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Gelato Biscotto

Questa è un’altra ricetta buona, facile e comoda di Benedetta.

GELATO BISCOTTO, cioè un gelato, senza gelatiera, tra due biscotti. Molto comodo da tenere in congelatore, perchè si tagliano i biscotti che occorrono.

Ci sono altre ricette per creare dei gelati biscotto, con aggiunta di mascarpone o di gocce di cioccolato, ma a me piace questo, semplice e, con l’aggiunta di cacao o di top di amarena, si possono preparare con altri gusti. Anche i biscotti si possono variare, per es. con frollini al cacao.

INGREDIENTI:

  • biscotti secchi, io ho usato 28 Oro Saiwa.
  • 500 gr di panna da montare
  • 125 gr di zucchero vanigliato
  • 2 uova
  • latte q.b.

Montare la panna a neve ben ferma, aggiungere lo zucchero vanigliato e le uova. Continuare a frullare per amalgamare bene. Questa è la base del gelato.

In una ciotola mettere del latte freddo e bagnare uno ad uno i biscotti, molto velocemente senza farli inzuppare, quindi in una teglia formiamo un primo strato di biscotti posizionati verso l’alto.

Nella teglia versiamo la crema preparata, livellare bene e formare la copertura con altri biscotti bagnati nel latte.

Infilare la teglia in un sacchetto freezer, lasciandolo aperto e mettere in congelatore per almeno 4 ore.

All’occorrenza tirare fuori la teglia, aspettare qualche secondo e tagliare con un coltello affilato un biscotto per volta. Ogni volta possiamo tagliare il numero dei biscotti gelato che serve e rimettere il sacchetto in congelatore.

 

GELATO BISCOTTO FATTO IN CASA Ricetta Facile Senza Gelatiera ...

(foto di Benedetta, fatto in casa)

 

Mestieri di una volta

Oggi abbiamo i centri commerciali nei quali troviamo di tutto,  e ci muoviamo come formiche. Tante offerte che sembra che regalino i prodotti.

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o ancora di più, le vendite on-line.

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Comodo certo, da casa, senza code o fatica, ma isola dal resto del mondo, anche se sembra che l’uso del computer ti dia l’illusione del contrario.

Invece ” una volta “, anche solo nel secolo scorso e in campagna c’erano i mestieri e le vendite”ambulanti”. Tutti in bicicletta……. L’ho scoperto visitando una mostra, molto interessante, perchè dà la misura della semplicità, del rapporto umano che si creava tra le persone.

Il venditore di stoffe, con tanto di metro in legno.

il venditore di animali da cortile (notare la bilancia appesa)

la parrocchia portatile del prete, con tanto di cappello e messale.

 

andiamo a mietere, con il fido fiaschetto appeso…

il lattaio, non sapeva più dove appendere i contenitori…(ammaccati per l’uso)

” Donneeee… è arrivato l’arrotinoooo…” notare l’impianto per l’affilatura.

Pèèèè…pèèèèè….la trombetta che suona per avvisare i bambini dell’arrivo del gelataio.

ma la più bella……la bicicletta del vigile del fuoco, rigorosamente rossa e sperando di giungere in tempo a spegnere il fuoco…

 

questa è una piccola parte dell’esposizione, che narra la vita in campagna e come si ingegnavano per arrivare nelle cascine e portare i negozi a domicilio.

Siamo ancora qui…….

Ciao, siamo ancora qui, dopo aver passato una breve vacanza al mare, dopo che il computer ha esalato definitivamente l’ultimo respiro,

e quindi è arrivato quello nuovo, portatile.

naturalmente tutto da imparare e il mio tecnico sta cercando di salvare quello che può e di trsportarlo qui.

Va bè, e allora? Allora????  Non solo non ho ancora il computer in piena forma, ma ho alcuni problemi da disbrigare che mi impegnano il tempo e la mente. Poi prendiamo la scusa dell’estate e quindi io latito ancora per un po’.

Ma ci sono, ci resto e torno, naturalmente poi con tante novità.

