I PICI sono un tipo di pasta fatta a mano, simili agli spaghetti ma più larghi, tipici del sud della Toscana. La loro ricetta è estremamente semplice: acqua, farina e pochissimo, se non nessuno, uovo. La preparazione consiste nell'”appiciare”, cioè lavorare a mano la pasta fino a creare uno spaghetto lungo e corposo. I condimenti classici contemplano “l’aglione” (un sugo di pomodoro saporito e agliato), il sugo di “nana” (cioè di anatra o più precisamente, come vuole la ricetta originale, germano) il ragù di carne o la ricetta cosiddetta “alle briciole”, con briciole di pane – appunto – soffritte o addirittura fritte.
Molte sono le sagre che festeggiano i pici, ma una sagra presente da 40 anni è a Celle sul Rigo, un comune di San Casciano dei bagni in provincia di Siena. (Wikipedia)
Questa è la descrizione dei Pici perchè oggi ci troviamo nella cucina di “Una stella tra i fornelli” per fare e rifare appunto questo tipo di pasta, la ricetta originale è qui e questa è la mia versione, tra i pici all’aglione e quelli con le briciole….
INGREDIENTI:
Per la pasta:
- 200 gr di farina di semola, (proprio quella per fare il semolino)
- 200 gr di farina OO
- 1 cucchiaio di olio di oliva
- sale ed acqua quanto basta a rendere un impasto consistente
Per il condimento:
- due spicchi di aglio (quello rosso siciliano, molto profumato)
- pomodori a pezzetti (il mio estivo)
- due cucchiai di pangrattato (al posto delle briciole)
- sale, un pizzico di zucchero, olio
- pecorino
Ho impastato con il mio Ken, poi ne ho fatto una palla che ho lasciato riposare un quarto d’ora, ho montato la trafila dei bigoli e pezzetto per pezzetto ho preparato i miei spaghetti/Bigoli/Pici. Sono venuti benissimo e si vede anche dalla foto, alcuni prima della cottura. Li ho messi nell’acqua che cominciava a bollire e lasciati circa 6 minuti.
Intanto ho preparato il sugo mettendo in una padella dell’olio e i due spicchi di aglio tagliati sottilissimi, piano piano li ho fatti quasi sciogliere e poi ho aggiunto il pangrattato a dorare. Poi ho messo i pomodori, il sale e lo zucchero e li ho fatti cuocere per cira 10 min.
Ho scolato i pici e li ho fatti saltare in padella con il sugo, questo è il risultato, il sugo ha fatto quasi una cremina ed erano buonissimi. E alla fine una bella spolverata di pecorino.
Grazie Stella dell’idea e grazie alla Cuochina di “quanti modi di fare e rifare” che ogni mese ci dà la possibilità di provare delle ricette nuove.

Il 6 aprile ci troveremo invece nella cucina di Carla Emilia del blog “Un’arbanella di basilico” per preparare la sua Torta pasqualina.
Con questa ricetta partecipo per il mese di marzo all’iniziativa “Quanti modi di fare e rifare”.
