Silenzio surreale, che va oltre la realtà, che esiste ma non sembra reale; silenzio assordante più di una banda in piazza; silenzio tangibile, da toccare quasi con mano.
Questo si sente in giorni che scorrono tutti uguali, questo è in un momento particolare della nostra vita.
Io abito in un paese e sicuramente le sensazioni e i rumori sono diversi nelle città, ma io dico quello che provo . Giorno quasi come la notte, tutto fermo in attesa che qualcosa si sblocchi e che queste sensazioni diventino dei ricordi da non ricordare.
Tutto è cambiato e tutto si vede con occhi diversi. Il vicino di casa che sembrava un po’ antipatico, basta salutarlo con un sorriso che ricambia, le case di fronte con le loro abitudini che non si aveva mai notato, quella del secondo piano che tutti i lunedì distende, quello del terzo piano che, tutti i pomeriggi, prende il sole alla finestra. Quello della casa di fianco che, avendo un grande terrazzo, lo percorre contando i passi e facendo un solco nel pavimento. Ciao come va? Va, lo facciamo andare e voi?
E poi i vicini amici con i quali ci si inventa dei lavori per passare il tempo, riverniciare le finestre del garage, cercare di aggiustare un frullatore e poi vengono in giardino (per fortuna lo abbiamo) bimbe che giocano e che vanno in bicicletta nella stradina chiusa. E allora, a distanza di sicurezza, le voci corrono, si fanno battute, si cerca di sorridere e il silenzio per qualche momento sparisce.
E poi alla sera dopo cena noi facciamo, uno qua e uno là, un giretto attorno a casa e allora sì che il silenzio torna ad essere pesante. Sempre si incontra un signore che porta a spasso il cane, buonasera, bella serata calma vero? Buonanotte. E poi qualche volta quello che consegna le pizze a domicilio e poi solo i cani che abbaiano quando passi, noiosi ma almeno fanno rumore.
Gente con le mascherine più strane, fatte in casa, da lavoro, arrivate dai parenti del sud, visto che qui non si trovano, ma tutti nascosti. E poi i supermercati…..una persona o due per volta e le file si allungano, ma visto che sono tutti o quasi a casa non possono andare a fare la spesa il mercoledì, no tutti al sabato e poi si lamentano. E anche lì silenzio, solo il rumore dei carrelli e qualche – tocca a lei? –
Cosa positiva dei supermercati e’ che finalmente alla domenica sono chiusi e io spero che questa disposizione rimanga. Ci vuole proprio la domenica perchè ti sei dimenticato di comperare i limoni? Ti organizzi.
In ogni caso noi stiamo riscoprendo “la bottega”, contatto umano, maggiore tranquillità, servizio personalizzato e poi si compra solo quello che c’è nella lista della spesa. Peccato che molti hanno chiuso e mi auguro che ne venga incentivata la riapertura.
Quanto durerà questo silenzio? Tutti ne parlano, non c’è altro argomento, tutti gli esperti dicono uno il contrario dell’altro ed io non voglio sapere nulla, solo una voce autorizzata deve parlare, quella di chi ha responsabilità di gestire questa emergenza e solo quella io ascolto. Quindi non resta che aspettare che le cose migliorino e che venga dato il via libera perchè le auto ricomincino a girare facendo rumore, che le persone si fermino in piazza a parlare, che i bimbi tornino a scuola. Ma avete visto che rivoluzione il sistema di contatto tra scuola e studenti? Tutto via computer, se penso che una bimbetta di prima elementare smanetta (seguita da un genitore, certo) e fa le video chiamate con la maestra, mi sembra che da quando andavano a scuola i miei sia passato un secolo.
Ma questo periodo serve anche a fare silenzio dentro di noi, a ritrovare un po’ se stessi, a dare una frenata alla vita di prima. Speriamo che questo silenzio ci insegni a ridimensionare la nostra vita, perchè il silenzio è utile per poter poi ascoltare lo scorrere della nostra vita.
