Archivio mensile:febbraio 2017

Cena di pesce: il secondo piatto e dessert.

Come secondo piatto ho preparato lo:

Xiphias gladius”  cioè “Bocconcini di pesce spada con purè”

“Il pesce spada è uno dei più grandi pesci ossei, con una lunghezza massima di oltre 4,5 m e un peso che supera abbondantemente i 400 kg (il pesce spada più pesante venne pescato in Cile nel 1953, pesava 655 kg). La taglia media si aggira sui 3 metri.Nuotatore velocissimo, effettua migrazioni anche su distanze oceaniche.

Risultati immagini per pesce spada

Si tratta di un predatore estremamente versatile e caccia colpendo le prede con la spada. La riproduzione avviene nella stagione calda. La femmina depone fino a 800.000 uova ( però….) di meno di 2 mm di grandezza e dotate di una goccia d’olio per favorire il galleggiamento. L’accrescimento è molto veloce, le femmine si accrescono più velocemente ………dei maschi.

Nello stretto di Messina viene effettuato un caratteristico e antico tipo di pesca con l’arpione utilizzando particolari imbarcazioni denominate feluche, dotate di un alto albero centrale munito alla sommità di una coffa per l’avvistamento del pesce e, a prua, di una lunga passerella in cima alla quale staziona l’arpioniere che così è in grado di trovarsi sulla verticale della preda prima che questa possa avvertire il rumore dei motori.

Immagine correlata

Il pesce spada è un pregiato piatto tipico siciliano e calabrese, noto come pesce spada alla ghiotta. Ottima come carne, ma attenzione…….contiene alti livelli di metalli pesanti , tra cui il mercurio. Di conseguenza ne viene sconsigliato il consumo frequente e soprattutto devono evitarne il consumo i bambini e le donne incinte.”

Però, se mi fossi ricordata della canzone di Domenico Modugno “Lu pisci spada” forse avrei cambiato tipo di pesce……(ascoltatela su youtube).

Ingredienti:

  • pesce spada
  • olive nere
  • cipolla
  • farina
  • succo di arancia
  • olio
  • sale pepe

Ho messo in una padella un po’ d’olio e la cipolla a rondelle a soffriggere, ho aggiunto anche un poco di acqua per renderla morbida.

Nel frattempo ho tagliato il pesce a tocchetti, l’ho infarinato e messo a cuocere nella padella, l’ho rivoltato solo una volta perchè è delicato,  poi ho aggiunto delle olive nere e alla fine del succo d’arancia, sale e pepe.

E’ una preparazione semplice, ma delicata e veramente buona. Anche perchè dopo un antipasto (la tartare) e il primo (gnocchetti con sugo di pesce) non potevo presentare un piatto di pesce pesante.

L’ho servito con un semplice purè di patate al quale ho aggiunto della curcuma per renderlo brillante.

bocconcini-pesce-spada

Come dessert ho servito delle coppette di sorbetto al limone con sopra delle fettine di mandarino siciliano profumatissimo e qualche scaglietta di mandorle. (la Sicilia colpisce sempre…..) Gradite e non ho fatto in tempo a fotografare.

E così si è conclusa la mia cena di tutto pesce, ospiti soddisfatti ed io di più.

 

 

Cena di pesce, il primo piatto.

Proseguendo le ricette della cena di pesce, ora siamo al primo piatto:

“Gnocchetti di ricotta con sugo di pesce” da una ricetta di Luca Montersino.

Ingredienti:

  • 700 gr di ricotta di pecora (perchè è più asciutta)
  • 300 gr di farina
  • erba cipollina

per il sugo:

  • 400 gr di gallinella di mare
  • prezzemolo
  • olio
  • salsa di pomodoro
  • aglio
  • sale/pepe

per decorare:

  • carote
  • olio
  • pinoli

Preparare gli gnocchetti impastando la ricottta con la farina e l’erba cipollina, passarli nell’attrezzino e metterli sulle retine.

impasto-gnocchi-ric

gnocchi-ric

Preparare il sugo.

