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Fare la spesa

Fare la spesa è un lavoro importante.

Ho stralciato alcuni appunti dal sito – https://www.lipinutragen.it/blog/

che mi sembrano molto interessanti per questo argomento.

Il padre della medicina, Ippocrate, ci ha tramandato le famose parole sull’importante ruolo di come il cibo sia la nostra medicina. Facendo tesoro di questo concetto ricco di saggezza capiamo quanto sia importante fare la spesa alimentare in modo intelligente, per allontanare il più possibile le future assunzioni di farmaci. E a chi vuole seguire uno stile alimentare sano, atto a migliorare il proprio benessere e a fare prevenzione verso le principali malattie cronico degenerative tipiche della modernità, possono essere utili questi consigli.

Risultati immagini per fare la spesa

Creiamo delle categorie contraddistinte dal colore del semaforo, che non considera i gruppi in base al contenuto calorico, ma appunto rispetto ai criteri di salubrità.

  • VERDE – cibi che possono essere considerati sani e che possono essere messi tranquillamente nel proprio carrello della spesa;
  • GIALLO –cibi che possono essere inseriti ma facendo attenzione alle frequenze di consumo e alle quantità;
  • ROSSO – per prodotti alimentari da evitare perché considerati di minore qualità per l’altra presenza di zuccheri, per i grassi saturi a lunga catena o resi nocivi con le cotture ad alte temperature o ancora per la presenza di coloranti, conservanti, additivi vari e sale. Ciò non toglie che ne possa essere fatto un consumo occasionale e soprattutto consapevole.

Uscire da casa avendo già scritto la lista della spesa in modo da avere cibi “verdi”, pochi “gialli” e nessun “rosso”.

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VERDE

• Verdura e frutta di stagione;
• Frutta secca e semi, es. noci, nocciole, mandorle, semi di lino, di zucca, ecc.;
• Frutta disidratata, es. albicocche, prugne, ecc.;
• Cereali integrali in chicco, es. farro, riso, orzo, miglio, ecc.;
• Pasta secca integrale;
• Fiocchi di cereali al naturale, es. fiocchi d’avena, muesli;
• Farine e pane integrale a lievitazione naturale. Se pane conservato verificare l’etichetta.
N.B. il pane si fa con farina, lievito e acqua;
• Legumi secchi o cotti, es. lenticchie, fagioli, ceci, ecc.;
• Latte vaccino, caprino, ecc., latte vegetale, yogurt al naturale;
Pesce fresco o conservato;
• Uova;
• Formaggi magri (non per consumo quotidiano);
• Carne bianca (non per consumo quotidiano);
• Spezie e aromi, es. curcuma, prezzemolo, maggiorana, ecc.;
• Olio extravergine d’oliva spremuto a freddo, olio di lino;
• Confetture al 100% frutta, miele.

GIALLO:

• Carne rossa;
• Affettati;
• Pizza, piadina condita, crakers, grissini;
• Dolci e cioccolata;
• Formaggi stagionati es. pecorino o freschi e grassi es. mascarpone.

ROSSO:

• Merendine, patatine, dolci, dolcetti, ecc.;
• Bevande zuccherate;
Bevande alcoliche;
• Margarine e grassi idrogenati;
• Cibi da fast food e in particolare quelli fritti;
• Tutto quello che è vicino alle casse del supermercato.

Le nostre scelte quotidiane hanno un effetto molto potente sulla prevenzione delle malattie, sul mantenimento della nostra salute e di quella dell’ambiente; le due cose dovrebbero andare di pari passo. Per questo motivo sarebbe utile iniziare ad informarsi non solo sulla salubrità di un alimento, ma anche sugli impatti ambientali di certe colture o lavorazioni per orientare i propri consumi coerentemente.”

La spesa si può fare, o on line, o a km zero, o con i GAS, o al supermercato, o nel negozio sotto casa,

Escludo subito la spesa on line perchè per me è la cosa peggiore, non vedi i prodotti, non sai con chi parli, molto triste e assolutamente isolante.

A km zero, ora di moda, è uno dei metodi migliori per frutta e verdura, o andare nei caseifici a patto di vivere in campagna e conoscere il produttore che venda i propri prodotti e non che vada ai mercati generali ad acquistare e rivendere i prodotti facendoli passare per suoi. Ci sono i mercati contadini, stesso discorso di prima.

Con i GAS ( gruppi di acquisto solidale)

cuore vegetale

Gruppi di Acquisto Solidale sono gruppi spontanei o associazioni di famiglie e di cittadini che si riuniscono con l’obiettivo di creare una rete d’acquisto solidale e sostenibile sul proprio territorio. L’alimentazione con prodotti biologici, l’acquisto dei prodotti stessi a prezzi accessibili e per stabilire patti fiduciari tra consumatori e produttori, soprattutto locali. In questo modo nasce un canale di fiducia tra produttori e consumatori, con vantaggi per entrambe le parti. Vi consiglio di leggere l’articolo   https://www.greenme.it/consumare/eco-spesa/17916-gruppi-acquisto-solidale 

Al supermercato – 

Risultati immagini per spesa al supermercato

da un articolo de ” La Stampa” . sembra che sia in corso di brevetto…un carrello con guida automatica, comandato da uno smartphone o da un chiosco nel supermercato stesso. Ci mancava…. già è un incubo la spesa al supermercato, troppi prodotti che invogliano ad acquistare cose di cui si può fare a meno, ma si sa è il commercio, troppe offerte da valutare molto bene, occhio ai prodotti in scadenza, alle verdure confezionate nella plastica e sottoposte ad irrorazioni di gas per meglio conservarle. Ma quanta plastica, carta, cartone c’è nei prodotti dei supermercati? Inoltre hanno degli orari disumani, che bisogno c’è di tenere aperto alla domenica o nelle festività? Per me ora i centri commerciali, quindi supermercati alimentari vanno bene per gli “umarells”, d’inverno stanno al caldo, d’estate stanno a guardare le “spose” che vanno a fare la spesa. Ma diciamo due parole su questi “umarells”-

Umarells (p.m. omarelli, ometti, pensionati bolognesismo + inglesismo globish)

in pratica sono degli anziani che, mani dietro alla schiena, amano guardare i cantieri. C’è un interessante libro su questo, ormai, fenomeno, cover OLTRE il cantiere stampa:Layout 1

https://umarells.wordpress.com/

ritorniamo alla spesa, fare la spesa nel negozio sotto casa…..sì è una parola, trovarli, ormai i piccoli negozi sono stati “mangiati” dai supermercati. Io abito in un paese di circa 12.000 abitanti, abbiamo ben CINQUE supermercati e di negozi di alimentari sono rimaste tre panetterie, un macellaio e un verduraio…Ora però compaiono nei negozi questi cartelli

 

e mi auguro che servano da incentivo per poter dare delle possibilità per aprire dei nuovi negozi. Dove esiste un contatto umano, dove si parla non al cellulare, dove ci si incontra per fare la spesa, dove far ritornare a vivere un paese.