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Festa della mamma ad Este

Festa della mamma: su questo tipo di feste io non sono d’accordo, troppo consumismo, se vuoi festeggiarla devi ricordarti di lei e considerarla prima di tutto una donna, senza tante retoriche.

Ma mia figlia, mamma anche lei, ha voluto cogliere l’occasione per trovarci e siamo andati a spasso ad Este. Una graziosissima cittadina con un castello, la sua cinta e i giardini interni molto ben conservati. Tante volte passiamo vicino a delle cittadine, paesi e non ci accorgiamo di quali scrigni storici, paesaggistici e gastronomici esse nascondano.

Immagine correlata (Foto di luca-rigato)

Piazza Maggiore con i leoni

Un po’ di storia per capire meglio cosa si va a vedere.

“Este  è stata abitata da tempi molto antichi: già nell’età del ferro, infatti, era il principale insediamento degli antichi Veneti o Paleoveneti, i quali svilupparono la città, facendo fiorire l’economia grazie agli scambi con le civiltà limitrofe, ma anche con i Greci e i Romani. In seguito alle invasioni barbariche e alla caduta dell’Impero romano d’Occidente, Este si spopolò, riducendosi a villaggio rurale. Nell’XI secolo la casata degli Este s’impossessò dell’area e contribuì alla sua rinascita: dopo l’anno Mille, infatti, la città si ripopolò attorno al castello. Poi Este divenne una delle numerose proprietà  della famiglia degli Ezzelini, tra cui il più celebre fu Ezzelino III da Romano che, alleato di Federico II di Svevia, conquistò per ben due volte Este (1238 e 1249), e nel farlo danneggiò fortemente il castello, la famiglia d’Este frattanto aveva trasferito la sua residenza a Ferrara (1239), città che sarebbe divenuta la loro nuova capitale. Dopo la morte di Ezzelino, in un panorama regionale che vedeva contrapposti ScaligeriCarraresi e Visconti, apparve sulla scena Cangrande della Scala , il quale distrusse il castello nel 1317. Nel 1339Ubertino da Carrara, signore di Padova, fece ricostruire il castello così com’è tuttora.”

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Oltre al castello, la cui cinta muraria è lunga più di un chilometro, ci sono molte architetture religiose, tra le quali spicca il duomo di Santa Tecla nella piazza Maggiore e alcune ville importanti come la Villa Mocenigo, sede del museo nazionale Atestino.

Dentro al castello, tra il Sei e il Settecento, sotto la proprietà dei Mocenigo, venne realizzato un vasto giardino, esteso fino alle propaggini della collina, ai lati di una scenografica scalinata.  Il parco settecentesco subisce una radicale trasformazione negli anni 1914-’15, quando si decide di risistemare l’area verde, i lavori comportano la demolizione della ripida scalinata veneziana e la creazione di terrazzamenti digradanti. Prendono così forma i giardini all’italiana come oggi li vediamo, con viali ordinati e aiuole geometriche, che conservano diverse piante secolari.

ci sono aiuole piene di rose di tutti i colori, da perdersi….

una fontana alla base della scalinata che porta alla sommità della collina dove c’è il mastio.

 

Il mastio era aperto e ci ha accolto per la visita, Alberto, dell’Associazione Culturale Alicorno  .

E’ stata una spiegazione dettagliata e, mentre gli altri salivano fino in cima per ammirare un panorama meraviglioso, fino ai Colli Euganei, io sono rimasta giù ad ascoltare tutto quello che Alberto raccontava, in maniera tale che mi pareva di rivivere la vita di quel tempo, vedere il popolo nel villaggio fuori le mura, il susseguirsi delle famiglie e le battaglie……e’ stato molto interessante e ha fatto venire la voglia di fare altre visite con questa Associazione.

E’ arrivata naturalmente l’ora di pranzo ed io avevo scoperto un locale che prepara dei piatti tipici veneti.  ” Ostaria Nova”

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sì, cucina e bottega dove vendono salumi formaggi e vini.

