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Anche il compleanno a spasso…

Il giorno dopo la festa della mamma è stato il mio compleanno, e allora avendo io deciso di non fare niente, anzi “gnente” (rafforzativo) siamo andati a spasso e siamo arrivati a Castrocaro Terme – Terra del Sole in provincia di Forlì.

Ci tenevo a vedere Terra del Sole, che nel 1500 era una enclave del Granducato di Toscana nello Stato Pontificio. E’ un piccolo borgo circondato da possenti mura,

con dei piccoli quartieri e una bella piazza d’Armi. Solo che ora è quasi inglobato in Castrocaro Terme e l’hanno tagliato in due da una strada che lo attraversa da porta a porta. Orribile. Non essendo molto grande avrebbero potuto circondarlo con una strada esterna e lasciare intatto il fascino di questo pezzo di storia.

La località apparteneva fino al 1923 alla Toscana. Terra del Sole fu voluta da Cosimo I de’ Medici, primo Granduca di Toscana (1519-1574), fu lo stesso Granduca, recatosi in questi estremi confini del suo Stato, a “designare” il luogo della nuova città fortezza e ad assegnarle il nome.

La decisione di costruire ex novo una città fortificata nell’enclave romagnola rientrava in una precisa politica di difesa dei confini del Granducato di Toscana.

antica pianta della Terra del Sole –

Terra del Sole diventerà sede di mercato per esercitare una vera e propria forma di controllo sulla copiosa produzione agricola del territorio romagnolo. Oltre all’approvvigionamento di grano il mercato di Terra del Sole avrebbe garantito anche quello del sale che proveniva dalla vicina Cervia.

Il Granduca, sempre preoccupato per l’incombente spettro della carestia, per ovviare alle carenze di grano della Toscana, ne avrebbe fatto incetta nella fertile Romagna: l’alimento che in tempo di carestia era un vero e proprio bene prezioso, avrebbe trovato custodia più sicura  all’interno delle mura di un deposito fortificato quale la città di Terra del Sole, trasformata all’occorrenza in un enorme granaio dello Stato mediceo.

Quando la città fu inaugurata (1564),  si manifestò un avvenimento meteorologico particolare: dopo giorni di nebbia fittissima, mentre si celebrava la messa il cielo si aprì ed il sole illuminò il luogo , per richiudersi a cerimonia conclusa. Questo episodio fu interpretato come segno di augurio e contribuì ad avvolgere la nascita di Terra del Sole in un’aura di leggenda ed a rafforzare l’identificazione tra la figura di Cosimo I de’ Medici e la simbologia del sole.

Dopo aver capito la storia di questo posto, lo abbiamo girato lungo tutto il suo perimetro, da una porta e la sua piccola fortezza,(del Capitano delle Artiglierie) all’altra con un’altra piccola fortezza ( del Governatore) lì a guardia degli ingressi del borgo, il primo è privato.

Affascinante pensare come poteva essere nel 15oo, cosa poteva essere il mercato o l’adunata degli armigeri nella Piazza d’Armi……ora invece proprio davanti al bellissimo Palazzo Pretorio, dove passa la famigerata strada, quasi sui suoi gradini, sfrecciano le auto, le moto ecc. snaturando così il fascino del luogo.

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Prospiciente alla Piazza d’Armi, la chiesa di Santa Reparata, iniziata nel 1594 e terminata nel 1609: impianto monumentale rinascimentale classico a croce latina contenente pregevoli pitture.

Si sa che in Romagna si mangia bene ed allora siamo andati a pranzo in un locale caratteristico, ai piedi della fortezza di Castrocaro. Interessante anche questa, costruita nel XVI secolo. Ma questo farà parte della prossima gita.

Siamo andati all’Osteria “Postierla”, Caratteristico, grezzo, antico, tutto scavato nella roccia (arenaria). Il locale è stato ricavato dalle già sottostanti cantine dell’ex Monastero Benedettino del 1200; una stupenda acquasantiera è esposta nel locale. Sul pavimento una grande botola di solido vetro trasparente mostra i meandri sottostanti (forse le segrete…) in realtà erano le cantine dell’ex-Monastero. Il nome “Postierla” sarebbe la denominazione della porta per accedere alla cantina dei Frati! molto originale.

Anche qui troverete la recensione nella pagina “Ristoranti sì e no”.

Dopo aver mangiato molto bene, siamo tornati a fare un giretto a Terra del Sole, sempre più convinta che in Italia abbiamo tanti tesori sconosciuti e soprattutto non custoditi come meritano.

 

Celebrazione del 450° Anniversario della Fondazione di Terra del Sole

(foto Città d’arte Emilia Romagna)

così dovrebbe restare la piazza della fortezza, come quando celebrano l’anniversario della fondazione di Terra del Sole.

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Ristorante Postierla, Castrocaro Terme

Questo ristorante si trova nella parte vecchia di Castrocaro Terme, provincia Forlì ed è vicino alla Fortezza.