La mia cucina in questo periodo è, diciamo, chiusa, cioè non è che non preparo da mangiare, ma sono talmente cose ovvie e semplici che non vale la pena di pubblicarle.

BUONA ESTATE A TUTTI

Ristorante ” Dorio 1865″ Vigodarzere (Pd)

Vigodàrzere è in provincia di Padova, in Veneto. Il toponimo significa “villaggio sull’argine” (o anche “villaggio fortificato”, dal latino agger) con evidente riferimento alla posizione del paese sul fiume Brenta. E’ posta immediatamente a nord della città di Padova e proprio a causa di questa posizione veniva considerato l’ultimo avamposto a protezione della sottostante città.

Molto interessante è La Certosa di Vigodarzere, monastero certosino edificato nel corso del XVI secolo.

La costruzione fu decisa dopo che nel corso del cosiddetto “guasto delle mura” (la distruzione ordinata dalla Repubblica di Venezia di tutti gli edifici che circondavano le mura cinquecentesche di Padova) fu abbattuto il vecchio monastero certosino.

I dintorni sono protetti dal regolamento del Parco del Brenta e pertanto sono quasi intatti: alberi secolari e suggestivi scorci del fiume rendono gradevoli le passeggiate che portano alla Certosa.

Ma a Vigodarzere abbiamo scoperto anche questo ristorante, “Dorio 1865”. Si trova in via Roma 26/A – tel 049 700854

Il Ristorante Dorio 1865 si distingue per l’eccellenza della sua cucina di pesce e per la sua storia che affonda le radici molto lontano nel tempo, attraversa i secoli e racconta di cuochi, piatti della casa, ricette segrete e gusti alimentari che si sono evoluti nel tempo. Il locale è storico, ma  rimodernato in sintonia con le nuove richieste della clientela e i nuovi stili di vita. Infatti l’interno è molto curato, i tavoli sono disposti in modo che ci sia sempre un po’ di privacy, il personale è accogliente, solare e premuroso.

Particolare

immagine rist

Ma passiamo al menù, e a sorpresa, coccola della casa, è arrivata una deliziosa

– crema di cannellini prima soffritti con gambero cotto al vapore e olio d’oliva –

crema cann soff gamb vapore

poi come antipasto abbiamo scelto

-shacker di scampi siciliani e gamberi rossi al pomodoro e arancio su pane abbrustolito –

viene presentato nel vasetto e miscelato bene per poi essere versato sul piatto dove il pane lo aspetta fragrante. Molto originale ed il pesce freschissimo.

shaker di gambscam pom succo ar basil pane

poi…”Ciccheto de Venesia”, cioè baccalà mantecato e gamberi in saor, mai mangiati e unici come sapore, equilibrato, agrodolce, favolosi. E poi la presentazione è molto curata, piacevole anche agli occhi….

gamb saor baccal mantec

non c’era la tartare di tonno ed allora abbiamo preso quella di dentice, ottima, sullo sfondo i panini e la focaccia della casa.

tartare di dentice

come primi piatti – risotto di mare classico – delicato, ma ricco di pesce, molto ben mantecato

risotto frutti di mare

e tortellini ripieni di scampi e gamberi rossi, al burro e bottarga su crema di rapa rossa. Da fare il bis, particolari, sapori ben assortiti.

tort sc gamb rossi burro bottarga crema rapa ros

poi diciamo basta perchè le porzioni erano assolutamente sufficienti, ma su consiglio del cameriere ci siamo lasciati tentare da una frittura di calamari, scampi e mazzancolle e verdure pastellate. Fatto bene, perchè era una frittura leggera e non unta, ce la siamo divisa diciamo, equamente…

fritto misto

ma e le capesante che a me piacciono tanto? Dai è la tua festa, ordinale, ed ecco che arrivano anche quelle piccole, gratinate in maniera eccellente, non ricoperte come normalmente le servono, sparite…

piatto capesante grat

vista la presentazione con i germoglietti era un peccato rovinare il piatto, ma il gusto nel mangiarli è stato più forte.

