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La mia caponata

A noi piace molto la verdura, preparata in mille maniere, cotta, cruda, con sugo o solo con aglio e peperoncino e quindi la preparo spesso.

Stasera ho deciso di imbastire una caponata, da portare via nel fine settimana e quindi pronta per il congelatore. Trovo molto comodo preparare in anticipo e poi ritrovarmi i cibi pronti quando non ho tempo o non ho molta fantasia (capita di rado), tra l’altro so cosa metto in questi “cibi pronti” e quindi siamo tranquilli.

Capiamo un po’ cosa sia la “caponata siciliana”:

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La caponata (capunata in siciliano) è un prodotto tipico della cucina siciliana.

Si tratta di un insieme di ortaggi fritti (per lo più melanzane), conditi con sugo di pomodoro, sedano, cipolla, olive e capperi, in salsa agrodolce. Ne esistono numerose varianti, a seconda degli ingredienti: le ricette “classiche” raccolte in tutta l’isola sono ben 37. La caponata, diffusa in tutto il Mar Mediterraneo, è generalmente utilizzata oggi come contorno o antipasto, ma sin dal XVIII secolo costituiva un piatto unico, accompagnata dal pane.

L’etimologia rimanda allo spagnolo “caponada”, voce di significato affine Va considerata una vera e propria etimologia popolare quella che fa risalire “caponata” a “capone”, nome con il quale in alcune zone della Sicilia viene chiamata la lampuga, un pesce dalla carne pregiata ma piuttosto asciutta che veniva servito nelle tavole dell’aristocrazia condito con la salsa agrodolce tipica della caponata. Il popolo, non potendo permettersi il costoso pesce, lo sostituì con le economiche melanzane. Ed è questa la ricetta giunta fino a noi. (Wikipedia)

Ci sono varie ricette secondo la località siciliana, quella palermitana, trapanese, catanese, agrigentina, messinese con poche varianti, ma che le distinguono.

La mia ricetta si chiama solo “caponata” perchè non voglio disonorare il nome siciliano chiamandola “Caponata siciliana”, in quanto non avevo melanzane, ingrediente principale e quindi…accettatela così.

Ingredienti:

  • peperone giallo
  • carota
  • zucchina
  • cipolla
  • passato di pomodoro (il mio)
  • olive verdi (queste sì siciliane doc)
  • capperi di Pantelleria (comunque c’è sempre un riferimento alla mia Sicilia)
  • olio di oliva (siciliano pure lui)
  • zucchero
  • sale
  • aceto balsamico (gemellaggio Emilia/Sicilia)

Ho fatto soffriggere della cipolla in una larga padella e poi ho aggiunto man mano le altre verdure a pezzetti, per ultimo olive e capperi ben risciacquati. Ho messo la salsa di pomodoro facendo amalgamare bene il tutto e poi sale, un po’ di zucchero e dell’aceto balsamico per dare l’agrodolce.

Ho chiuso con il mio coperchio Wonder e, non appena è uscito il vapore, ho abbassato al minimo (così risparmio il gas) e dopo circa 20 minuti la mia caponata era pronta.

Pronta nel suo contenitore da mettere in congelatore.

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Tipo frittata contadina

 

 

 

Sì perchè non è una vera e propria frittata, secondo le regole, ma per me comunque lo è, anche perchè cambia un po’ dalle solite frittate gialle e anonime.

“FRITTATA oppure OMELETTE:

La frittata è un piatto di origine italiana il cui principale elemento sono le uova, simile alla francese omelette.  L’omelette, con la quale venne confusa all’estero fino alla metà degli anni cinquanta, invece non viene girata durante la cottura e viene servita piegata in due, eventualmente farcita con altri ingredienti, soprattutto marmellata di arance o confettura di altra frutta.

Qualche ricetta particolare:

Frittata di scammaro

Nella cucina napoletana è molto diffusa la frittata di maccheroni preparata tipicamente con vermicelli o spaghetti, in bianco o con il pomodoro. La pasta avanzata del pranzo o della cena precedente può essere utilizzata come ingrediente per una frittata di maccheroni. Nella frittata possono essere incorporati pezzi di prosciutto o di formaggio.

Frittata rognosa

Nella cucina piemontese  è diffusa la frittata rognosa. La base alla quale vengono aggiunte le uova sbattute con sale, pepe, formaggio grattugiato ed erbe aromatiche è di salame cotto sbriciolato e soffritto in una padella sufficientemente ampia.

CUROSITA’ :

Nel 1535 fu preparata presso la certosa di Padula ( provincia di Salerno in Campania) una frittata con ben mille uova in onore di Carlo V di Spagna che sostò presso la certosa con il suo esercito di ritorno vittorioso dalla battaglia di Tunisi. L’evento viene ancora oggi celebrato ogni anno il 10 agosto.

Il 17 maggio del 1987, a Carcacia di Padrón in Spagna, il cuoco Antonio Rivera Casal preparò una frittata con 5000 uova, aggiungendovi 150 litri di olio e 499 chili di patate. (Wikipedia).”