Per tutto  quello che riguarda l’Osteria Nova, vi rimando naturalmente alla mia pagina – Ristoranti Sì e No –

Dico subito che siamo stati molto soddisfatti, un’ottima gita e abbiamo scoperto tante cose su Este, un ottimo pranzo e un bellissimo regalo da mia figlia, che comprendeva sia la festa della mamma che il mio compleanno.

Serenità  questo è quello che ho provato. Grazie Mauro, Roberta e Diego.

 

 

 

 

 

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Terminato il contest – “Noci, nocciole & frutta secca”

E così è terminato anche questo contest, sono molto contenta che abbiate partecipato per scoprire molte ricette con la frutta secca.

I VINCITORI

– per la sezione dolci :

PASTINE AL CAFFE’ E NOCI – del blog “A tutta cucina”

perchè sono dei dolcetti abbastanza semplici, ma con l’ingrediente – farina di noci – molto originale. Dolcetti pronti per una merenda, una prima colazione o per togliersi quella voglia di qualcosa di buono che ogni tanto capita.

per la sezione salati :

PESTO DI FAVE – del blog “Passatelli e scialatelli”

perchè è un pesto molto originale dove il sapore delle fave si sposa bene con le mandorle e il profumo di menta.

Questo è il regalo per i vincitori, ho pensato un libro che racchiude tante altre ricette sulla frutta secca. Spero sia gradito.

Libro Fuori dal guscio. 50 ricette con la frutta secca Paolo Piazzesi

Grazie ancora a tutti e arrivederci al prossimo contest.

Coccolosi

Sì perchè questi dolcetti sono proprio coccolosi, non solo perchè sono preparati con il cocco, ma perchè sono molto piacevoli da mangiare.

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COCCO:

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La palma da cocco è una pianta tipica dei litorali di paesi caldi. La parola cocco deriva dalla portoghese coco che significa testa.

I marinai di Vasco de Gama ,durante un viaggio nelle Indie, hanno dato il nome al frutto in base ad una vaga somiglianza con la testa a forma di zucca intagliata del Coco ,mostro della mitologia ispanica e molto simile all’uomo nero.

Generalmente le palme vengono coltivate sulla costa, ma è possibile trovare palme anche a centinaia di chilometri lontano dalla costa quando le condizioni climatiche lo permettano.

Generalmente la capacità delle noci di cocco di galleggiare sull’acqua marina è indicata come metodo di diffusione naturale della specie. Le noci di cocco sono in grado di mantenere la capacità di germogliare dopo 110 giorni di immersione nell’acqua di mare, periodo nel quale possono arrivare a percorrere fino a 5000 chilometri.

Moltissimi sono gli usi della noce di cocco, per esempio:

Come pianta ornamentale in giardino nei climi adatti,
Nei paesi d’origine, per la produzione di noci di cocco utilizzate per il consumo fresco.
Ne viene ricavata la copra per la produzione della margarina di cocco, un olio vegetale ad alto punto di fusione utilizzato in pasticceria come succedaneo del burro.
I sottoprodotti della lavorazione industriale della copra, come il panello di copra, vengono utilizzati come mangime per gli animali. Sempre dalla copra, ridotta in polvere, si ricava una farina utilizzata a fini alimentari.
Con la linfa estratta  si ricava il ‘vino’ di palma, l’aceto di palma, lo zucchero di palma e l’acquavite di palma.
Le giovani gemme sono commestibili (cavoli di palma).
Le fronde vengono utilizzate come fibre per intrecciare cappelli, stuoie e tetti per le capanne.
L’acqua della noce di cocco, oltre che essere dissetante, dolce e rinfrescante, ha pochissimi grassi e calorie ed è priva di colesterolo, mentre ha abbondanti quantità di sodio, potassio, magnesio e calcio. Tutte queste caratteristiche la rendono un ottimo integratore dopo un’intensa attività fisica.
Ma quanti usi ha una semplice noce di cocco e, siccome non è semplice aprirla, alle volte si rinuncia ad acquistarla, infatti per aprirla ci sono molti metodi.

