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Canale di Tenno

Un altro bellissimo borgo che abbiamo visitato durante le vacanze/cura in Trentino.

CANALE DI TENNO è un borgo medievale che sorge a 600 metri di altezza sulle colline che guardano il versante trentino del lago di Garda, fra Riva del Garda e l’altopiano di Fiavè, sulla strada che collega il lago alle Giudicarie. E’ iscritto  nell’associazione i “Borghi più belli d’Italia”, il primo documento che attesta la sua esistenza risale all’anno 1211. Oggi Canale di Tenno conserva intatto l’impianto urbanistico originario, formato da quattro strade che convergono nella piazzetta, un gran numero di case in pietra e i caratteristici avvolti, che collegano le abitazioni l’una all’altra.

E’ un piccolo paese arroccato alla collina, tutto “su e giù”, ma dal quale si gode una splendida vista sul lago di Garda e sulle montagne circostanti.

Interessante è la riproduzione di alcuni editti emanati dal re longobardo Rotari.

Rotari  è stato re dei Longobardi e re d’Italia dal 636 al 652. Egli  condusse numerose campagne militari, che portarono quasi tutta l’Italia settentrionale sotto il dominio del regno longobardo. La memoria di Rotari è legata soprattutto al celebre Editto,  con il quale codificò il diritto longobardo rimasto fino ad allora legato alla trasmissione orale. L’Editto apportò significative innovazioni, come la sostituzione dell’antica faida (vendetta privata) con il guidrigildo (risarcimento in denaro), e limitò fortemente il ricorso alla pena capitale.

art. 318 “Se qualcuno avrà rubato uno o più favi di api, colle api, comporrà soldi 12”

art 338 ” Se uno avrà pelato la coda del cavallo di un altro togliendo le sole setole comporrà soldi 6″

ed eccone un altro di tutt’altro tenore

così come questo:

art. 350 “Se qualcuno avrà trovato nel proprio prato uno o più porci a scavar fossi ne uccida uno solo e non sia ricercato”

E’ un borgo nel quale si sono inseriti molti artisti, vasai, pittori ecc.

 

Un altro particolare interessante sono le “vicinie”  alle quali è dedicato un monumento che riproduce quattro uomini che dialogano e ricorda la gestione della “cosa comune” attraverso le “regole” locali stabilite dai capofamiglia.

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Nel mese di agosto si svolge Rustico Medioevo una manifestazione che dura 8 giorni e che coinvolge tutto il borgo medievale di Canale di Tenno. L’organizzazione degli eventi dedicati al medioevo, contribuisce a trasportarti indietro nel tempo catapultandoti in un’altra era, con le coreografie, gli stendardi e le fiaccole che abbelliscono il borgo, i cantastorie che annunciano gli spettacoli e i figuranti in costume che ricreano la magia di tanti secoli fa.

Quindi se siete in zona venite a vedere questa manifestazione, perchè  se si levano gli occhi dal cellulare e si guarda in alto, si scoprono tante meraviglie sconosciute che meritano invece di essere apprezzate.

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Rango, uno dei borghi più belli d’Italia

Un borgo, nell’elenco dei borghi più belli d’Italia , è RANGO , in provincia di Trento.

Questo magico pugno di case rurali, perfettamente conservate nella loro antica architettura, parla ancora di un passato popolato di pellegrini, pastori con le loro greggi, mercanti e viaggiatori solitari che qui sostavano per riposare. A Rango il tempo sembra essersi fermato…Per entrare in paese una splendida bifora rinascimentale conduce all’intreccio degli edifici rurali;

e all’ingresso un cuore formato da tronchetti di legno e una scritta:

L’amore non parla, bisbiglia, ma tu puoi scriverlo qui, su questo cuore, quanto mi ami”

e noi abbiamo messo le nostre iniziali e…xxxxxxx

A Rango  si puà cogliere  ancora lo spirito della vita contadina che rivive nella rievocazione di mestieri oggi in disuso: ombreler (ombrellaio) il caregheta (impagliatore di sedie), o il calier (calzolaio).

Il “moleta” (l’arrotino) è riproposto in una composizione, inserita in un muro, composta da pezzi di legno, scelti per colore in modo da formare questo bellissimo “quadro”.

Un’altra composizione è questa, altrettanto bella, che rappresenta una donna alla fontana. E’ incredibile la pazienza e l’arte di creare queste composizioni.

qui invece abbiamo l’uomo alla fontana del borgo, la stessa del quadro, luogo di ritrovo di tutti gli abitanti.

