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Dopo la Dad…la Dada

Due belle bimbe ( 8.10 anni) A. e S. dopo la Dad del mattino, stanche di stare in casa sono venute da me (la Dada) per una “scuola di cucina”. E hanno voluto fare una torta mimosa da regalare alla mamma, impegnata al lavoro.

Ci siamo impegnate e loro, armate di un lungo grembiule e di tanto entusiasmo, hanno preparato gli ingredienti, mescolato la farina, unito le uova ed infine a torta completata hanno ideato la decorazione.

La base è un pan di spagna e, davanti al forno, a curiosare…guarda come cresce…..diventa un po’ più scura, sarà cotta? Quindi abbiamo preparato una crema al cioccolato per farcire l’interno.

E’ una crema classica alla quale abbiamo aggiunto del cacao. Sì, ma ci mettiamo anche la panna? Facciamo uno strato di panna, poi cioccolato, poi panna, poi la torta, poi la panna, poi….alt…non dobbiamo fare una torta di nozze…e giù a ridere.

E allora a calcolare le quantità di farina, zucchero ecc…..ma qui tu ci fai una lezione di matematica……

Poi, a pan di spagna raffreddato, l’ho tagliato a metà sotto lo sguardo serio delle bimbe…vai un po’ più in là, dai che ci sei (che fatica tagliare una torta…) dopo di che abbiamo spalmato la crema al cioccolato e messo la parte superiore. Ma è avanzata della crema, che ne fai? Pensa un po’, finirà nelle ciotoline dove due bimbe golose le gusteranno.

Poi hanno montato la panna, a turno, con un attrezzo a manovella, divertendosi un sacco, dai tocca a me, aspetta, e daiiii….ok bimbe attente a non farla diventare burro. Burro????Spiegazione “scientifica”, davanti a due bocche aperte, di come la panna montata a lungo diventi burro.

Poi abbiamo preso un nastro rosso e circondato la torta, così da nascondere anche le irregolarità (eheheh), spalmato la panna sopra, decorata con delle ciliegie sciroppate e del pan di spagna sbriciolato. Finita, evviva, loro felici e guardando sul tavolo….ma quella panna avanzata (e dai….) a cosa ti serve, la usi ancora? Vabbè, seconda ciotolina con la panna da finire, finalmente sedute sul divano, la piccola….sono distrutta.

Ehi, non abbiamo finito la lezione, dobbiamo fare i grissini, su in piedi come molle e via a preparare gli ingredienti. Questo nel prossimo articolo.

Ed ecco qui il capolavoro che ha commosso la loro mamma.

 

 

BUON OTTO MARZO A TUTTE LE DONNE GRANDI E PICCOLE.

Cosa facciamo?

Certo che la situazione Covid sta peggiorando, ma cosa facciamo?

Dobbiamo seguire le regole, quindi,

non creare assembramenti ed evitiamoli.

 

indossiamo sempre la mascherina, non proprio quella che usavano, a Venezia,  i medici della peste…..

Maschere tradizionali di Carnevale – Il Medico della peste - Paperblog |  Medico della peste, Maschere, Carnevale

sapete perchè avevano quel becco lungo? I medici della peste riempivano le loro maschere con la ” teriaca”, un composto di oltre 55 erbe e altre componenti come polvere di carne di vipera, cannella, mirra e miele. Pensavano che la forma a becco della maschera potesse dare all’aria tempo sufficiente per impregnarsi delle protettive erbe prima di colpire le narici e i polmoni dei dottori, e quindi proteggerli dai miasmi della malattia.

e poi laviamoci soprattutto e spesso le mani, consiglio che sarebbe inutile dare in quanto questo dovrebbe essere un atteggiamento normale di tutti i giorni

CORONAVIRUS, COME LAVARE CORRETTAMENTE LE MANI: INSEGNIAMOLO AI BAMBINI -  Lecco4Children

E gli oggetti “più contagiosi”? Determinati oggetti e superfici sono raccoglitori naturali di germi e batteri. Dunque bisogna prestare particolare attenzione e, subito dopo averli toccati, è bene lavarsi le mani con acqua e sapone o con un gel disinfettante. Al primo posto ci sono i soldi, monete e banconote. Seguono le maniglie e i tubi di appoggio dei mezzi pubblici, autobus e metropolitane. Al terzo posto troviamo il carrello del supermercato, seguito dai dispositivi tecnologici, smartphone ma anche tablet e pc che vanno puliti e disinfettati spesso. Al quinto posto troviamo le maniglie e pomelli di finestre, porte e portoni, al sesto ci sono penne e matite, pericolose soprattutto in ufficio; al settimo risultano un ricettacolo di batteri le spugne usate in cucina, (a proposito io ho eliminato tutte le spugne in cucina e bagno ed uso dei particolari panni adatti all’uso e lavabili) e infine all’ottavo posto troviamo i dispenser di sapone o di prodotti igienici. Soprattutto i dispensatori riutilizzabili, sono carichi di germi.