Per aprirla è bene prima forare uno degli “occhi” (uno solo dei tre è facilmente perforabile) con un punteruolo o con un cavatappi e far uscire l’acqua di cocco contenuta all’interno. Per rompere la noce, la maniera più semplice è colpirla con un martello, oppure  colpire la parte con “gli occhi” utilizzando un machete, ma questo sistema non è consigliabile per i principianti e, d’altra parte, dove troviamo un machete?

Tornando ai dolcetti, questi sono gli ingredienti:

  • 170 gr di farina di cocco
  • 160 gr di zucchero
  • 40 gr di farina
  • 2 uova

Mescolare bene il tutto in modo da avere una pasta morbida, tagliando dei pezzetti si fanno delle palline e dopo averle inserite nei pirottini

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metterle in forno a 140° per circa 15 min.

Sono veloci da fare e da…mangiare. Può essere anche una bella idea come regalo di Natale presentati in una bella scatola.

 

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auguri MMM

Otto maggio 2016, mia figlia, mamma anche lei, ci invita a festeggiare assieme e quale sorpresa migliore di quella di una figlia che, presa da mille impegni, almeno quel giorno si ferma per trascorrere la giornata assieme e coccolarmi?

Arrivati a casa sua mi fa vedere la sua terrazza, eh sì ha proprio il pollice verde lei, al contrario di me che o Montedison mi mangia le mie piante o che io faccio morire anche quelle di plastica.

Esplosione di rododendro

rododendro Ro

Clematis (l’anno scorso era rimasto solo un rametto)

clematis Ro

fiori sulla terrazza

balcone Ro

Ed ecco il bellissimo regalo per la mia festa, dei segnaposto che sembrano fatti di zucchero, lei conosce i miei gusti…

regalo Ro

e poi, per completare la giornata ci ha offerto il pranzo in un ristorante bellissimo, raffinato, dove abbiamo mangiato del pesce preparato in maniera molto particolare.

Il ristorante è a Vigodarzere in provincia di Padova e si chiama “Da Dorio”, per la recensione vi rimando alla pagina – Ristoranti sì e no – vale la pena di leggere e guardare le foto, vi verrà voglia di andarci.

Grazie Bimba per la bellissima giornata e sicuramente le tue “Bimbe” faranno lo stesso con te, così come tu hai fatto con me.

 

 

Auguri auguri a tutti, ma proprio tutti ????

 

Dai, è Natale, ci hanno sempre detto che dobbiamo essere buoni, festeggiare con parenti, amici ecc. ricordarsi dei meno fortunati…ma…è proprio così che ci dobbiamo comportare in questi giorni?

Andiamo con ordine…festeggiare va bene, c’è sempre una buona occasione per farlo, con i parenti? Figli, nipoti, certo, che bello quelle pubblicità dove tutti sono riuniti, pettinati, vestiti, felici che addentano il panettone, ma quando mai…e se i figli sono lontani e non possono venire a festeggiare qui, non dico a casa perchè hanno la loro casa, ma almeno da noi? O se non vogliono perchè hanno i loro motivi, ma proprio i loro? Cosa fai, nulla, non rimpiangi quando erano piccoli perchè non serve, e come al solito accetti. Però ora ho la mia famiglia, lui, io e gatta Montedison e festeggiamo il Natale preparando albero e presepio, per noi e per chi vuole venire a vederlo. Ma devo anche dire che il seme che anni fa ho gettato per tutti loro, almeno da una figlia e dalle sue “bimbe”, è attecchito e cresciuto, infatti ci frequentiamo e ci ha invitato a passare la vigilia e il Natale da loro, sono felici di averci e noi con loro.

Altri parenti e amici ? Certo, i cugini con i quali siamo anche amici, alcuni sono già venuti a cena ed altri verranno e lì lo scambio dei regali è sincero, il piacere di addentare il panettone insieme è vero. Altri? E perchè mai devo fare gli auguri a chi per un anno non si è mai visto o sentito, reciprocamente d’accordo, ma se chiami e loro tergiversano, dopo due volte, ciao.