Se volete potete far pulire le gallinelle dal pescivendolo, io ho provato a farlo da sola….non potevo fotografare e pulire allo stesso tempo, impegnata come ero.

Risultati immagini per gallinella di mare

Comunque tagliare la testa e metterla da parte per poter preparare un brodetto di pesce, poi pulire e sfilettare i pesci e mettere sempre da parte la lisca.

Per fare il brodetto , se non si hanno abbastanza scarti si possono mettere, in questo caso, le teste e le lische, in congelatore. Ora non mi serve, ma si può preparare il brodetto e fare i cubetti in congelatore, in modo che quando dobbiamo fare un risotto di mare abbiamo il brodo profumato pronto.

Torniamo al pesce, dopo averlo sfilettato tagliarlo a coltello in pezzetti piccoli. Intanto in una padella larga mettere dell’olio, l’aglio in camicia e far rosolare, aggiungere la salsa di pomodoro e dopo averla fatta cuocere per almeno 20 min. aggiungere i pezzetti di pesce, il prezzemolo e un po’ di erba cipollina, il sale e il pepe alla fine.

Far cuocere in acqua salata, ma a bollore lento gli gnocchetti, scolarli con la schiumarola e metterli nella padella con il sugo di pesce. Mescolare delicatamente.

Tagliare le carote a julienne infarinarle e farle friggere in olio, scolarle su carta assorbente.

Componiamo il piatto:

– gnocchi, sugo di pesce, sopra appoggiamo le carote fritte e mettiamo dei pinoli, un poco di olio e il piatto è pronto per essere gustato, oltre che ammirato….

gnocchi-ricotta

 

 

Gnocchetti di semola, verza e salsiccia

Questa sera ho voluto replicare una ricetta che mi è piaciuta molto, del blog “le ricette di Baccos”

GNOCCHETTI SARDI CON VERZA E SALSICCIA

Cè la verza, che a noi piace molto, e della quale bisogna approfittare perchè è ricchissima di elementi importanti per il nostro organismo.

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c’è la salsiccia.

Risultati immagini per salsiccia

La prima testimonianza storica sull’uso di insaccare nel budello di maiale la sua carne insieme a spezie e sale è dello storico romano Marco Terenzio Varrone, che ne attribuisce l’invenzione e l’uso ai Lucani: «Chiamano lucanica una carne tritata insaccata in un budello, perché i nostri soldati hanno appreso il modo di prepararla dai Lucani». Certo è un insaccato e non bisogna mangiarne tanto, ma quando si sposa benissimo con la verza e la pasta…allora evviva la salsiccia, tanto più che la nostra è proprio casalinga.

 e poi i gnocchetti sardi, perchè fatti con farina di semola e acqua.

gnoc-verza-sals-4

I miei ingredienti:

  • una verza viola
  • una cipolla viola
  • salsiccia
  • farina di semola di grano duro
  • acqua
  • olio
  • sale/pepe

Per prima cosa ho impastato la farina con l’acqua in modo da preparare una palla di pasta, abbastanza malleabile. L’ho messa a riposare un po’ e intanto in una padella ho messo dell’olio e la cipolla tagliata sottile a stufare, ho messo anche un po’ d’acqua calda. Poi ho aggiunto la salsiccia a pezzetti a rosolare. In un’altra padella ho messo sempre dell’olio e la verza tagliata a julienne, quando questa si è un po’ ammorbidita l’ho aggiunta nella padella della salsiccia, coperto e lasciato cuocere il tutto per circa mezz’ora.

gnoc-verza-sals-3

Una volta cotto il tutto, ho preparato i gnocchetti, che i miei di sardo hanno ben poco, però li ho preparati come tutti gli altri . La prossima volta li farò più piccoli, cosi cuoceranno meglio.