E’ stato ricavato nelle cantine del vecchio monastero (1200) ed è molto rustico, mantenendo le pareti in sasso. Ma anche affascinante, mi piacciono i posti dove si sente la storia passata.

 

Il proprietario è di Terra del Sole e lei è siciliana, chissà perchè io, senza saperlo, sono attratta da posti dove ci sono dei siciliani. Sarà perchè amo la Sicilia.

Un bel menù, molto invitante e noi abbiamo scelto:

L’ antipasto Postierla (in due) visto che era abbondante.

tre bruschette con salsa ai funghi, ai peperoni e melanzane, prosciutto e melone, cestino con squacquerone, fetta di arrosto con aceto balsamico e mandorle, frittatina alle erbe….

Poi come primi:

cappellacci di ricotta con funghi, pomodoro tirati con un poco di panna e uvetta,

(la foto è un po’ sfocata…ma era la fame..)

io  gnocchetti alla Norma con melanzane e parmigiano…troppo buoni. Il secondo non ci stava e per finire..no il dolce no grazie, ma davanti all’offerta del crème caramel…non abbiamo saputo resistere. Finalmente in un ristorante un crème caramel fatto come Dio comanda, cioè perfetto.

( per i proprietari, un consiglio, usate piatti totalmente bianchi, non con bordi colorati, per esaltare al massimo le preparazioni). Abbiamo mangiato molto bene, porzioni abbondanti, (ottimo per noi che non amiamo le presentazioni striminzite della nouvelle cusine ) in un locale particolare con Alessia, che ci ha serviti, e i proprietari molto disponibili e gentili. Torneremo e lo consigliamo.

Quindi il mio voto è un convinto 5/5

Festa della mamma ad Este

Festa della mamma: su questo tipo di feste io non sono d’accordo, troppo consumismo, se vuoi festeggiarla devi ricordarti di lei e considerarla prima di tutto una donna, senza tante retoriche.

Ma mia figlia, mamma anche lei, ha voluto cogliere l’occasione per trovarci e siamo andati a spasso ad Este. Una graziosissima cittadina con un castello, la sua cinta e i giardini interni molto ben conservati. Tante volte passiamo vicino a delle cittadine, paesi e non ci accorgiamo di quali scrigni storici, paesaggistici e gastronomici esse nascondano.

Immagine correlata (Foto di luca-rigato)

Piazza Maggiore con i leoni

Un po’ di storia per capire meglio cosa si va a vedere.

“Este  è stata abitata da tempi molto antichi: già nell’età del ferro, infatti, era il principale insediamento degli antichi Veneti o Paleoveneti, i quali svilupparono la città, facendo fiorire l’economia grazie agli scambi con le civiltà limitrofe, ma anche con i Greci e i Romani. In seguito alle invasioni barbariche e alla caduta dell’Impero romano d’Occidente, Este si spopolò, riducendosi a villaggio rurale. Nell’XI secolo la casata degli Este s’impossessò dell’area e contribuì alla sua rinascita: dopo l’anno Mille, infatti, la città si ripopolò attorno al castello. Poi Este divenne una delle numerose proprietà  della famiglia degli Ezzelini, tra cui il più celebre fu Ezzelino III da Romano che, alleato di Federico II di Svevia, conquistò per ben due volte Este (1238 e 1249), e nel farlo danneggiò fortemente il castello, la famiglia d’Este frattanto aveva trasferito la sua residenza a Ferrara (1239), città che sarebbe divenuta la loro nuova capitale. Dopo la morte di Ezzelino, in un panorama regionale che vedeva contrapposti ScaligeriCarraresi e Visconti, apparve sulla scena Cangrande della Scala , il quale distrusse il castello nel 1317. Nel 1339Ubertino da Carrara, signore di Padova, fece ricostruire il castello così com’è tuttora.”

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Oltre al castello, la cui cinta muraria è lunga più di un chilometro, ci sono molte architetture religiose, tra le quali spicca il duomo di Santa Tecla nella piazza Maggiore e alcune ville importanti come la Villa Mocenigo, sede del museo nazionale Atestino.

Dentro al castello, tra il Sei e il Settecento, sotto la proprietà dei Mocenigo, venne realizzato un vasto giardino, esteso fino alle propaggini della collina, ai lati di una scenografica scalinata.  Il parco settecentesco subisce una radicale trasformazione negli anni 1914-’15, quando si decide di risistemare l’area verde, i lavori comportano la demolizione della ripida scalinata veneziana e la creazione di terrazzamenti digradanti. Prendono così forma i giardini all’italiana come oggi li vediamo, con viali ordinati e aiuole geometriche, che conservano diverse piante secolari.

ci sono aiuole piene di rose di tutti i colori, da perdersi….

una fontana alla base della scalinata che porta alla sommità della collina dove c’è il mastio.

 

Il mastio era aperto e ci ha accolto per la visita, Alberto, dell’Associazione Culturale Alicorno  .

