Vigodàrzere è in provincia di Padova, in Veneto. Il toponimo significa “villaggio sull’argine” (o anche “villaggio fortificato”, dal latino agger) con evidente riferimento alla posizione del paese sul fiume Brenta. E’ posta immediatamente a nord della città di Padova e proprio a causa di questa posizione veniva considerato l’ultimo avamposto a protezione della sottostante città.
Molto interessante è La Certosa di Vigodarzere, monastero certosino edificato nel corso del XVI secolo.
La costruzione fu decisa dopo che nel corso del cosiddetto “guasto delle mura” (la distruzione ordinata dalla Repubblica di Venezia di tutti gli edifici che circondavano le mura cinquecentesche di Padova) fu abbattuto il vecchio monastero certosino.

I dintorni sono protetti dal regolamento del Parco del Brenta e pertanto sono quasi intatti: alberi secolari e suggestivi scorci del fiume rendono gradevoli le passeggiate che portano alla Certosa.
Ma a Vigodarzere abbiamo scoperto anche questo ristorante, “Dorio 1865”. Si trova in via Roma 26/A – tel 049 700854
Il Ristorante Dorio 1865 si distingue per l’eccellenza della sua cucina di pesce e per la sua storia che affonda le radici molto lontano nel tempo, attraversa i secoli e racconta di cuochi, piatti della casa, ricette segrete e gusti alimentari che si sono evoluti nel tempo. Il locale è storico, ma rimodernato in sintonia con le nuove richieste della clientela e i nuovi stili di vita. Infatti l’interno è molto curato, i tavoli sono disposti in modo che ci sia sempre un po’ di privacy, il personale è accogliente, solare e premuroso.
Particolare

Ma passiamo al menù, e a sorpresa, coccola della casa, è arrivata una deliziosa
– crema di cannellini prima soffritti con gambero cotto al vapore e olio d’oliva –

poi come antipasto abbiamo scelto
-shacker di scampi siciliani e gamberi rossi al pomodoro e arancio su pane abbrustolito –
viene presentato nel vasetto e miscelato bene per poi essere versato sul piatto dove il pane lo aspetta fragrante. Molto originale ed il pesce freschissimo.

poi…”Ciccheto de Venesia”, cioè baccalà mantecato e gamberi in saor, mai mangiati e unici come sapore, equilibrato, agrodolce, favolosi. E poi la presentazione è molto curata, piacevole anche agli occhi….

non c’era la tartare di tonno ed allora abbiamo preso quella di dentice, ottima, sullo sfondo i panini e la focaccia della casa.

come primi piatti – risotto di mare classico – delicato, ma ricco di pesce, molto ben mantecato

e tortellini ripieni di scampi e gamberi rossi, al burro e bottarga su crema di rapa rossa. Da fare il bis, particolari, sapori ben assortiti.

poi diciamo basta perchè le porzioni erano assolutamente sufficienti, ma su consiglio del cameriere ci siamo lasciati tentare da una frittura di calamari, scampi e mazzancolle e verdure pastellate. Fatto bene, perchè era una frittura leggera e non unta, ce la siamo divisa diciamo, equamente…

ma e le capesante che a me piacciono tanto? Dai è la tua festa, ordinale, ed ecco che arrivano anche quelle piccole, gratinate in maniera eccellente, non ricoperte come normalmente le servono, sparite…

vista la presentazione con i germoglietti era un peccato rovinare il piatto, ma il gusto nel mangiarli è stato più forte.
Finiamo naturalmente io con un dolce – zuppa ai frutti di bosco e fragole con gelato alla vaniglia e lastrine di cioccolato – una crema di frutti veramente ben fatta, dolce al punto giusto

e gli altri con un sorbetto al limone, sì, non il solito, ma mantecato con la vodka al tavolo. In questo caso l’ha preparato la dolcissima camerierina Giorgia, premurosa e sorridente


Dopo il caffè ci siamo decisi ad alzarci da tavola, dopo aver mangiato molto bene, con piatti particolari che erano perfettamente adatti alla festa. Il costo è adeguato alla qualità del pesce molto fresco e al servizio,sicuramente è un locale dove tornare con famiglia, amici o per una cenetta a due….

Il mio voto per questo ristorante è sicuramente 5/5, sia per il locale, il personale e il cibo.