relazione alle diverse stagioni, così che durante le stagioni più miti, cioè in primavera e in estate, viene data preferenza alle verdure e al pesce, mentre nelle altre predominano i legumi, la pasta fatta in casa condita con vari sughi, da sola o combinata alle verdure o al pesce. Il piatto più tipico è quello delle “Orecchiette al ragù di carne”, la cui ricetta è ormai diffusa in tutti i ricettari, ma non sono meno conosciute le “Orecchiette con le cime di rapa”.

Noi faremo questo itinerario:

Bologna – Castel del Monte – Altamura – Matera – Gioia del Colle – Noci – Putignano – Castellana grotte – Alberobello – Locorotondo – Cisternino – Ostuni – poi via costa mare ritorno a Bologna.

Ho studiato il percorso e ci sono tantissime cose da vedere, da scoprire, da conoscere, tanta storia e soprattutto capire come l’Italia, tanto maltrattata, sia la più bella del mondo e come andando anche nei paesini nascosti si trovino delle meraviglie uniche.

Castel del Monte

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Alberobello

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grotte di Castellana

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i Sassi di Matera

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Perciò arrivederci tra una settimana e racconterò poi tutto il nostro viaggio e le mie impressioni.

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