E’ stata una spiegazione dettagliata e, mentre gli altri salivano fino in cima per ammirare un panorama meraviglioso, fino ai Colli Euganei, io sono rimasta giù ad ascoltare tutto quello che Alberto raccontava, in maniera tale che mi pareva di rivivere la vita di quel tempo, vedere il popolo nel villaggio fuori le mura, il susseguirsi delle famiglie e le battaglie……e’ stato molto interessante e ha fatto venire la voglia di fare altre visite con questa Associazione.

E’ arrivata naturalmente l’ora di pranzo ed io avevo scoperto un locale che prepara dei piatti tipici veneti.  ” Ostaria Nova”

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sì, cucina e bottega dove vendono salumi formaggi e vini.

Per tutto  quello che riguarda l’Osteria Nova, vi rimando naturalmente alla mia pagina – Ristoranti Sì e No –

Dico subito che siamo stati molto soddisfatti, un’ottima gita e abbiamo scoperto tante cose su Este, un ottimo pranzo e un bellissimo regalo da mia figlia, che comprendeva sia la festa della mamma che il mio compleanno.

Serenità  questo è quello che ho provato. Grazie Mauro, Roberta e Diego.

 

 

 

 

 

Compleanno a Vicenza

Quest’anno compleanno speciale, il 13 e il 14/5 siamo stati a Vicenza.

Nostra figlia Roberta ci ha regalato gli ingressi alla mostra: “La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento” a Vicenza, una cena ed il pernottamento in un bellissimo albergo. Il regalo comprendeva i nostri due compleanni, ma abbiamo deciso di andare per festeggiare il mio.

VICENZA è meta di turismo culturale perchè è soprannominata “la città del Palladio” – dal nome dell’architetto che qui realizzò numerosi edifici nel tardo rinascimento  ed  è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. E’ inoltre un importante centro industriale, prima fra tutti l’arte orafa, facendo di Vicenza la capitale italiana della lavorazione dell’oro.

Andrea Palladio, pseudonimo di Andrea di Pietro della Gondola, è stato un architetto, teorico dell’architettura e scenografo italiano del Rinascimento, cittadino della Repubblica di Venezia. Influenzato dall’architettura greco-romana,  è considerato una delle personalità più importanti nella storia dell’architettura occidentale. Fu architetto  della Repubblica di Venezia, nel cui territorio progettò numerose ville che lo resero famoso, oltre a chiese e palazzi, questi ultimi prevalentemente a Vicenza, dove si formò e visse.

Sullo sfondo cupola del Duomo (Pallladio)

scorcio vic

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BUON 1° COMPLEANNO ……BLOGGHINO

Ormai hai un anno e quindi sei cresciuto e non ti posso più chiamare “blogghino”.

OGGI  E’  IL  SUO  PRIMO  COMPLEANNO

Sono molto felice di questo, felice perchè molti lo seguono, lo apprezzano e attraverso lui ho conosciuto tante persone nuove, con le quali ho stabilito un bel rapporto.

So che non ami tanti fronzoli e allora ti ho preparato una torta all’arancia con la panna.

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E’ un pan di spagna bagnato dentro e sopra con il succo di due arance e decorato con fettine di arancia e panna. Molto semplice, per te che non ami tante cose strane, ma colorato come vorrei che continuassi ad essere dentro e fuori.

GRAZIE A TUTTI E UN GRANDE ABBRACCIO SPECIALE,

come siete voi che mi seguite.

A..come Auguri AURORA per i tuoi 13 anni

Questa  e-mail  mi è stata mandata da WALLY che ringrazio e rinnovo gli auguri ad AURORA per i suoi splendidi 13 anni.

Ecco finalmente sono riuscita a scaricare le foto della mia ricetta per partecipare al tuo contest, titolo – A..come Auguri Aurora per i tuoi 13 anni-

La torta è pura cioccolata, di seguito la ricetta:

  • 250 gr di cioccolata fondente
  • 200 di burro
  • 50 gr di mandorle sgusciate e spellate
  • 4 uova
  • sale

La procedura per la preparazione è la seguente:

tritare nel mixer le mandorle con due cucchiai di zucchero, che serve ad assorbire l’olio che emettono le mandorle, evitando che si formi un impasto.

Spezzettare il cioccolato e scioglierlo a bagnomaria o nel microonde ( 3 min. 800 watt) insieme al burro ridotto a tocchetti. Incorporare lo zucchero rimasto, le mandorle macinate, le uova leggermente sbattute, (non montarle troppo altrimenti il dolce prenderà un effetto croccante-meringato in superficie) e un pizzico di sale.

Versare il composto in una tortiera di 24 cm. imburrata e infarinata (io ho usato la maizena perchè avevo ospite al compleanno una ragazzina celiaca) livellare la superficie cuocere in forno preriscaldato aa 175° per mezz’ora.

In allegato alcune foto e spero possa piacere alle tue amiche artiste della cucina. Io partecipo per la soddisfazione di venire citata nel tuo super-blog.”

torta fin

complea 017

Con questa ricetta Wally partecipa al contest “A..come abbraccio”.

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