Ho fatto cuocere gli gnocchi e poi scolati con la schiumarola li ho messi nella padella con il sugo per condirli. Il sugo intanto aveva formato una bella cremina e dopo averli fatti girare un po’ li ho messi nei piatti.

gnoc-verza-sals-1

…dopo due piatti Mauro ha detto che erano veramente buoni!!!!!

Grazie “Ricette di Baccos”, alla prossima.

 

 

Torta di centrifugato

Tutte le mattine preparo il succo misto con l’estrattore (nuovo nuovo) e naturalmente oltre al succo esce la polpa della frutta o verdura. Già ho preparato un ecobudino che è piaciuto molto, oggi invece ho inventato una torta molto semplice. Non posso indicare le dosi esatte perchè dipende da quanta polpa residua rimane, io ho fatto così:

Ingredienti:

  • polpa residua di centrifugato di mele, pere, carote
  • un cucchiaio di zucchero
  •  tre cucchiai di farina n°1
  • una bustina di lievito per dolci
  • una tazzina di latte
  • zucchero di canna per la copertura.

Ho mescolato bene la polpa con la farina e lo zucchero, ho aggiunto il latte mescolando e poi ho messo il lievito.  Quindi ho cosparso dello zucchero di canna sopra  per far fare la crosticina e poi inserito il tutto nella tortiera.

impasto-torta-centr

In forno a 180° per circa 20 minuti ed ecco il risultato

torta-centrifugato-1

Molto semplice, senza uova e buonissima con il the verde. Si può arricchire a piacere, con frutta secca, uvetta o usare la farina di cocco al posto di quella normale.

 

Cena di pesce

(lui) ma no…ci vuole tanto tempo per preparare il pesce, poi…..(io) ma guarda che sono capace…..insomma grazie della fiducia, e siccome lui ha a che fare con un toro…stasera invita due amici e preparerò una cena di pesce.

Dovete sapere che tutte le sere vado a scuola di cucina, all’Accademia addirittura, sì quella di Luca Montersino. Bravissimo chef che spiega benissimo tutti i passaggi, insegna le basi della cucina con tanti suoi segreti. Inoltre sono molto comoda, perchè lo seguo tranquillamente seduta a casa mia, sì sul canale Alice tutte le sere e tutte le mattine replica la lezione. Mi piace tantissimo e quante cose si imparano !!!!

http://www.alice.tv/program/accademia-montersino/

Accademia Montersino

Siccome ha insegnato a sfilettare il pesce e a preparare gli gnocchi di ricotta con un sugo di pesce, mi sono detta, ok, provo anch’io.

Armata di buona volontà, entusiasmo, perchè io in cucina ci sto bene,  mi rilassa e mi carica nello stesso tempo e poi forte degli appunti presi sono andata ad acquistare quello che mi serviva per fare la mia cena di pesce.

Indico il menù, poi man mano scriverò le ricette:

Antipasto: tartare di tonno,

primo: gnocchi di ricotta con sugo di pesce, ( da ricetta Montersino)

secondo: bocconcini di pesce spada con purè,

dessert:  sorbetto al limone con mandarini.

Questa è la ricetta dell’antipasto:

TARTARE DI TONNO

ingredienti:

  • 4 etti di tonno fresco
  • olio sale pepe bianco
  • limone
  • arancia

Ho tagliato a pezzetti il tonno e poi ho tagliato a coltello, così come ho imparato a fare correttamente. (ho acquistato anche il coltello apposito….), poi l’ho messo in una ciotola ed ho aggiunto dell’olio, del succo di limone, sale e pepe, mescolando bene. Ho messo nei piatti una forma quadrata e inserito dentro la tartare, guarniti con insalata tagliata fine e uno spicchio di limone. Sopra ho grattugiato della buccia di arancia, per dare colore e sapore.

tartare-tonno

E questo era l’antipasto, poi passerò ai gnocchi di ricotta con sugo di pesce.