Allora gli ingredienti della mia frittata contadina sono:

  • tre uova
  • 70 gr di pancetta affumicata
  • 2 cipollotti freschi
  • polpa di pomodoro
  • aglio
  • olio
  • sale profumato

In una padella larga mettere l’olio con aglio e il cipollotto tagliato sottile, aggiungere poi la pancetta tritata, lasciare insaporire e poi unire il pomodoro, continuare la cottura per circa 5 minuti e poi aggiungere le uova ben battute e il sale.

Quando la frittata comincia a rapprendersi scuotere leggermente la padella per  staccarla e quindi voltare la frittata capovolgendola su un piatto o coperchio. Farla dorare dall’altra parte.

Io l’ho accompagnata con una semplicissima peperonata i cui ingredienti sono:

  • peperoni gialli rossi verdi
  • aglio
  • pomodoro
  • olio
  • sale

In una pentola bassa far dorare l’aglio nell’olio, io non tolgo l’aglio perchè si scioglie e a noi piace, quindi unire i peperoni tagliati a pezzetti, farli saltare, poi aggiungere un poco di pomodoro, ho coperto e fatto cuocere per circa 20 minuti. Si possono aggiungere anche olive o capperi, ma oggi la preferivo così.

frittata contadina e peperonata

Sì lo so, le mie ricette sono semplici, fotografate sul tavolo di cucina, ma è quello che preparo per noi e, pubblicandole è come se foste invitati al nostro tavolo.

 

 

 

 

Patate al forno di Giò

Patate al forno , ma non cotte nel forno, ma con il mio fantastico coperchio New Wonder Cooker.

La ricetta è della mia amica Giovanna del blog – Wondergio ricette – ed è semplicissima.

Ingredienti:

  • patate (il numero dipende da quante se ne vuole fare)
  • cipolla
  • rosmarino
  • sale pepe
  • olio extravergine d’oliva

Prima di tutto mettere le patate pulite e tagliate a tocchetti in una ciotola con tre cucchiai di olio, il sale, il pepe, il rosmarino e la cipolla a pezzetti, mescolare e lasciar riposare un po’ in modo che si profumino bene.

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Poi travasare il tutto in una padella, mettere il coperchio e lasciar cuocere a fuoco medio/alto per 10 minuti.

Mescolare delicatamente e far finire di cuocere sempre con il coperchio per altri 10 minuti.

E…sorpresa, avremo delle patate cotte come nel forno tradizionale.

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e qui qualcuno, amante delle patate al forno, non ha aspettato che facessi la foto.

Veramente buone, brava Giò.

La ratatuja

La ratatuja è un piatto tipico piemontese, del Monferrato, di derivazione però provenzale- la ratatouille –

La parola ratatouille viene dall’occitano “ratatolha”, simile al francese “touiller” che significa “rimestare”. La ratatouille era originariamente un piatto per contadini poveri, preparato in estate con verdure fresche. L’originale ratatouille niçoise non conteneva le melanzane non essendo reperibili nello stesso periodo dell’anno altre verdure. Gli ingredienti originari della ratatouille tradizionale sono pomodori, zucchine, peperoni, cipolle ed aglio. Si possono aggiungere alcune erbe di Provenza e basilico.

La ratatouille francese può essere servita come piatto a sé stante (accompagnata da riso, patate, o semplice pane francese). Più frequentemente viene servita come contorno.Ricette simili esistono anche nella cucina italiana, in particolare la somiglianza è evidente con la “peperonata” (senza melanzane e di frequente con patate) e la caponata siciliana, cianfotta, ciambotta, tiella, ratatuja, e di altri paesi.

E’ anche un piatto  che, non nella stretta osservanza degli ingredienti, può essere considerata uno “svuotafrigo”, quando ci siano alcune verdure avanzate.

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Si può presentare, come ho fatto io, con delle uova sode, oppure si possono aggiungere delle alici con del basilico, oppure del tonno, piatto caldo o freddo, insomma è un contorno o un piatto unico, molto versatile.

Ingredienti:

  • aglio
  • cipolla
  •  peperoni rossi e gialli
  •  patate
  • carote
  • zucchine
  • melanzane
  • uova
  • olio
  • vino bianco
  • pomodoro
  • sale alle erbe

Ho tagliato a pezzetti tutte le verdure e quindi ho fatto soffriggere in un po’ d’olio, l’aglio e la cipolla a pezzetti, poi ho aggiunto le melanzane, le carote, i peperoni, le patate,  le zucchine, ho fatto stufare e ho profumato con del vino bianco, quando si è evaporato ho aggiunto il pomodoro (il mio ) e il sale alle erbe.

Ho chiuso con il coperchio New Wonder Cooker e ho lasciato cuocere, mescolando solo una volta, per circa 20minuti.

Poi ho fatto rassodare delle uova e le ho servite insieme, come piatto unico, dopo aver mangiato, come sempre, una bella fresca insalata verde.