Finiamo naturalmente io con un dolce – zuppa ai frutti di bosco e fragole con gelato alla vaniglia e lastrine di cioccolato – una crema di frutti veramente ben fatta, dolce al punto giusto

zuppa bosco gelato vaniglia ciocc

e gli altri con un sorbetto al limone, sì, non il solito, ma mantecato con la vodka al tavolo. In questo caso l’ha preparato la dolcissima camerierina Giorgia, premurosa e sorridente

giorgia

sorb mantec al tavolo vodka

Dopo il caffè ci siamo decisi ad alzarci da tavola, dopo aver mangiato molto bene, con piatti particolari che erano perfettamente adatti alla festa. Il costo è adeguato alla qualità del pesce molto fresco e al servizio,sicuramente è un locale dove tornare con famiglia, amici o per una cenetta a due….

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Il mio voto per questo ristorante è sicuramente 5/5, sia per il locale, il personale e il cibo.

 

Sorpresa a Riccione

Il caldo si è un po’ attenuato e quindi ho deciso di uscire di casa e siamo andati a Riccione a trovare i nostri amici Giovanna e Pino, che venuti dalla Sicilia, sono in vacanza a Riccione, dove li hano raggiunti  tre dei loro splendidi nipoti, che abitano a Milano.

E’ stata una bellissima giornata, ritrovarli dopo un lungo periodo e passare del tempo con loro è stato come se il tempo stesso si fosse fermato e noi non fossimo mai stai lontani. Per farci piacere e Giovanna sa quanto ami la Sicilia e la sua cucina, ci ha preparato dei piatti siciliani, melanzane grigliate (naturalmente con il coperchio New Wonder Cooker) con un pesto alla siciliana, pasta alla carrettiera, contorno mediterraneo e poi la sua famosa granita.

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Nel pomeriggio i ragazzi al mare, Pino e Mauro a spasso per i fatti loro e noi due…pure, giro per negozi (bello l’abito nuovo colore del sole?) e sosta in un bar per l’aperitivo e le chiacchiere. Sapete come è al mare, quando vedono due ragaz…pardon, due signore da sole, queste vengono abbordate e così è stato per noi. Si sono avvicinati due uomini, ma…..erano i nostri mariti che si sono infilati, combinazione, nello stesso bar. Sarà per la prossima volta …(eheheh)

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Poi abbiamo incontrato un’altra amica che vive a Riccione, Benedetta, con la quale abbiamo continuato a parlare e non smettevamo più.

Dopo aver cenato con un buonissimo cous-cous e un piatto di pesce che non finiva più, Mauro ha detto che era ora di ritornare. Certo, però prima andiamo a mangiare il gelato, quale? Naturalmente al pistacchio; vai a spasso, fermati per il gelato, parla, parla, vai nel negozio ad acquistare un braccialettino per Guenda, poi siamo ritornati nella loro casa e, con un po’ di tristezza, abbiamo preso la via del ritorno.

E’ stata un’altra giornata bellissima e intensa, mi è sembrato di essere con loro da una settimana e Mauro, che non li conosceva, è rimasto più che felice di averli incontrati, e, con la promessa di rivederci in Sicilia, ci siamo lasciati.

 

GELATI ALLA FRUTTA

con questo procedimento si può usare qualunque tipo di frutta.

Io ho usato le pesche.

INGREDIENTI

  • 300 gr di frutta sbucciata
  • 20 cl di panna fredda
  •  zucchero ( a seconda della frutta più o meno dolce, dai 50 ai 100 gr.) io ne ho usato 50 gr.

Tagliare la frutta a pezzi e frullarla, aggiungere lo zucchero e lavorare fino ad ottenere un composto cremoso, montare la panna e aggiungerla delicatamente.

Metterlo in un contenitore basso e in congelatore per qualche ora. Si può usare anche la gelatiera, ma ho provato a metterlo direttamente nel congelatore ed il risultato e il gusto sono ottimi.

Nella ciotolina ho aggiunto dei pezzetti di pesca, ma volendo si può mettere anche della granella di nocciola o di cioccolato.

E’ semplice, veloce e fa bene.