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Festa del gatto

Oggi è la mia festa e io voglio fare quello che mi pare – cioè niente, riposare ed essere servita – (Montedison)

La Festa Nazionale del Gatto ricorre il 17 febbraio ed è nata nel 1990.

Il GATTO, già addomesticato dagli antichi Egizi oltre seimila anni fa per difendere le granaglie dai topi, divenne subito anche una divinità: la dea Bastet con corpo da donna e viso da gatto.

La storia dell’uomo e quella del gatto corrono parallele da sempre, dalle mummie di gatti degli egiziani, che li amavano fino a portarli nell’oltretomba, ai mosaici di Pompei, che testimoniano la loro importante presenza anche nella società romana. Li troviamo anche nell’Islam: fu la gatta Muezza a salvare Maometto dal morso di un serpente.

Ma non sempre il rapporto con l’uomo fu positivo: nel Medio Evo,in Europa, ci fu il momento più grigio per il felino domestico, demonizzato e associato alla stregoneria. La riabilitazione arrivò poi col Rinascimento, e sempre grazie alla sua indispensabile e utile presenza nelle campagne contro i topi, ai tempi terribili portatori di malattie.

Giusto festeggiare anche i gatti, sono parte integrante della nostra vita (per chi li ama),

In occasione della Giornata Nazionale del Gatto l’Ente Nazionale Protezione Animali ha pubblicato una guida pratica per imparare a prendersi cura dei gattiche amiamo. “Adotta un gatto” ci spiega cosa fare prima dell’arrivo di un gattino in casa, come capire i suoi bisogni, come prenderci cura di lui. A partire dalla decisione di adottare un animale domestico, che non deve essere un capriccio, ma un atto d’amore,una decisione che implica prendersi cura di lui per tutto il resto della sua vita, nel bene e nel male.

Quello che abbiamo fatto noi con Montedison, la nostra bellisima gatta, buttata come uno straccio nei capannoni della Montedison a Ferrara e salvata da un uomo buono che, dopo essere riuscito a catturarla l’ha portata al gattile, dove noi eravamo andati proprio quel giorno per adottare un gatto. Circa tre mesi, femmina, denutrita e spaventata, ma quando l’ho presa in braccio non si è più spostata facendo ron ron, per dirmi, ok ti ho scelta.

Ed ora fa veramente parte della famiglia da ben 12 anni.

ed è anche un po’ viziata, ama bere un piattino di latte alla sera…..

 

ma cosa non si fa per ripagarla di tutto l’amore che ci dà, del suo essere in simbiosi soprattutto con me, del suo musetto riconoscente quando l’accarezzo.

Ci sono tanti gattini che aspettano di essere adottati, avrete vicino a voi un gattile, e se non potete adottatene almeno uno a distanza. Io l’ho fatto

con l’associazione “Una zampa per la vita”.

E voglio ricordare anche i gatti che hanno attraversato il Ponte dell’Arcobaleno, Miciola, Briciola, Agata ed altri che, comunque restano nel cuore di ciascuno di noi che ha avuto il privilegio di averli accanto.

 

 

 

 

 

 

Rimpatriata

Ebbene sì, posso proprio dire “rimpatriata” avendo avuto i miei figli assieme, perchè quello che vive a New York è venuto in Italia per lavoro.

Ed allora abbiamo deciso di trovarci tutti a Borghetto sul Mincio, uno dei borghi più belli. perchè  uno era a Verona (per lavoro) l’altra a Padova e l’altro a Milano e noi a Bologna. Giusto per passare insieme una bella giornata. (ma quanto sono cresciuti…..!!!)

Borghetto sul Mincio, frazione di Valeggio sul Mincio,  risale al periodo longobardo e deve il suo nome alllingua del popolo germanico che gettò le basi di un “insediamento fortificato” (questo il significato in longobardo). Ed è situato nel punto in cui fin dall’antichità (e poi in epoca longobarda) si trovava un guado sul Mincio. Il ponte visconteo, il castello scaligero sono stati costruiti appunto in epoche scaligera e poi viscontea.

Oltre al ponte visconteo a Borghetto sono presenti i caratteristici edifici con mulini ad acqua, alcune ruote dei quali sono state rimesse in funzione.

rocca del ponte visconteo

parliamo un po’ di questo ponte visconteo,  è stato costruito nel 1393 e ultimato nel 1395 per volere di Gian Galeazzo Viscontiduca di Milano.   È lungo 650 m e largo circa 21 m, con il piano stradale a 8 metri di altezza sopra il livello del fiume. 

E’ molto imponente, formato da tre rocche che attraversano il fiume, solo che nel suo camminamento, molto largo, passa una strada asfaltata, le rocche sono disastrate, pericolanti, alcune parti delle mura e dei merli sono ricoperti da edere e rampicanti vari, il che significa maggior deterioramento. Una parte del ponte, crollata, è stata ricostruita con un ponte di ferro…..

mi domando il perchè di tanta incuria, ma non sono capaci di salvare delle opere importanti, uniche al mondo; tanto vale buttare giù tutto e chiamare Calatrava che costruisca un ponte moderno come a Venezia. Ma che importa, i turisti arrivano lo stesso, dicono oh che bello, e si fanno pelare nei vari ristoranti, infatti ci sono più bar e ristoranti che pesci nel Mincio….E pensare che nel 2007 il ponte è stato inserito nella lista dei cento monumenti da salvare a livello mondiale, perché in grave pericolo, a cura del World Monuments Fund (Wmf).

“World Monuments Fund (WMF) è un’organizzazione non profit privata con sede a New York. Il suo fine è la preservazione di manufatti architettonici storici e di siti con rilevanza storico-culturale in tutto il mondo, attraverso il lavoro sul campo, la promozione, la concessione di borse di studio e fondi per l’educazione e l’addestramento di esperti in loco.” (Wikipedia)

APPUNTO…….