Interessante è  una vicenda, di fine ottocento, legata ad un presunto caso di spiritismo di una ragazza del paese di Rango che destò scandalo “anche fuori delle Giudicarie nelle vallate circonvicine“. Da questa vicenda deriva il nome di uno dei portici di Rango all’imbocco della casa dove viveva la ragazza con la sua famiglia, chiamato “portec del diavol”.

qui una simpatica finta fontanella e dei buffi portafiori

 

 

Una rampa per far salire i carri con il fieno da stivare nel fienile in alto.

Altri scorci del borgo:

Se passate da questa zona fate una sosta in questo borgo. Durante il periodo natalizio nelle case e negli androni del borgo si svolge un coloratissimo e famoso  mercatino di Natale. Nel quale non solo potrete ammirare ed acquistare tutto ciò che riguarda il Natale, ma anche degustare i prodotti tipici della zona, ad es.

 Il formaggio SPRESSA delle GIUDICARE DOP è una delle eccellenze più antiche della montagna alpina e il suo nome deriva da “SPRESS” (spremuta), cioè impoverita del grasso.

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LA CARNE SALADA si ottiene con la fesa (ma occasionalmente anche con sottofese e magatelli) di bovino adulto. I tagli, ripuliti da tutte le parti grasse e tendinose, vengono cosparsi con una miscela di sale e altri ingredienti e disposti in un contenitore dove rimarranno dalle 2 alle 5 settimane a seconda delle dimensioni dei singoli pezzi. Si serve  cotta saltata in padella o grigliata e servita con insalata di fagioli, oppure cruda come carpaccio o come una semplice tartare.

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LA CIUIGA è un tipico insaccato prodotto e commerciato nei comuni di Dorsino e di San Lorenzo in Banale, nel Trentino centro-occidentale. Come la maggior parte degli insaccati tradizionali esso è composto da carne di maiale ma la vera particolarità della ciuìga è che nell’impasto vengono aggiunte le rape cotte e sminuzzate.  Siccome l’ho trovata a Bologna l’ho cucinata ed ecco il mio articolo https://lastufaeconomica.wordpress.com/?s=ciuiga

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Il borgo è stato ristrutturato nel suo insieme ed è un bell’esempio di come si possa intervenire senza stravolgere lo spirito del borgo stesso.

Fare la spesa

Fare la spesa è un lavoro importante.

Ho stralciato alcuni appunti dal sito – https://www.lipinutragen.it/blog/

che mi sembrano molto interessanti per questo argomento.

Il padre della medicina, Ippocrate, ci ha tramandato le famose parole sull’importante ruolo di come il cibo sia la nostra medicina. Facendo tesoro di questo concetto ricco di saggezza capiamo quanto sia importante fare la spesa alimentare in modo intelligente, per allontanare il più possibile le future assunzioni di farmaci. E a chi vuole seguire uno stile alimentare sano, atto a migliorare il proprio benessere e a fare prevenzione verso le principali malattie cronico degenerative tipiche della modernità, possono essere utili questi consigli.

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Creiamo delle categorie contraddistinte dal colore del semaforo, che non considera i gruppi in base al contenuto calorico, ma appunto rispetto ai criteri di salubrità.

  • VERDE – cibi che possono essere considerati sani e che possono essere messi tranquillamente nel proprio carrello della spesa;
  • GIALLO –cibi che possono essere inseriti ma facendo attenzione alle frequenze di consumo e alle quantità;
  • ROSSO – per prodotti alimentari da evitare perché considerati di minore qualità per l’altra presenza di zuccheri, per i grassi saturi a lunga catena o resi nocivi con le cotture ad alte temperature o ancora per la presenza di coloranti, conservanti, additivi vari e sale. Ciò non toglie che ne possa essere fatto un consumo occasionale e soprattutto consapevole.

Uscire da casa avendo già scritto la lista della spesa in modo da avere cibi “verdi”, pochi “gialli” e nessun “rosso”.

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VERDE

• Verdura e frutta di stagione;
• Frutta secca e semi, es. noci, nocciole, mandorle, semi di lino, di zucca, ecc.;
• Frutta disidratata, es. albicocche, prugne, ecc.;
• Cereali integrali in chicco, es. farro, riso, orzo, miglio, ecc.;
• Pasta secca integrale;
• Fiocchi di cereali al naturale, es. fiocchi d’avena, muesli;
• Farine e pane integrale a lievitazione naturale. Se pane conservato verificare l’etichetta.
N.B. il pane si fa con farina, lievito e acqua;
• Legumi secchi o cotti, es. lenticchie, fagioli, ceci, ecc.;
• Latte vaccino, caprino, ecc., latte vegetale, yogurt al naturale;
Pesce fresco o conservato;
• Uova;
• Formaggi magri (non per consumo quotidiano);
• Carne bianca (non per consumo quotidiano);
• Spezie e aromi, es. curcuma, prezzemolo, maggiorana, ecc.;
• Olio extravergine d’oliva spremuto a freddo, olio di lino;
• Confetture al 100% frutta, miele.

