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Coniglio con aromi essiccati

Non ho messo l’immagine del coniglio, come avrei dovuto fare, altrimenti quelli sparivano dalla mia tavola. Non mi lascio commuovere perchè ogni tanto, ma tanto, lo devo cucinare perchè al marito piace…..

Ho preso dei pezzi, così non penso cosa possa essere…..e li ho cucinati al forno con gli aromi da me essiccati, ho voluto provare ad usare solo quelli e veramente è stata una scoperta fantastica.

INGREDIENTI:

  • pezzi di coniglio
  •  aromi essiccati: salvia, rosmarino,aglio, erba cipollina
  • olio
  • burro
  • sale grosso

Ho messo in una teglia, con un poco di olio, il coniglio così com’è e sopra gli aromi, il sale e dei pezzetti di burro. Poi in forno a 180° per quasi un’ora, coperto con un foglio di stagnola, che ho levato all’ultimo.

 

Buonissimo, gli aromi essiccati hanno sprigionato un profumo molto più intenso di quelli freschi. Quindi ora ne essiccherò altri, molto comodi, utili in inverno e si conservano moltissimo.

Questo è il piatto che è stato attaccato prima che facessi la foto, visto che il profumo ha convinto ad assaggiarlo subito. Non sarà una foto da concorso, ma il risultato valeva la pena.

Ecco il mio Tauro, fantastico, 10 cestelli e non bastano mai. Con il quale essicco di tutto, frutta, verdura e ci faccio pure lo yogurt.

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Caprese a modo mio

Tempo di cibi freschi e una caprese è d’obbligo, ma stavolta ho fatto fuori dalle ricette classiche, cioè a modo mio.

Ingredienti

  • pomodori datterini
  • bocconcini di mozzarella
  • basilico
  • rucola
  •  olio
  • aceto balsamico
  • sale pepe bianco

Anche questa ricetta molto semplice, ma d’effetto.

Ho messo in un largo piatto di servizio i datterini, sopra a pezzetti i bocconcini di mozzarella, poi tritato finissimo sia il basilico che la rucola (fresca dei miei vasi).

Ho fatto una vinaigrette con olio, aceto, sale e pepe bianco, mescolato bene e versato sulla mia caprese.

Ecco il risultato.

colorata, allegra e fresca.

Salamoia bolognese

Ci sono tante ricette per questo tipo di salamoia,  che poi non sarebbe neppure tanto corretto il termine, poichè la salamoia vera e propria è una soluzione concentrata di sale per la conservazione alimentare, tipo le olive  acciughe ecc.

Ma in Emilia è sempre stata chiamata così e mi adeguo. Quindi la salamoia bolognese è un sale con erbe aromatiche. Io l’ho preparata essiccando le erbe e mescolandole con del sale mediamente grosso. Ho utilizzato salvia, rosmarino, timo, erba cipollina e aglio. Parliamo brevemente di loro:

Salvia officinalis

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Il nome generico (Salvia) deriva dal latino “salvus” ( = salvare, sicuro, bene, sano). Il nome specifico (officinalis) indica una pianta con proprietà medicinali,  serve per aromatizzare carni di vario genere, per condire i tortelloni burro e salvia, foglie fritte ecc.  Tra i principali effetti, la salvia ha efficacia antisettica ed è anche digestiva e calmante.

Rosmarinus officinalis

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Il rosmarino  viene utilizzato, oltre che per aromatizzare i cibi, anche come pianta ornamentale nei giardini, o per la coltivazione in vaso su terrazzi;  come insettifugo o deodorante nelle abitazioni (se ne bruciano i rametti secchi); per la produzione di un miele monoflorale.

timo

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l nome generico (Thymus) deriva da un antico nomgreco per una pianta profumata utilizzata come incenso nei sacrifici. Il timo in cucina viene usato come aroma  o come tè. Si raccolgono i fiori e le foglie che vengono usati per insaporire minestre e carni. Il timo è pianta mellifera, molto visitata dalle api che ne ricavano un ottimo miele, ma è poco comune perché aree con sufficienti timi sono poche. Era considerato il migliore nella Grecia classica (miele del Monte Imetto). L’olio essenziale di timo si utilizza contro la tosse e il mal di gola e in estetica può essere utilizzato nell’acqua del pediluvio per ottenere un’azione defatigante e disinfettante.