Parliamo d’altro, casa in vendita, gatti compresi.

glicine ormai defunto, ma bellissimo

curiosità, San Giovanni Nepomuceno, patrono dei fiumi e dei ponti

 

Poi siamo andati in un ristorante a pranzo, ma mi rifiuto di farne la recensione, mangiato male e spennati…..io ho preso i tortelli mantovani, cavoli siamo in zona vuoi che non li sappiano fare? Appunto non li sanno fare, almeno lì. Dovrebbero essere di zucca con amaretti e mostarda mantovana. Il ripieno di zucca…dura, vago, molto vago sentore di amaretto e la mostarda è rimasta nel barattolo. Poi, per il resto, stendiamo un velo pietoso. Se devo spendere dei soldi almeno che si mangi bene…..

I veri tortelli alla mantovana, che hanno origine medioevale, sono tortelli di zucca  di sfoglia all’uovo, solitamente di forma rettangolare della dimensione chiusa di circa 60 x 35 mm, farciti con un impasto di zucca cotta al forno o bollita, amarettimostarda di mele campanine,  formaggio grana e noce moscata.

Ma la cosa importante è stata la “rimpatriata” con i miei figli, abbiamo passato una giornata allegra e indimenticabile.

Ferragosto, blog mio non ti conosco

……..perchè va in vacanza anche il blog, ci rivediamo appena dopo.

Intanto sto in piena lavorazione di vasetti, confetture, aglio in cento modi, pomodori, peperoni ecc. e vi farò vedere cosa ho fatto. Per ora un consiglio:

se andate via rilassatevi, se potete,

se restate a casa, rilassatevi lo stesso, prendetevi una giornata tutta per voi, ma ricordatevi che se un animale a Natale è stato un bel regalo per voi, ora fatelo a  loro …….

 

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Buona vacanza.

 

Natale magico

Natale Magico perchè è stato un Natale inaspettato, vissuto e che ci ha reso felici.

Siamo stati invitati da dei nostri carissimi amici a passare il Natale con loro e la loro famiglia nella loro casa di campagna. Già dove è ubicata la casa è da sogno, in mezzo agli alberi, nel silenzio e con tutte le comodità. Premetto che lei è arredatrice e quindi ha molta creatività e buon gusto. Questo è parte dell’esterno

e poi ……il caminetto in un locale con luci soffuse, questo ha contribuito a creare l’atmosfera magica

passiamo alla tavolata, con una tovaglia natalizia elegantissima e le candele sul tavolo, inserite in una bottiglia piena di sale e legate con un piccolo nastro di rafia, alternate a rametti di abete.

Poi hanno un piccolo bosco ed io sono andata a fare un giro tra gli alberi, la sensazione di essere in montagna, nel silenzio interrotto solo dall’abbaiare lontano di un cane e dal canto dei tanti uccellini che lo popolano. Naturalmente mi sono messa a cercare, come faccio sempre nei boschi, le casette degli Elfi ed era impossibile non trovarle, infatti eccone una dentro ad una quercia…..

e per finire ecco la Gatta Agata che, incurante della festa al piano di sotto, dorme beata tra i cuscini di un letto che si è riservata…

Siamo tornati a casa con un po’ di rimpianto, ma sereni e vogliamo ringraziare di cuore i nostri amici, perchè altre parole non servono.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao dal mio blog……

Sì, perchè proviamo ad andare al mare per qualche giorno.

A causa della mia dermatite e a sentire vari dermatologi che mi proibivano di espormi al sole….. ho vissuto anni rasentando i muri e sempre sperando che, ogni volta che andavo a spasso, il cielo fosse coperto !

Poi ho trovato un dermatologo che invece mi ha spiegato molto bene tutto e mi ha consigliato di espormi al sole, con cautela, non nelle ore centrali del giorno. Così ho fatto e sto molto meglio, quindi se mai andati al mare, quest’anno proviamo.

Per cui il mio blog vi saluta e quando torneremo racconterò tutto, gite, ristoranti, anche perchè noi non siamo tipi da “spiaggia”, cioè il giusto per prendere un po’ di sole, bagnarci i piedi e poi via.

Avrei voluto portare anche Montedison, ma Mauro ha detto di no e allora la lascerò a casa dietro alle sbarre !!!!

Lei ha però la sua cat-sitter che se ne prende cura a domicilio…..

Allora ciao a tutti e a presto.

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Presepio magico

Voglio farvi vedere questo magnifico presepio allestito nel cortile d’onore del Palazzo d’Accursio a Bologna (sede del Comune). Entrando nel cortile si trova a destra in un angolo.

presepio-bo-2

Lo hanno chiamato “presepio contemplativo” ed è della scultrice Grazia Sarcina di Bologna.

E’ realizzato in terracotta con figure a grandezza naturale ed ogni figura rappresenta un simbolo. E’ chiamato contemplativo e veramente sprigiona qualcosa di magico, guardandolo ci si sente estraniati dal clamore della città e da tutti i pensieri che scorrono nella mente.

presepio-bo-1

Stupore e contemplazione traspaiono dai volti, dagli sguardi, dalla quieta calma delle mani, ma anche dalla tensione delle figure che sembrano trattenere il respiro. Maria e Giuseppe che accolgono il Bambino, che dorme tranquillo nelle braccia della mamma, il cui volto è dolcissimo.

L’acqua portata dalla donna allude all’acqua Battesimale, la pastorella seduta in raccoglimento rappresenta tutti i pastori e il gatto, presenza insolita nei presepi (ma non nel mio) entrò nella capanna e fece sorridere il Bambino.

presepio-bo-3

Se capitate a Bologna non perdetelo, è un’esperienza emozionante.