Quindi io faccio gli auguri, di cuore, per un momento di serenità da passare insieme con chi veramente abbia voglia di trascorrere un vero Natale, sentito. Ed anche i miei auguri vanno agli amici del web, molti non conosco personalmente, altri sì, molti si sono persi per strada, ma in ricordo dei momenti  carini passati assieme, mi sento di fare loro auguri sinceri.

                                    B U O N         N A T A L E

albero natale 2015     monty 2013

 

 

 

Sorpresa a Riccione

Il caldo si è un po’ attenuato e quindi ho deciso di uscire di casa e siamo andati a Riccione a trovare i nostri amici Giovanna e Pino, che venuti dalla Sicilia, sono in vacanza a Riccione, dove li hano raggiunti  tre dei loro splendidi nipoti, che abitano a Milano.

E’ stata una bellissima giornata, ritrovarli dopo un lungo periodo e passare del tempo con loro è stato come se il tempo stesso si fosse fermato e noi non fossimo mai stai lontani. Per farci piacere e Giovanna sa quanto ami la Sicilia e la sua cucina, ci ha preparato dei piatti siciliani, melanzane grigliate (naturalmente con il coperchio New Wonder Cooker) con un pesto alla siciliana, pasta alla carrettiera, contorno mediterraneo e poi la sua famosa granita.

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Nel pomeriggio i ragazzi al mare, Pino e Mauro a spasso per i fatti loro e noi due…pure, giro per negozi (bello l’abito nuovo colore del sole?) e sosta in un bar per l’aperitivo e le chiacchiere. Sapete come è al mare, quando vedono due ragaz…pardon, due signore da sole, queste vengono abbordate e così è stato per noi. Si sono avvicinati due uomini, ma…..erano i nostri mariti che si sono infilati, combinazione, nello stesso bar. Sarà per la prossima volta …(eheheh)

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Poi abbiamo incontrato un’altra amica che vive a Riccione, Benedetta, con la quale abbiamo continuato a parlare e non smettevamo più.

Dopo aver cenato con un buonissimo cous-cous e un piatto di pesce che non finiva più, Mauro ha detto che era ora di ritornare. Certo, però prima andiamo a mangiare il gelato, quale? Naturalmente al pistacchio; vai a spasso, fermati per il gelato, parla, parla, vai nel negozio ad acquistare un braccialettino per Guenda, poi siamo ritornati nella loro casa e, con un po’ di tristezza, abbiamo preso la via del ritorno.

E’ stata un’altra giornata bellissima e intensa, mi è sembrato di essere con loro da una settimana e Mauro, che non li conosceva, è rimasto più che felice di averli incontrati, e, con la promessa di rivederci in Sicilia, ci siamo lasciati.

 

Laurea Vanessa

E così anche la “Piccola” ha raggiunto la sua laurea, con il massimo dei voti in psicologia presa in Inghilterra e domani partiremo per andare a festeggiarla insieme alla sua mamma, mia figlia Roberta, della quale sono molto orgogliosa visto i sacrifici che ha fatto per aiutarla. Con la sorella Alexandra, già laureata a Roma e che ha finito il suo secondo anno di master a Londra, (festeggeremo anche lei), lo zio Andrea che per le sue nipotine stravede e quindi è sempre presente.

Ho voluto fare io le bomboniere e la coroncina, visto che là non usa e quindi portiamo dall’Italia le nostre tradizioni.

bomboniere

Per le bomboniere il Nonno ha scelto dei gufetti laureati, e io li ho confezionati con i confetti rossi e rosa. Rossi perchè è il colore della laurea e porta fortuna per il loro futuro e rosa perchè è il colore della facoltà di psicologia a Padova (dove Vanessa prima abitava)

Coroncina in lavorazione, naturalmente sotto la supervisione di Montedison…

lavorazione coroncina

e qui coroncina finita,

coroncina finita

sono emozionata già prima di partire e qui, tra marito, figli e nipoti che dicono…..ma quando piangi, prima o dopo? Ma andate un po’ tutti su Plutone anche voi…….(eheheh).

Bene domani saremo in Inghilterra e sul mio blogghino tornerò settimana prossima con tutte le novità, emozioni, racconti e foto della festa.