L’erba cipollina (Allium schoenoprasum)

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Queste piante sono molto aromatiche: odorano di cipolla per la presenza di composti solforati.  L’erba cipollina si usa quasi esclusivamente fresca poiché ha un aroma lieve che si perde facilmente.  Sottolinea il gusto di crêpes, salse, burri aromatizzati, insalate e zuppe, ma può accompagnare anche il pesce. Grazie alla sua elasticità viene anche usata per legare piccole preparazioni a forma di fagotto, come le crêpes, o mazzetti di verdure lessate. Le foglie verdi sono ottime in minestre, in intingoli e insalate.

Allium sativum

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L’aglio in cucina è molto utilizzato come condimento, ad es. come ingrediente per salse come bagna càudapestoaioli, Si consuma crudo o cotto, fresco o secco, intero, a fettine, tritato, in polvere. Ha proprietà antisettiche, cardiotoniche e cicatrizzanti. Dipinto nelle piramidi egizie, faceva parte del cibo fornito dalle autorità per mantenere gli schiavi in salute.

Ho essiccato, nel mio nuovo essiccatore Tauro, tutte queste erbe, poi le ho aggiunte al sale e ho tritato il tutto fino ad ottenere questa consistenza.

poi, dopo il controllo qualità…..

 

ho messo tutto nei vasetti, pronti per insaporire carni, pesci, insalate, verdure ecc. in modo da usarlo al posto del sale puro.

Primo esperimento

Primo esperimento con il mio Taury, il mio nuovo essiccatore, riuscito con un particolare da correggere.

Ho provato ad essiccare i pomodori, seguendo le indicazioni, tutto bene,

solo che non li ho messi subito via nei barattoli

 

e mi sono accorta che poi non erano più così come usciti dall’essiccatore. Aiuto !!!! domanda e risposta sollecita da parte dell’azienda. Bisogna metterli subito via perchè possono prendere dell’umidità che c’è nell’aria. Allora andrebbero consumati presto. Ma andando a spasso per il blog – Essiccare – tra le mille idee e ricette, veramente una miniera ho scoperto la ricetta del pesto di pomodorini.

Eccola qui, letta e preparata immediatamente.

  • pomodori secchi
  • parmigiano
  • basilico
  • olio
  • aceto
  • acqua
  • sale e spezie a piacere (io origano calabbbrese originale)
  • aglio

Bisogna essiccare i pomodori (già fatto), poi farli rinvenire per circa 20 minuti in acqua tiepida ed aceto (50/50) per evitare rischio botulino. L’acqua deve essere pari peso dei pomodori. Quando l’acqua sarà assorbita, levare i pomodori ed asciugarli.

Io ho tritato i pomodori, il parmigiano, il basilico, l’origano, l’aglio e aggiunto poco sale. Naturalmente l’olio fino a far diventare il tutto una crema. Ne ho fatto due vasetti che poi ho sterilizzato per 25 minuti.

 

Ne ho tenuto da parte una ciotolina che ho usato stasera per inventarmi un contorno di  melanzane, pesto di pomodori e burrata. La pubblicherò presto.

Così ho salvato i miei primi pomodori e ne ho fatto una crema per l’inverno, da usare su crostini, come condimento per la pasta, da contorno per un bollito o per dei formaggi.

Stasera sta essiccando delle erbe per preparare la salamoia bolognese, che preparerò domani.

Ristorante Osteria Nova Este (Pd)

Proprio vicino al Castello Carrarese di Este si trova questa Osteria Bottega,

http://www.ostarianovaeste.it/

in una strada laterale e tranquilla. Noi abbiamo pranzato fuori, il tempo era bello e abbiamo scelto:

come antipasti il tris veneziano – baccalà mantecato, sarde in saor e alici marinate

e il crunch dell’Ostaria: pane sfogliato all’olio con erbette selvatiche, pancetta affumicata e formaggio morbido

Come primi oltre ai bigoli alla carbonara di asparagi, molto originali

i cappellacci con mazzancolle e asparagi di mare (salicornia)

ma soprattutto io e Mauro abbiamo voluto assaggiare gli gnocchi alla veneta conditi con parmigiano, burro chiarificato fuso, cannella, zucchero e uvetta, condimento tipicamente Rinascimentale.

per me sono stati una scoperta fantastica, dolci, con un ottimo condimento. Chiaramente è un piatto che dopo non richiede null’altro, ma dopo un buon antipasto il pranzo può dirsi concluso.

