Questa è una ricetta che ho preso dal libro “Ecocucina” di Lisa Casali, ormai molto nota per la sua filosofia di azzerare gli sprechi in cucina. Infatti questi sono spatzle composti da gambi e foglie esterne dei carciofi, insomma da alcune parti di carciofo che normalmente vanno buttate.
IL CARCIOFO – i primi carciofi che derivavano dal progenitore selvatico si coltivarono in Sicilia a partire dal I sec. circa.
La pianta chiamata Cynara era già conosciuta dai greci e dai romani. Nel secolo XV il carciofo era già consumato in Italia. Venuto dalla Sicilia, appare in Toscana verso il 1466.
La tradizione dice che fu introdotto in Francia da Caterina de’ Medici, che lo portò dall’Italia in Francia quando si sposò con il re Enrico II di Francia. Luigi XIV era pure un gran consumatore di carciofi. Gli olandesi introdussero i carciofi in Inghilterra: abbiamo notizie che nel 1530 venivano coltivati nel Newhall nell’orto di Enrico VIII. I colonizzatori spagnoli e francesi dell’America introdussero il carciofo in questo continente nel secolo XVIII, rispettivamente in California e in Louisiana.
Il carciofo è una di quelle verdure il cui scarto commestibile si aggira sul 60/66 %, tra foglie, foglie esterne e gambo, e siccome il carciofo ha proprietà depurative, digestive e diuretiche, è ricco di potassio, fosforo e manganese in tutte le sue parti, ecco che seguendo i consigli di Lisa Casali possiamo preparare delle gustose preparazioni anche con queste parti.
Oggi ho preparato gli “SPATZLE ALLE FOGLIE DI CARCIOFO ”
Ingredienti:
- le foglie esterne e i gambi di 4 carciofi
- 200 gr di farina di semola
- 2 uova
- noce moscata
per il condimento:
- 100 gr di burro
- 4 foglie di salvia
- sale pepe
- parmigiano reggiano
Ho cotto le foglie esterne e i gambi in una pentola a pressione con poca acqua per 20 min. (40 in pentola normale),
dopo aver scolato il tutto, tenendo l’acqua della bollitura, li ho passati al passaverdura ottenendo una crema.
Poi ho mescolato la crema di carciofo con la farina, le uova, la noce moscata il sale fino ad avere un composto omogeneo, tipo crema. In una pentola ho filtrato l’acqua di cottura e ne ho aggiunta dell’altra, appena bolliva, con l’apposito attrezzo, ho fatto cadere dentro gli spatzle, raccogliendoli con la schiumarola non appena venivano a galla.
Ho preparato il condimento, mettendo in una padella del burro e la salvia, poi vi ho mescolato gli spatzle, finiti con una spolverata di parmgiano.
Si possono condire anche con pomodoro e burro, oppure far soffriggere della pancetta, aggiungere pomodoro e saltare gli spatzle nella padella.