Ma allora i dispenser che troviamo all’entrata dei negozi? Non tocchiamoli con le mani per aprire il flusso, ma usiamo il polso e poi è importante anche indossare dei guanti da buttare dopo l’uso.

Sono delle norme che, secondo alcuni, limitano la nostra libertà, ma se chiudono tutto non si lavora e se lasciano aperto ci si ammala e quindi non si lavora lo stesso. Per cui è un momento di scelte difficili e coraggiose e io credo che il lavoro che stanno svolgendo i nostri governanti non sia facile, quindi c’è bisogno di solidarietà e comprensione.

E non diamo ascolto ai “falsi profeti” che dicono che non è vero nulla, che ci danno informazioni e numeri sbagliati, in questo momento l’economia ne soffre ed allora chi ha interesse, negando tutto, ad affossarla ancora di più? Chi ha interesse a negare l’evidenza?

Ce la faremo e andrà tutto bene, dicono i cartelli sparsi in giro, se è un modo per esorcizzare questa tremenda pandemia, io sono d’accordo.

Andrà tutto bene. Gli arcobaleni riempiono le città e il web –  Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta

disegno di https://www.teleradio-news.it/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Festa della donna

Vorrei riproporre l’articolo che ho pubblicato l’anno scorso in occasione di questa festa. Anche perchè non è cambiato molto, le donne continuano ad essere maltrattate, non tenute in considerazione nel mondo del lavoro. Comunque io da inguaribile ottimista, continuo a sperare che le nuove generazioni sappiano farsi valere di più.

Sì, Donna con la d maiuscola, perchè ce lo meritiamo.

Ma credo ci sia poco da festeggiare andando fuori a mangiare la pizza con le amiche o a vedere squallidi spogliarelli maschili se a tutt’oggi siamo ancora qui a  piangere per le donne ammazzate, violentate, segregate. Cerchiamo di pensare a come poter intervenire, ognuno nel proprio piccolo, per poter poi dire alle nostre figlie, nipoti, amiche che sono libere.

E i signori uomini ci regalino rispetto e sorrisi, anzichè mimose.

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Comunque AUGURI a tutte noi che, come Atlante, reggiamo il mondo.

Pasqua

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La Pasqua è la festa più importante per i cristiani e significa, etimologicamente, “passaggio”. L’origine è legata al mondo ebraico, in particolare alla festa di Pesach, durante la quale si celebrava il passaggio di Israele, attraverso il mar Rosso, dalla schiavitù d’Egitto alla libertà-

Per i cristiani è la festa del passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo.

Il piatto pasquale degli Ebrei:

Risultati immagini per pasqua cristiana e pasqua ebraica

Anche noi abbiamo l’abitudine di mangiare l’agnello, ma io ne sono fermamente contraria e l’unico che mi piaccia è questo, in pasta di mandorle.

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e  per il pranzo di Pasqua ho preparato il cosciotto…….di tacchino.

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Auguro a tutti una buona Pasqua, serena, con speranza che tutto migliori.

 

 

Festa della Donna

Sì, Donna con la d maiuscola, perchè ce lo meritiamo.

Ma credo ci sia poco da festeggiare andando fuori a mangiare la pizza con le amiche o a vedere squallidi spogliarelli maschili se a tutt’oggi siamo ancora qui a  piangere per le donne ammazzate, violentate, segregate. Cerchiamo di pensare a come poter intervenire, ognuno nel proprio piccolo, per poter poi dire alle nostre figlie, nipoti, amiche che sono libere.

E i signori uomici ci regalino rispetto e sorrisi, anzichè mimose.

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Comunque AUGURI a tutte noi che, come Atlante, reggiamo il mondo.

La magia si ripete….

Anche se è passato un mese è doveroso ripensare alla magia del Natale che si è ripetuta anche nel 2018, perchè i nostri amici ci hanno invitati a trascorrere il Natale con loro e da loro nella loro meravigliosa villa in un’atmosfera che, mi ripeto, è magica. Quando siamo arrivati ho guardato a lungo il bellissimo prato e il piccolo bosco che le fanno da cornice, e subito ho acquisito un senso di calma e serenità. Non solo per il luogo, ma per la disponibilità dei padroni di casa e il senso di accoglienza che hanno.

sarà delizioso questo scorcio della loro cucina? Con la “stufa economica” naturalmente….

E, davanti a casa, l’albero tutto illuminato che accoglie le persone che entrano? Notato che è a forma di cuore?

questa è una delle finestre, arredate con molto gusto

e non è magia quella che si sprigiona guardando queste foto?

Naturalmente un doveroso grazie alla famiglia che ci ha ospitato, anzi doppio perchè io quando rientro a casa sono arricchita e serena.

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