Te ne sei andata dopo due anni di sofferenze, di lotta per cercare di sopravvivere pensando alla tua ultima figlia, ma sei riuscita a sconfiggere, per un poco, la tua terribile malattia e vederla così laureata e fidanzata.
Quante volte abbiamo giocato assieme ai giochi di società o a carte, facendo le nottate, ridendo e mangiando pasticci, quante volte sei venuta a casa nostra e dicevi – qui ci metto una crocetta – perchè un oggetto che ti piaceva te lo dovevo poi lasciare.
E l’ultima volta che sei venuta da noi, già mangiavi pochissimo, ti eri portata un pacchetto di patatine perchè era l’unica cosa che ti andava e giocando a scala quaranta te lo sei sgranocchiato tutto. Ti piaceva anche mangiare bene e abbiamo messo a posto assieme tutte le ricette che ritagliavi e mettevi da parte, te le ho ordinate e tu ti sei divertita.
Ora quando andremo a casa tua non troveremo più le “ciabattine” che preparavi così, come in Oriente, dovevamo toglierci le scarpe.
Quante cose vengono confusamente alla mente e quanti bei ricordi ci hai lasciato.
Ciao Tiziana, amica di una vita.