Siamo in Liguria, una regione che non sempre viene valorizzata come si dovrebbe, è importante, Genova è stata una delle Repubbliche marinare e vanta un passato glorioso.
E oggi andiamo a casa di Carla, un’arbanella di basilico, che ci ospita per il consueto incontro mensile tra Cuochini e Cuochine per preparare la Torta Pasqualina, un classico della cucina ligure.
Qui c’è la sua ricetta originale e questi sono i miei ingredienti:
per la pasta “matta” come la chiama Carla:
- 600 gr di farina OO
- 6 cucchiai di olio
- 300 cc. di acqua
- 12 gr di sale
per il ripieno:
- 1 cipolla
- 1 spicchio di aglio
- 500 gr di erbette
- 4 uova
- 250 gr di ricotta
- parmigiano reggiano grattugiato
- spezie varie, sale, pepe, noce moscata
Ho impastato la pasta e lasciata lievitare, intanto ho messo in padella dell’olio, l’aglio e la cipolla, quando sono risultati morbidi ho aggiunto la verdura e l’ho fatta saltare. Poi ho aggiunto le uova sbattute con le spezie, il sale e pepe e noce moscata. Le ho versate nella padella e ho spento subito, rimescolando.
Ho preparato la pasta tirandola per fare delle sfoglie sottili (in totale ne ho fatte otto), poi ne ho messa una in una teglia oliata e dopo aver unto la sfoglia ho aggiunto la seconda, dopo ho aggiunto il ripieno e sopra la ricotta. Ho messo via via le altre sfoglie ungendole prima di passare alla successiva.
Ho fatto un cordoncino intorno e poi, come dice Carla, ho soffiato in un buchino della torta per farla gonfiare, ma ahimè si gonfiava da una parte e si sgonfiava dall’altra, ho risigillato bene, ma nulla, quindi, a corto di fiato, ho rinunciato. Mi sono detta, non avrà la caratteristica di questa torta, d’altra parte è stata fatta a Bologna, non a Genova….
Comunque l’abbiamo mangiata tiepida ed era molto buona, da rifare per Pasqua.
Con questa ricetta partecipo all’iniziativa dei “quanti modi di fare e rifare”, e ricordiamoci che