Tutto ben preparato, ben dosato e nulla da invidiare ai piatti dei ristoranti blasonati.

Solo un appunto per il caffè, va bene nel bicchierino, ma….il bastoncino di plastica tipo sagra, quello no. Non è una bella presentazione e poi così si butta via altra plastica e bisogna invece limitarla.

Il mio voto è 4/5 per via del bastoncino per il caffè, anche se come detto nel loro sito -“ La nostra cucina utilizza materie prime fornite da produttori e agricoltori locali e segue il ritmo delle stagioni.” e questo non è facile da trovare. I piatti comunque sono molto ben preparati.

 

 

Arrosto rivisitato

Chissà perchè quando preparo un arrosto (che tra l’altro non amo molto…) ne avanza sempre un pezzo che staziona per due giorni nel frigo, senza trovare soluzione. Che barba riscaldarlo, propinarlo al marito che, pazientemente, mangia di tutto.

Per questa volta ho trovato una soluzione, non avrò inventato l’acqua calda, ma almeno l’ho mangiato anch’io e, soprattutto, terminato.

L’ho tagliato a fettine sottili, con l’ affettatrice, e poi ho preparato una maionese,

  • 300 di olio
  • 1 uovo intero
  • un tuorlo
  • succo di mezzo limone
  • un poco di sale

per la decorazione:

cipolline casalinghe e maggiorana del balcone.

Ho mescolato bene le uova, il sale e il limone e fatto scendere a filo l’olio, fino a raggiungere la giusta consistenza.

Ho disposto le fettine in un piatto, ho aggiunto la maionese e decorato con le cipolline e la maggiorana.

 

Gli Agretti

 

Immagine correlata

“La salsola soda (detta anche riscolo, barba di frate, barba del Negus o agretto) è una pianta di piccole dimensioni (massimo 70 centimetri), annuale, e possiede foglie e fusto succulenti. È una pianta alofita, e in quanto tale richiede dei suoli ricchi di sale; cresce abitualmente nelle zone costiere ed è originaria del bacino del Mediterraneo. Il loro ciclo di vita è annuale e sono disponibili sul mercato nel periodo primaverile ed estivo precoce.

È una pianta dai molteplici usi; è edibile e viene perciò largamente usata in cucina e veniva inoltre usata, in passato, quale importante fonte di soda (carbonato di sodio) ” (Wikipedia)

La combustione delle piante di S. soda era uno dei principali metodi di ottenere  la soda. Questo è un composto alcalino che veniva utilizzato, fra l’altro, per la lavorazione del vetro, per la produzione del sapone e per altri vari scopi. Dalle ceneri risultanti dalla combustione di S. soda, con opportuna lavorazione si può ottenere soda in percentuale pari al 30%.

Opps…uno dice, ma che bella erbetta, tenera e non è per nulla amara…..poi scopre che sta mangiando un pezzo di vetro o sapone….. comunque gli agretti offrono ottime proprietà nutrizionali. Innanzitutto sono ricchissimi di acqua e aiutano il nostro corpo a rimanere idratato ma allo stesso tempo a depurarsi dato che questa verdura tende a stimolare la diuresi. Gli agretti sono naturalmente ricchi di vitamine A e B e di sali minerali tra cui potassio, calcio, magnesio e ferro (utile quindi mangiarli anche in caso di anemia). Sono poi ricchi di fibre e di conseguenza stimolano le funzioni intestinali e hanno un discreto effetto lassativo.

Insomma mi sono decisa ad acquistarla, trovandola appena colta, e di provarla.

L’ho bollita al vapore e poi l’ho ripassata in padella con olio piccante, burro e aglio. Oggi l’ho cucinata così, ma ci sono molti altri modi di prepararla. Sono un buon contorno, conditi solo con olio e limone, si posso gustare in frittata, nelle torte salate ecc.