Quello che è avanzato è già nel congelatore, pronto per un’altra preparazione.

Sorpresa a Riccione

Il caldo si è un po’ attenuato e quindi ho deciso di uscire di casa e siamo andati a Riccione a trovare i nostri amici Giovanna e Pino, che venuti dalla Sicilia, sono in vacanza a Riccione, dove li hano raggiunti  tre dei loro splendidi nipoti, che abitano a Milano.

E’ stata una bellissima giornata, ritrovarli dopo un lungo periodo e passare del tempo con loro è stato come se il tempo stesso si fosse fermato e noi non fossimo mai stai lontani. Per farci piacere e Giovanna sa quanto ami la Sicilia e la sua cucina, ci ha preparato dei piatti siciliani, melanzane grigliate (naturalmente con il coperchio New Wonder Cooker) con un pesto alla siciliana, pasta alla carrettiera, contorno mediterraneo e poi la sua famosa granita.

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Nel pomeriggio i ragazzi al mare, Pino e Mauro a spasso per i fatti loro e noi due…pure, giro per negozi (bello l’abito nuovo colore del sole?) e sosta in un bar per l’aperitivo e le chiacchiere. Sapete come è al mare, quando vedono due ragaz…pardon, due signore da sole, queste vengono abbordate e così è stato per noi. Si sono avvicinati due uomini, ma…..erano i nostri mariti che si sono infilati, combinazione, nello stesso bar. Sarà per la prossima volta …(eheheh)

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Poi abbiamo incontrato un’altra amica che vive a Riccione, Benedetta, con la quale abbiamo continuato a parlare e non smettevamo più.

Dopo aver cenato con un buonissimo cous-cous e un piatto di pesce che non finiva più, Mauro ha detto che era ora di ritornare. Certo, però prima andiamo a mangiare il gelato, quale? Naturalmente al pistacchio; vai a spasso, fermati per il gelato, parla, parla, vai nel negozio ad acquistare un braccialettino per Guenda, poi siamo ritornati nella loro casa e, con un po’ di tristezza, abbiamo preso la via del ritorno.

E’ stata un’altra giornata bellissima e intensa, mi è sembrato di essere con loro da una settimana e Mauro, che non li conosceva, è rimasto più che felice di averli incontrati, e, con la promessa di rivederci in Sicilia, ci siamo lasciati.

 

Numida meleagris…….cioè faraona mitrata

Numida meleagris -Kruger National Park, South Africa-8a.jpg Ma come uccello è bellissimo, il piumaggio della forma selvatica e di molte varietà domestiche, molto caratteristico, si compone di un fondo nero o grigio ardesia scuro uniformemente punteggiato di bianco, con sfumature lilla sul petto, che è privo di macchie. Caratteristica specifica della Faraona mitrata, da cui deriva il suo nome, è la presenza, sul vertice, di un grande e solido casco corneo che ricorda, per la forma, una mitra episcopale. Non mancano tuttavia varietà grigio chiaro (dette “Azzurre”), rosato-violacee uniformi (“Lilla”), ecco appunto non era molto tempo che abitavo qui in campagna che, un giorno, ho visto in un cortile questi animali, ho chiesto cos’erano…ma sono faraone chiare, con l’aria di dire…si vede che vieni dalla città. Grazie, le avevo viste solo nude in macelleria ! Comunque a lui piacciono cotte e sebbene a malincuore (ma un colpo al cerchio e una alla botte come si dice…) le ho comperate già a pezzetti e le ho fatte arrosto con latte ed erbe.

INGREDIENTI:

  • pezzi di faraona pulita
  • olio di semi
  • latte
  • rosmarino salvia origano dorato del mio “orto” sulla finestra
  • sale – pepe

(da sinistra: salvia piccola, rosmarino, stevia, basilico e origano dorato)

  • aromatiche finestra

Ho messo un po’ d’olio in una casseruola e poi ho fatto rosolare i pezzi di faraona, ho aggiunto il latte e le erbe. Ho chiuso con il mio coperchio New Wonder Cooker e, a fuoco alto, ho fatto uscire il vapore. Poi ho abbassato al minimo e dopo 40 minuti la sua faraona era pronta e dorata al punto giusto. faraona cottura Ho preparato anche delle patatine fritte, non surgelate, ma fatte da me a bastoncino ed il pranzo è servito. faraona cotta

Torta di pane..a modo mio

E’ avanzato del pane, vuoi perchè se ne mangia meno, vuoi perchè è molto buono e se ne compra di più, vuoi perchè quello che faccio io è a cassetta e non sempre è gradito…insomma, dopo averne grattugiato un po’ ho deciso di preparare una torta, a modo mio.  La cottura è stata fatta sul gas con il mio coperchio New Wonder Cooker, che non si smentisce mai, anzi è sempre più una splendida scoperta.

Questo è il risultato finale, ed ora passo passo.

torta pane finita

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