GIALLO:

• Carne rossa;
• Affettati;
• Pizza, piadina condita, crakers, grissini;
• Dolci e cioccolata;
• Formaggi stagionati es. pecorino o freschi e grassi es. mascarpone.

ROSSO:

• Merendine, patatine, dolci, dolcetti, ecc.;
• Bevande zuccherate;
Bevande alcoliche;
• Margarine e grassi idrogenati;
• Cibi da fast food e in particolare quelli fritti;
• Tutto quello che è vicino alle casse del supermercato.

Le nostre scelte quotidiane hanno un effetto molto potente sulla prevenzione delle malattie, sul mantenimento della nostra salute e di quella dell’ambiente; le due cose dovrebbero andare di pari passo. Per questo motivo sarebbe utile iniziare ad informarsi non solo sulla salubrità di un alimento, ma anche sugli impatti ambientali di certe colture o lavorazioni per orientare i propri consumi coerentemente.”

La spesa si può fare, o on line, o a km zero, o con i GAS, o al supermercato, o nel negozio sotto casa,

Escludo subito la spesa on line perchè per me è la cosa peggiore, non vedi i prodotti, non sai con chi parli, molto triste e assolutamente isolante.

A km zero, ora di moda, è uno dei metodi migliori per frutta e verdura, o andare nei caseifici a patto di vivere in campagna e conoscere il produttore che venda i propri prodotti e non che vada ai mercati generali ad acquistare e rivendere i prodotti facendoli passare per suoi. Ci sono i mercati contadini, stesso discorso di prima.

Con i GAS ( gruppi di acquisto solidale)

cuore vegetale

Gruppi di Acquisto Solidale sono gruppi spontanei o associazioni di famiglie e di cittadini che si riuniscono con l’obiettivo di creare una rete d’acquisto solidale e sostenibile sul proprio territorio. L’alimentazione con prodotti biologici, l’acquisto dei prodotti stessi a prezzi accessibili e per stabilire patti fiduciari tra consumatori e produttori, soprattutto locali. In questo modo nasce un canale di fiducia tra produttori e consumatori, con vantaggi per entrambe le parti. Vi consiglio di leggere l’articolo   https://www.greenme.it/consumare/eco-spesa/17916-gruppi-acquisto-solidale 

Al supermercato – 

Risultati immagini per spesa al supermercato

da un articolo de ” La Stampa” . sembra che sia in corso di brevetto…un carrello con guida automatica, comandato da uno smartphone o da un chiosco nel supermercato stesso. Ci mancava…. già è un incubo la spesa al supermercato, troppi prodotti che invogliano ad acquistare cose di cui si può fare a meno, ma si sa è il commercio, troppe offerte da valutare molto bene, occhio ai prodotti in scadenza, alle verdure confezionate nella plastica e sottoposte ad irrorazioni di gas per meglio conservarle. Ma quanta plastica, carta, cartone c’è nei prodotti dei supermercati? Inoltre hanno degli orari disumani, che bisogno c’è di tenere aperto alla domenica o nelle festività? Per me ora i centri commerciali, quindi supermercati alimentari vanno bene per gli “umarells”, d’inverno stanno al caldo, d’estate stanno a guardare le “spose” che vanno a fare la spesa. Ma diciamo due parole su questi “umarells”-

Umarells (p.m. omarelli, ometti, pensionati bolognesismo + inglesismo globish)

in pratica sono degli anziani che, mani dietro alla schiena, amano guardare i cantieri. C’è un interessante libro su questo, ormai, fenomeno, cover OLTRE il cantiere stampa:Layout 1

https://umarells.wordpress.com/

ritorniamo alla spesa, fare la spesa nel negozio sotto casa…..sì è una parola, trovarli, ormai i piccoli negozi sono stati “mangiati” dai supermercati. Io abito in un paese di circa 12.000 abitanti, abbiamo ben CINQUE supermercati e di negozi di alimentari sono rimaste tre panetterie, un macellaio e un verduraio…Ora però compaiono nei negozi questi cartelli

 

e mi auguro che servano da incentivo per poter dare delle possibilità per aprire dei nuovi negozi. Dove esiste un contatto umano, dove si parla non al cellulare, dove ci si incontra per fare la spesa, dove far ritornare a vivere un paese.