Le cascate di Nardis, altra tappa delle nostre vacanze, si trovano in val di Genova che è una valle laterale della Val Rendena in Trentino interamente compresa nel Parco naturale provinciale dell’Adamello-Brenta, la più estesa area protetta della provincia di Trento. È nota anche con il nome di “valle delle cascate”.
Le cascate di Nardis scendono dalla Presanella gettandosi nella valle con un salto di oltre 130 metri. Nei mesi invernali le cascate si ghiacciano completamente e divengono luogo per possibili arrampicate sul ghiaccio.
La val di Genova è una valle molto boscosa, con parecchie cascate raggiungibili attraverso sentieri,
ma per arrivare a quelle di Nardis c’ è una strada abbastanza comoda, anche se siamo in montagna e, però, bisogna pagare un pedaggio. Quando ho chiesto il motivo la risposta è stata evasiva, sa per i costi di gestione ecc.
Poi arrivati sotto alla cascata sicuramente lo spettacolo è molto bello e proprio di fronte c’è naturalmente, un albergo.
Non ne sono rimasta particolarmente entusiasta, forse camminando per i sentieri c’è un’altra atmosfera, ma lì troppa gente occupata a guardare i cellulari piuttosto che la natura, il pedaggio da pagare e questo mi dà un pò fastidio, insomma non ho provato la stessa sensazione che ho provato in altri posti.
Non saprei che altro aggiungere se non una delle leggende del posto che fa riferimento agli anni 1545-1563, quando i Padri del Concilio di Trento decisero di cacciare streghe e diavoli nella valle. Questi poi si sono incarnati in roccia granitica, andando a formare tra i più famosi: la Preda de la Luna, il Tof del mal Neò, il Tof del Diavùl. Ci sono effettivamente delle rocce nelle quali, con un poco di fantasia, si possono vedere delle forme strane.
(foto di https://ventisqueras.wordpress.com )
Pensandoci, devo dire che la sensazione che ho provato, è stata un po’ inquietante, non di serenità come mi dà sempre la montagna, forse che effettivamente girino ancora, come dicono, queste streghe?