Ci piacciono le insalate miste, tanto più se preparate con ingredienti vari che magari non ci sogniamo di mettere assieme. Come ad esempio noci e salvia.
Sì ma prima vi parlo della noce, questa volta wikipedia si è lanciata:
“La parola “noce” viene intesa comunemente per indicare la parte commestibile del frutto dell’albero del noce (Juglans regia). Scientificamente, questa è il seme contenuto in una drupa, insieme al suo endocarpo legnoso. Dal punto di vista della classificazione botanica dei frutti, una noce (o nucula) è un frutto secco con un seme (raramente due) contenuto in un pericarpo legnoso o coriaceo, senza chiara distinzione tra esocarpo, mesocarpo ed endocarpo; l’ovario diventa molto duro una volta raggiunta la maturazione e il seme rimane attaccato o fuso con la parete dell’ovario (se invece il seme è libero, si parla di achenio). Tutte le noci sono indeiscenti (cioè non si aprono spontaneamente a maturità). Noci in senso “scientifico” sono le nocciole prodotte dal genere Corylus, le ghiande prodotte dal genere Quercus, le castagne prodotte dal genere Castanea e anche i frutti dei tigli. Non sono noci, invece, in questo specifico senso, quelle prodotte dal genere Juglans (benché chiamate volgarmente noci) né le noci di cocco (Cocos nucifera), che sono entrambe drupe; e tanto meno le noccioline (genere Arachis). Qui alcuni frutti e semi che sono effettivamente noci nella tradizione culinaria (o farmaceutica), ma non dal punto di vista della definizione botanica:
Noce in senso comune: è un seme contenuto in una drupa (prodotta da Juglans regia).
Noce pecan: è un seme contenuto in una drupa (prodotta da Carya illinoensis).
Noce del Brasile: è un seme contenuto in una capsula (prodotta da Bertholletia excelsa).
Noce di cocco: è una drupa fibrosa (prodotta da Cocos nucifera e altre specie di palme).
Noce moscata: è un seme contenuto in una drupa (prodotta da Myristica fragrans).
Noce di cola: è un seme (prodotto da alberi del genere Cola).
Noce macadamia o Noce del Queensland: è un seme (prodotto dalla Macadamia integrifolia).
Noce d’acagiù o anacardio: è un achenio (prodotto da Anacardium occidentale).
Nocciolina o Arachide: è un seme contenuto in un baccello indeiscente (che non si apre) ”
Va bene, ma io volevo solo sapere cosa è una noce, una di quelle che consigliano di mangiarne tre al mattino perchè “fanno bene”, qui mi sono fatta una cultura tale che ora guarderò tutte le noci, le drupe, i semi con maggior rispetto.
Tra l’altro le persone che consumano noci abitualmente corrono meno rischi di subire cardiopatie coronariche e le noci possono diminuire le concentrazioni del colesterolo LDL.
Oltre ai benefici cardiaci, le noci generalmente hanno un bassissimo indice glicemico (GI), inoltre sono ricche di sali minerali e di vitamine B, di Omega-3, calcio, magnesio, acido folico e antiossidanti che prevengono l’artrite e rendono la pelle più bella.
Ora che so tutto sulle noci ( ma che peso….) passo alla salvia, no, mi rifiuto…ho già mal di testa per aver letto e scritto sulle noci, la salvia è troppo complicata. Mi soffermo solo a dire che è una bellissima piante della famiglia del timo e della menta. Non solo le foglie sono commestibili, ma io preparo anche dei mazzolini odorosi con altre piante profumate e dei fiori del giardino.
In questa ricetta invece l’ho messa assieme alle patate e alle noci, risultato…facile, gustosa, diversa.
INGREDIENTI:
- 500 gr di patate (ovviamente le dosi sono secondo necessità)
- 10 noci
- foglie di salvia
- burro
- una cipolla
- sale pepe
Ho pulito e tagliato a pezzetti le patate e le ho fatte cuocere a vapore. Ho sminuzzato grossolanamente le noci e la salvia, poi ho fatto sciogliere il burro in una padella per soffriggere la cipolla sminuzzata, ho completato con le patate, le noci e la salvia, insaporito con sale e pepe, mescolato bene e servito.
Dirò che è un’insalata insolita (gioco di parole…) però è molto gustosa e in più fa bene.