 

 

 

Ecobudino con centrifugato

Ho preso l’abitudine di preparare ogni mattina un centrifugato di frutta e alle volte anche con le foglie verdi, tipo spinaci, perchè aiuta veramente ad affrontare meglio la giornata. Le sostanze del centrifugato vanno subito in circolo, sono ben assimilabili e più digeribili perchè non hanno la fibra.

Ma anche la fibra è importante per il nostro corpo e poi centrifugando la frutta e la verdura resta dello scarto, quindi, sempre per la filosofia di Lisa Casali, non si butta via nulla,  ho preparato un ecobudino con quel che resta del centrifugato, preparato con due mele, una pera grande e tre carote.

Ecco la polpa,

budino-centrifugato-1

Ho fatto qualche modifica alla sua ricetta, tratta dal libro “Ecocucina” a pag. 175.

Ingredienti:

  • 100 gr di polpa di centrifugato di frutta
  • 1 cucchiaino di agar agar (al posto della colla di pesce)
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • la scorza e il succo di mezzo limone
  • 1 cucchiaino di cacao amaro
  • 1 dcl di acqua

In un pentolino ho messo lo zucchero con l’acqua e l’ho fatto sciogliere a fuoco basso, a fuoco spento ho aggiunto l’agar agar e ho mescolato per inserire bene il tutto.

L’ho aggiunto alla polpa del centrifugato, poi ho grattugiato la scorza di limone, ho aggiunto il succo del limone, il cacao e l’ho mescolato bene.

Così questa sera è pronto il dolce, sano, naturale, di riciclo….

budino-centrifugato-2

Tra l’altro è un’ottima idea per una merenda o uno spuntino per l’ufficio.

 

Vellutata torsoli cavolfiore

Mi è arrivato dalla Sicilia un  cavolfiore, freschissimo e profumato e ho fatto cuocere a vapore le cimette.

Risultati immagini per cavolfiore siciliano

ma il torsolo centrale e quello delle cimette era bianchissimo e tenero e mi sarebbe dispiaciuto buttarlo.

Seguendo i consigli di Lisa Casali che tutto si può utilizzare, ho pensato di preparare una vellutata.

Ingredienti:

  • torsolo centrale e torsoletti delle cimette del cavolfiore
  • foglie apicali del cavolfiore
  • una patata
  • dado (il mio Bimby)
  • acqua

Ho tagliato sottili i torsoletti e le foglioline, la patata e li ho messi a bollire con il dado in acqua. Ho aggiunto due o tre cimette per insaporirlo un po’.

vellutata-torsoli-cav

A bollitura avvenuta ho tritato il tutto fino a renderlo una vellutata, che, con pezzetti di pane ai semi fatto da me e del buon parmigiano reggiano, è diventata una calda zuppa per la sera molto fredda che c’è fuori.

zuppa-torsoletti-2

Ricordiamo che il cavolfiore è una verdura tipica dell’inverno che, grazie al perfetto equilibrio dei suoi componenti, esercita una benefica azione sulla salute se consumato 2-3 volte a settimana. Grazie al suo basso contenuto di calorie (25 kcal/100 g) e al suo elevato potere saziante il cavolfiore è indicato anche nelle diete dimagranti. Sono alimenti preziosi per i loro principi nutritivi: potassio, calcio, fosforo, ferro, acido folico, vitamina C, ecc. Contengono inoltre principi attivi anticancro, antibatterici, antinfiammatori, antiossidanti, antiscorbuto. Sono depurativi, rimineralizzanti e favoriscono la rigenerazione dei tessuti. Il cavolfiore è particolarmente indicato in caso di diabete perché le sue proprietà contribuiscono a controllare i livelli di zuccheri nel sangue.

Quindi approfittiamo di questa cassetta di medicinali naturali chiamata cavolo (cavolfiore, verza, broccoli, cavolini di Bruxelles, cime di rapa ecc.), tanto più se sono colorati.