Mi piacciono i nomi scientifici delle piante, le rendono più importanti, e oggi parliamo del diospyros ovvero dei cachi, quei bellissimi frutti giallo arancione, che occhieggiano dalle piante spoglie delle foglie, che sembrano quasi dei rami decorati con delle palline.
foto di Biodiversipedia
Ma avete notato come la natura esplode di colori anche in autunno, quasi a farsi perdonare il cielo grigio e le nebbie. Vediamo cosa sono i cachi, frutti ottimi che durano poco, ma che possiamo conservare per l’inverno preparando delle confetture, delle mousse, delle torte o essiccandoli.
I CACHI:
l Diospyros Kaki è una delle più antiche piante da frutta coltivate dall’uomo, conosciuta per il suo uso in Cina da più di 2.000 anni. La sua prima descrizione botanica pubblicata risale al 1780. Il nome scientifico proviene dall’unione delle parole greche diós (Dio) e pyrós (frutto), letteralmente ‘frutto degli dei’.
È originario della zona centro-meridionale della Cina, è detto anche Mela d’Oriente e fu definito dai cinesi l’Albero delle sette virtù: vive a lungo; dà una grande ombra; dà agli uccelli la possibilità di nidificare fra i suoi rami; non è attaccato da parassiti; le sue foglie giallo-rosse in autunno sono decorative fino ai geli; il legno dà un bel fuoco; la ricchezza in sostanze concimanti per la caduta dell’abbondante fogliame.
Dalla Cina si è esteso nei paesi limitrofi, come la Corea e il Giappone, intorno alla metà dell’Ottocento fu diffuso in America e Europa. I primi impianti specializzati in Italia sorsero nel Salernitano, in particolare nell’Agro Nocerino, a partire dal 1916, estendendosi poi in Emilia.
Il kaki apporta circa 65 kcal per 100 g. È composto da circa 18% di zuccheri, il 78,20% di acqua, lo 0,80% di proteine, lo 0,40% di grassi oltre ad una ragionevole quantità di vitamina C. È ricco di beta-carotene e di potassio. Ha proprietà lassative e diuretiche ed è sconsigliato a chi soffre di diabete o ha problemi di obesità. Se consumato acerbo il frutto risulta astringente a causa della notevole quantità di tannino.
Il kaki è oggi considerato “l’albero della pace”, perché alcuni alberi sopravvissero al bombardamento atomico di Nagasaki nell’agosto 1945. (Wiki)
Me ne hanno regalato parecchi, quest’anno c’è stata una grande produzione di cachi e gli alberi sono stracarichi, quindi procediamo con la prima confettura.
Ingredienti:
- gr. 500 di cachi
- gr. 500 di mele
- gr. 350 di zucchero di canna
- 1 limone
- 1 pezzetto di zenzero
- 1 bustina di pectina
Sbucciare i cachi e metterli in una pentola di acciaio, unire le mele non sbucciate e tagliate a pezzi piccoli, unire la pectina e far bollire per un minuto. Unire lo zucchero e far bollire a fuoco vivace per 8 minuti mescolando. Poi passare il tutto in un passaverdure o nel mixer, aggiungere il succo di limone e lo zenzero grattugiato e rimettere a bollire per circa altri 4 minuti.
Togliere dal fuoco e mettere la confettura in vasetti sterilizzati, quindi capovolgerli.

Ed ecco pronta una buona, sana e allegra confettura per la prima colazione.